L'eroe dei due mondi

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«Papà cos'è quella?»
«Quella è la Statua della Libertà e si trova lì da circa 20 anni»
«È bellissima papà»
«Si figlio mio ma ora entriamo che è il nostro turno»

Ellis Island, 30 ottobre 1906

«Buongiorno e benvenuti negli Stati Uniti d'America. Compili questo foglio. È un questionario. Se non sa leggere o scrivere vi daremo un addetto. Sapete leggere e scrivere?»
«No Signore»
«Iniziamo male Signore. Lei viene negli Stati Uniti e non sa neanche scrivere?»
«Ho molte altre doti Signore e delle braccia possenti. Posso fare qualsiasi lavoro»
«Questo non è affar mio. Prenda questo numero. 10. Di-e-ci. Numero 10 inteso? Bene; ora accomodatevi nella sala laggiù in fondo. Verranno a chiamarvi Signor Hain».
Dopo circa 20 minuti arrivò un addetto che urlò il nome degli Hain e cominciò a compilare il questionario.
«Nave, nome, provenienza e data di nascita di tutti. Malattie? Quanto denaro avete con voi?»
«Liberty, Signore, salpata da Belfast il 18 ottobre scorso. Io sono Patrick Hain, Nato a Belfast il 18 luglio 1872. Lei è mia figlia Rossella Hain, nata a Belfast il 3 marzo 1894 e quest'ometto è Sam Hain, mio figlio, nato a Belfast il 31 ottobre 1900. Non abbiamo nessuna malattia e abbiamo con noi 100 sterline.»
«Seguitemi andiamo dai dottori»
La visita si protrasse per un un'ora circa e, alla fine, per colpa di una cicatrice sopra l'addome di Sam, furono tutti costretti a rimanere in una stanza per ulteriori accertamenti il giorno seguente. Patrick era molto preoccupato per tutto ciò. Non poteva tornare in Irlanda altrimenti li avrebbero uccisi. Sam, invece, continuava a fissare, dalla piccola finestra della stanza, la Statua di fronte a lui e ne parlava con la sorella. Aveva gli occhi sognanti dell'età dell'infanzia e della voglia di scoprire cose nuove. Parlavano della libertà, delle opportunità che avrebbero avuto lì. Del loro futuro. Anche la piccola Rossella, però, era preoccupata. Aveva più anni di quelli che il suo documento riportava. Dopo la morte della mamma alla nascita di Sam, dovette abbandonare la scuola appena iniziata e badare al focolare domestico e al fratellino. Molte volte aveva maledetto il giorno della nascita di Sam. Lo odiava persino, fino all'anno scorso. Fino al giorno del quinto compleanno del fratellino. Quella notte, proprio durante la notte di Sauin accadde una cosa incredibile. A mezzanotte esatta, Sam si svegliò, sgranò gli occhi e cominciò a parlare in celtico. Parole incomprensibili fino a quando non cominciò a parlare con la voce di Mary, la mamma. Patrick e Rossella alzati per lo spavento, poterono parlare nuovamente con la donna defunta. La conversazione finì quando la candela posta sulla finestra si spense. Al risveglio Sam si contorse dal dolore e, sul suo addome, comparì una cicatrice a forna di W. Non si ripetè più quella strana nottata e, chiedendo ad alcune persone se avessero mai sentito una storia del genere, si sparse la voce che il piccolo Sam fosse posseduto dal Male. Tutti aspettavano il nuovo Sauin per vedere cosa sarebbe accaduto ma, Patrick, anticipò tutti e parti per l'America. Ora mancavano poche ore all'ora prevista e la tensione aveva raggiunto livelli d'allerta. Sam si addormentò, cosa che non fecero né il padre né la sorella maggiore. Patrick guardò il suo orologio da taschino e, a due minuti dalla mezzanotte, accese una candela e la porse vicino la finestra e si mise in preghiera. Dopo qualche minuto, a mezzanotte precisa, stessa scena dell'anno precedente. Mary spiegò a Patrick cosa fare per filo e per segno. E, appena la fiammella della candela si spense, anche la defunta moglie, sparì. Il giorno seguente Patrick parlò con molti dottori e alla fine lo fecero passare. Prese un piccolo appartamento a Columbus Circle vicino a Central Park, a qualche isolato da Hell's Kitchen, dove andò a cercare lavoro il giorno seguente. La leggenda vuole che Mary apparve ogni 31 ottobre fino al diciottesimo anno di età di Sam. Il ragazzo divenne uomo, divenne ricco e potente in quella Manhattan. Era diventato famoso perché riusciva a prevedere il futuro. Ora, una piccola lapide, sorge all'angolo tra Columbus Circle e Central Park e sopra vi è inciso:
«Sam Hain l'altro eroe dei due mondi»

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