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Toni's pov:
Andammo proprio lì, nella fox forest. Li erano avvenuti numerosi omicidi qua a riverdale, se fossi una killer non andrei di certo lì a compiere questi atti da pazzo da ricovero.
Arrivammo li, l'umidità era alle stelle, l'ambiente era piuttosto buio, essendo fosse sera. Jughead ci passó delle torcie, in modo da ambientarci meglio. I miei anfibi affondavano nel terreno, calpestando foglie bagnate. Sembrava un film horror, anzi no, lo era in tutti i sensi. Non sapevo davvero cosa aspettarmi. Era vera la teoria della mia ragazza? Mio zio non è il colpevole o lo è a tutti gli effetti? Stavamo per scoprirlo.
Camminando sempre più avanti, trovammo già qualcosa.
Jughead: un cappellino con la visiera...
Toni: è il suo...
Betty: andiamo avanti per di qua.
Istintivamente presi la mano di Cheryl, le la strinse, intrecciandola alla mia.
Cheryl: ehi tranquilla, ci sono io qui con te.
Ed ecco l'ennesima angosciante visione.
Una casa, piccola, in legno. Completamente in mezzo al bosco, senza finestre.
Accanto a un albero c'era un ragazzo, era Chris ne ero certa.
Il suo corpo emaciato e scheletrico era nudo, e contando che c'erano 5 gradi, stava tremando come un adolescente prima di una verifica.
Toni: o merda cosa ti hanno fatto?!
Dissi staccando la mia mano da quella di cheryl e andando di fronte a lui.
Era anche lui legato, ed era coperto solo da un paio di boxer.
Togliendo il nastro adesivo dalle sue labbra, il giovane respiró a fondo, come se fosse la prima volta che sentiva l'aria nei suoi polmoni.
Cheryl: C-Chris?
Chris: c-come sei il mio nome? Chi siete? Vi prego n-non fatemi del m-male...
Betty: siamo qui per aiutarti.
Toni: è stato il tuo ragazzo a dirci dove ti avevano rapito.
Chris: Mike! Sta bene?
Cheryl: era stato rapito anche lui, ma ora sta bene, è in ospedale.
Chris: grazie a Dio.
Jughead: chi ti ha ridotto in questo stato? Riesci a ricordare?
Chris: era...una donna, alta più o meno come quella ragazza.
Indicó la mia ragazza, Cheryl.
Cheryl: quindi era una donna?
Chris: a rapirmi è stato un uomo mentre a legarmi una donna.
Betty: che strano...Toni conosci qualcuno che era strettamente legato a tuo zio?
Toni: no, nessuno in particolare...
Jughead: vediamo chi c'è lì dentro, intanto tieni.
Jughead diede la sua giacca al ragazzo seminudo, che riuscì a riscaldarsi un poco.
Toni: tu vieni amore? Non voglio lasciarti qui da sola al buio.
Cheryl: qualcuno deve fare la guardia a questo ragazzo.
Charles: ci penso io qui, entrate pure voi due.
Cheryl annuì e io la presi per mano andando verso la casa.
Spalancó la porta e ciò che vidi mi lasció senza fiato.

Cheryl's pov:
Dopo qualche mese di pace, senza la ragione delle mie sofferenze, era tornata.
La scena che ho visto credo rimarrà impressa nella mia mente come un'istantanea.
Mia madre era in piedi, con le braccia appoggiate sul bordo del lavandino, la faccia rivolta verso il basso. Appoggiati al lavatoio c'erano due guanti, sporchi di sangue probabilmente.
Cheryl: ancora te?! Smettila di tormentare la mia vita! Ora che sono felice ritorni a rendere la mia vita un inferno?!
Dissi con tutta la rabbia che avevo dentro.
Penelope: stupida ragazza deviata...
Disse girandosi verso di noi.
Cheryl: cosa ci fai qui eh? Cosa hai fatto a quel povero ragazzo? Credevo te ne fossi andata per sempre!
Penelope: non credo siano affari tuoi o dei tuoi amichetti di cosa faccio nella mia vita.
Toni: c'entra eccome perché in mezzo a questa storia c'è mio zio!
Zio: T-toni?
Arrivó dal bagno.
Toni: si puó sapere cosa cazzo sta succedendo qui?
Jughead: q-quello è un c-cadavere?!
Disse spostandosi a sinistra con il capo e intravedendo un corpo nella vasca da bagno.
Zio: quando certa gente si mette fra i nostri affari, è inevitabile ucciderlo.
Cheryl: Nostri?
Penelope: abbiamo del lavoro da fare ora, andatevene.
Charles: noi non andiamo da nessuna parte!
Sentimmo una sirena, era la polizia.
FBI: fbi allontanatevi dall'abitazione!
Noi ci allontanammo mentre mia madre e lo zio di Toni rimangono dentro mentre vengono ammanettati.
La loro espressione è riluttante, come non fossero sorpresi neanche un po' di ciò che avevano fatto. Sono contenta che mia madre vada in prigione, se lo merita.
Torniamo dal povero Chris, è stato coperto con qualche vestito e portato in ospedale, spero solo che vada tutto bene per lui.
Credo che ormai io sia abituata a questo genere di drammi, ma Toni è distrutta, si vede chiaramente. Ha le braccia conserte e guarda in basso, sembra assente, come se non le importasse più di nulla.
Vado vicino a lei abbracciandola.
Lei si stringe a me, io le lascio un bacio sulla fronte.
Cheryl: lo so, capisco come ti senti...
Toni: torniamo a casa? Qui penso ci pensi la polizia...
Cheryl: noi possiamo andare a casa...?
O dobbiamo fare qualcos'altro?
Charles: si potete andare, domani ci saranno alcuni interrogatori dove vi chiederanno cosa avete visto e/o trovato durante l'investigazione.
Cheryl: allora ciao...
Betty e jughead vengono in aiuto con noi e li riportiamo a casa.
Toni non parló per tutto il tragitto, era davvero distrutta.
Cheryl: allora ciao....
Betty: ciao...
Jughead: ciao cheryl e toni...
Entrammo in casa e andammo subito sotto le coperte.
Lei era seduta frontalmente, mi avvicinai appoggiandomi sul suo petto e cingendo il suo addome con le braccia.
Toni: scusa se non ti sto dando attenzioni solo che....pensare che la persona che ti ha cresciuta, ti ha fatto da padre e da madre, ti ha fatto passare dei momenti stupendi è un pazzo da legare...
Cheryl: lo so, stessa cosa è successa con mio padre e mia madre....mi dispiace piccola mia, spero le cose vadano nel verso giusto.
Le dissi baciandole la fronte.
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Boh mi fa schifo sto capitolo, ma spero vi piaccia.

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