Capitolo 14

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Il professore universitario picchia il pugno contro la porta per l’ennesima volta, Louis però non gli apre.

Dopo che Harry gli ha detto quella frase, Louis è corso via. Le dita un po’ congelate che provavano ad aprire i lacci dei pattini senza riuscirci perché tremavano troppo.

Harry si era chinato, stringendogli piano le dita e slacciandoglieli lui, per poi slacciarseli a sé stesso, mentre Louis si metteva le scarpe e correva via. Verso l’hotel.

Harry aveva tirato un sospiro triste, dirigendosi comminando all’hotel. Di certo non si aspettava che una volta arrivato Louis non gli avrebbe aperto e gli avrebbe urlato di andarsene, ma è andata così, invece.

Riesce a sentire dei singhiozzi da dentro la stanza e le spalle di Louis che battono contro la porta ogni tanto.

“Non…non pensavo che anche tu…”.

La voce del ragazzo si interrompe, però Harry sente che sta ancora mormorando qualcosa.

“Lou…Louis, ascoltami bene”, Harry preme la fronte contro la porta, “io non ti farei mai del male, io ti amo Lou”.

Sente un peso all’altezza dello stomaco diventare meno pesante, sentendosi meglio. Voleva dirglielo quella sera, regalandogli quel bellissimo ciondolo che Gemma aveva regalato lui, l’aereoplanino di carta.

Ma averglielo detto anche così, va bene comunque.

“Ti ho preso anche un regalo…volevo dirtelo sta sera a cena…ma il fatto è che ti amo”, prende fiato, si sente esattamente come quando si corre una maratona, ma senza avere il fiatone, solamente affaticato, “e se te lo dico così o in un altro modo sarà sempre un ti amo, e te lo giuro…te lo giuro, io voglio fare l’amore con te, come non l’hai mai fatto, dolcemente e lentamente”.

Sente Louis girare le chiave nella toppa, ma senza aprire la porta.

“Lentamente, Lou, non c’è fretta. Ho solo detto cosa volevo fare, ma non c’è bisogno di farlo ora, io ti aspetto, Lou”, Harry prende un respiro profondo, vedendo la porta aprirsi.

Louis lo sta guardando, come se sapesse che deve dire ancora qualcosa, e probabilmente è anche a causa dei suoi occhi verdi, che spesso lasciano trasparire le sue emozioni senza che lui voglia.

“Anche tutta la vita, ti aspetto anche tutta la vita”.

Louis si lecca le labbra, mentre le lacrime continuano a scendere lungo le sue guance, ma ha un sorrisino sulle labbra.

Harry gli sorride, prendendo il suo viso tra le mani e baciandolo, ancora, ancora, ancora, sempre. 

The Fault In His Green Eyes || Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora