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Il giorno dopo fu la domenica, io e Cheryl avevamo molto da studiare in quel periodo.
Toni: buongiorno piccola
Cheryl: ehi
Mi disse facendo scivolare un dito sul ponte del mio nasino. Arrossii a quel gesto.
Ci alziamo e prepariamo la colazione, poi ci mettiamo sotto con lo studio.
A un certo punto sento Cheryl leggermente agitarsi.
Toni: che c'è amore?
Cheryl: ho dimenticato il mio rossetto da tuo zio ieri!
Toni: vabbè dai vivi anche senza.
Cheryl: io, Cheryl, senza rossetto? Non se ne parla! Devo tornare a prenderlo.
Toni: e va bene, allora ti accompagno piccola.
Dico per poi darle un bacio.
Cheryl: grazie, sei la migliore!
Ci vestiamo, visto che eravamo ancora in pigiama. Salutiamo Nana e usciamo andando verso la casa di mio zio.
Arriviamo di fronte alla porta, suonando il campanello.

Nessuna risposta.

Toni: zio, sei in casa? Sono Toni, cheryl ha dimenticato il rossetto e vorrebbe riprenderselo...

Nessuna risposta.

Toni: zio??

La maniglia della porta era leggermente abbassata e sembrava quasi fosse stata rotta, o che la porta fosse stata chiusa troppo velocemente facendola staccare leggermente.

La abbasso, per mio stupore è aperta, lui aveva sempre avuto la mania di lasciare le porte aperte. Se ne dimenticava, diceva lui.

Cheryl: Toni che stai facendo?
Toni: piccola, ho sempre vissuto qui, tecnicamente é ancora casa mia. Poi lui mi ha detto di tornare quando mi pare.
Entriamo, è tutto in disordine, ma non ci facciamo caso.
Cheryl: eccolo qui il mio amore!
Dice prendendomi il rossetto, che era appoggiato sopra un mobile.
Toni: sono gelosa, sai?
Cheryl: sai che per me ci sei solo tu.
Dice sorridente.
Toni: ok possiamo andare?
Cheryl: si certo.
Stiamo per varcare la porta, quando sentiamo un "mmmmh"
Ci giriamo di scatto, cosa poteva essere?
Toni: c'è nessuno? Zio?
Entriamo in tutte le stanze, pure nella camera da letto, dove il suono si fa più acuto.
Spalanco le ante dell'armadio
Toni: O MIO DIO
Cheryl: che c'è? Che hai trovato?
Toni: Cheryl vieni qui, subito.
Lei esegue i miei ordini ed entra in camera affiancandomi.
Un ragazzo, avrà avuto 20 anni, era un quell'armadio. Era sofferente, con mani e braccia legate. I suoi capelli, biondi come spighe dorate, erano intinti di un rosso.

Era sangue.

Toni: che cazzo facciamo? Come fa ad esserci un cadavere? Penseranno siamo state noi....
Cheryl: dobbiamo aiutarlo.
Toni: cheryl se rientra mio zio siamo fottute. Dirà tutto alla polizia, so benissimo che è stato lui a rinchiuderlo qui e lo sai anche te. Lo avevo detto, quel pelato bastardo!
Dico serrando i pugni.
Cheryl: hai ragione è un bastardo, ma se non aiutiamo questo ragazzo morirà dissanguato.
Non avevo mai visto Cheryl così altruista nei confronti di qualcuno.
Facevo avanti e indietro per la stanza, avevo paura, questo non potevo negarlo.
Toni: è un cazzo di psicopatico, ci ha fatto bere quelle storielle di lui che veniva derubato mentre in realtà è un cazzo di serial killer.
Cheryl: che sai se è stato lui o no?
Dice mentre cerca di slegare quel ragazzo.
Toni: cheryl, vive solo lui qui. È piuttosto ovvio no?
Faccio una piccola pausa, sospirando.
Toni: lo hai slegato?
Cheryl: si, ho fatto.
Ragazzo: ah...umpf....
Toni: stai bene?
Ragazzo: si, vi ringrazio di cuore per avermi aiutato.
Cheryl: cosa è successo?
Ragazzo: stavo facendo una passeggiata nel bosco con il mio ragazzo. Ho tirato un attimo fuori il portafoglio, dovevo controllare se avevo abbastanza soldi per portarlo fuori a cena.
Un uomo è saltato fuori da dietro un albero, correndo verso di me.
In preda al panico ho detto al mio ragazzo di scappare.
Quell'uomo di è catapultato su di me, ha iniziato a picchiarmi....
Toni: brutto omofobo schifoso....
Cheryl mi appoggia una mano sulla schiena, massaggiandomela:
Ragazzo: mi ha colpito in testa con una mazza, facendomi svenire.
L'ultima cosa che ho visto era lui che correva verso la direzione in cui era scappato Chris....
Cheryl: Chris è il tuo ragazzo?
Chiese con voce calma.
Ragazzo: si...non so dove sia, non sono neanche riuscito a chiamarlo perché quel pelato mi ha rubato il telefono. Vi prego aiutatemi, devo ritrovare Chris....
Toni: come ti chiami?
Ragazzo: Mike.
Toni: ok Mike, vado a cercare il tuo telefono, deve essere qui nei dintorni.
Cheryl: aspetta amore, Mike puoi dirmi il tuo numero? Chiamo così magari il telefono squilla.
Mike: si certo.
Cheryl digita il numero e preme la cornetta.
Una vibrazione proviene dalla cucina.
Toni: eccolo!
Dice afferrando il telefono e portandolo in stanza.
Mike: fammi provare a chiamare Chris...
Le sue mani, piene di lividi e segni rossi e tremanti prendono il telefono, digitando il numero del suo ragazzo.
Mike: ....
Cheryl: risponde?
Mike: no, c'è la segreteria...
Toni: allora, facciamo una cosa. Noi ora ti portiamo in ospedale, io e Cheryl indagheremo sul da farsi e troveremo Chris....te lo prometto.
Cheryl: ma prima troviamo quel bastardo.
Toni: si, poi appena abbiamo le prove denuncerò mio zio.
Mike: grazie ragazze, vi devo un favore.
Toni: di nulla, andiamo prima che torni.
Il ragazzo faceva fatica a camminare, così l'aiutammo facendo appoggiare le sue braccia intorno ai colli di me e cheryl.
Lo facciamo entrare in macchina ai posti dietro, mentre io guido fino all'ospedale.
Lo diamo alle infermiere, che lo portano in una stanza per medicarlo.
Toni: ok Mike dopo ti veniamo a trovare, tu rilassati. Troveremo Chris e mio zio ok?
Mike: quindi lo psicopatico è tuo zio?
Toni: non avrei mai voluto che fosse così ma, si è lui.
Dico prima di andarmene via mano nella mano con Cheryl.
Ero distrutta, se non ci fosse stata cheryl sarei già crollata.
Toni: quindi, dove andiamo?
Cheryl: non ne ho idea, io non conosco bene tuo zio, dove andrebbe lui?
Disse pensierosa.
Magari nel bosco dietro casa, in fondo è li dove Mike e Chris stavano facendo passeggiando. Di sicuro li troveremo qualcosa.
Cheryl: hai ragione, andiamo lì.
Così imboccai la strada per ritornare accanto a quella casa da brividi.
Ero davvero terrorizzata, se solo tocca o fa del male a cheryl giuro su Dio che lo ammazzo di botte.
Cheryl: ehi, so che ti senti male, posso fare qualcosa per tirarti un po' su di morale.
Toni: Mi basta averti accanto per non perdere la sanità mentale. Ma grazie per averci provato.
Cheryl: aw sei carina anche quando scopri che tuo zio che ti ha cresciuta è un pazzo serial killer.
Toni: non aiuti così
Cheryl: ok sto zitta.
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Ciaoooooo
Ok si lo zio ha qualche leggero problema mentale.
Spero vi piaccia!!!

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