Per sempre || Scorose

16. Il portale nascosto

- 4 Novembre 2017 -

Sala Comune Hufflepuff / ore 17.34

Gli ultimi raggi di Sole filtravano debolmente dalle numerose finestre. Ormai la luce non era abbastanza vivida, così si iniziarono ad accendere diverse candele. Il fuoco all'interno del camino scoppiettò; il suo calore si irradiava tutt'intorno, rendendo l'ambiente piacevole e accogliente. Lo stile era squisitamente rustico. Lungo tutte le pareti c'erano porte rotonde di mogano che permettevano l'accesso ai diversi dormitori. Al di sopra del camino, il ritratto di Helga Hufflepuff troneggiava sugli studenti che occupavano i divani gialli e neri. Era un lento pomeriggio autunnale, le giornate iniziavano ad accocciarsi e le sferzate di vento gelido ad aumentare. Di lì a qualche giorno sarebbe arrivata la prima nevicata. Alcuni ragazzi stavano giocando agli scacchi magici, altri leggevano un libro.

- È assurdo che non facciano andare ad Hogsmeade gli studenti già dal primo anno! - esclamò Sarah Ossas. Era comodamente sdraiata sul divano, con i capelli corti arruffati e una mano dietro la testa. Accanto a lei, Lyra Malfoy era seduta a terra, con le gambe raccolte al petto, che osservava le fiamme del camino, persa nei suoi pensieri. La luce faceva brillare gli occhi color ghiaccio, e il calore ravvicinato le aveva acceso leggermente le guance. Chiunque si fosse fermato ad osservarla anche solo per un istante, l'avrebbe scambiata per una bambola di cristallo pronta a spaccarsi in mille pezzi. Alle parole dell'amica, ritornò con i piedi per terra. - Se non ci permettono di andare, un motivo ci sarà, no? Probabilmente non ci considerano abbastanza responsabili. -

- Ma io voglio vedere la Stamberga Strillante! Dicono che sia la casa più infestata della Gran Bretagna! -

Lyra si mise a ridere. - Beh, dovrai aspettare ancora due anni, ma ti avverto, resterai delusa: lì non ci sono fantasmi. Le urla che sentivano gli abitanti erano di Remus Lupin quando si trasformava in lupo mannaro durante le notti di luna piena. -

Sarah si mise a sedere sul divano: - E tu che ne sai? -

- Me lo disse una volta il padre di Lily. Mi ricordo bene quel giorno: i Potter al completo vennero a farci visita e trascorsero tutta la domenica pomeriggio con noi. - Lyra emise un respiro profondo. - Sembra passata un'eternità. - aggiunse poco dopo.

- Sei riuscita a parlare con Lily, o continua a evitarti? -

- Il problema è che è sempre braccata da Sharon Davies e da quell'insopportabile di Zafira. Non la lasciano mai sola, come se potesse andare chissà dove. Mai come in questi giorni avrei bisogno di parlarle, ma non so che fare. -

- Se ti riferisci a quello che è successo nella serra, non dovresti preoccuparti più di tanto. Tutti i maghi e le streghe hanno poteri magici, ma qualcuno ha dei "poteri in più", - e mimò con le dita di entrambe le mani le virgolette - rendendoli leggendari. Merlino, ad esempio. O i quattro fondatori di Hogwarts. -

Entrambe alzarono lo sguardo in direzione del ritratto sopra il camino. Lyra sorrise appena. - Non credo di essere allo stesso livello di Helga Hufflepuff o Godric Gryffindor. -

- Per adesso, forse. Ma hai iniziato da appena due mesi a frequentare la scuola di Hogwarts, e guarda cosa sei stata capace di fare. Per i corridoi ancora parlano di come hai salvato il culo a Thomas Weasley che, per la cronaca, ha un culo da Dio! - Risero entrambe; Lyra era leggermente imbarazzata. Allungò il braccio e assestò un buffetto leggero sul braccio dell'amica. -

- Per quanto riguarda l'altra questione, invece... - Sarah si aggiustò la camicia sotto il maglione, diventando improvvisamente più seria. - Dovresti accettare. Dico sul serio, Lyra. -

La ragazza si strinse ancor di più le gambe al petto, tornando a scrutare il fuoco.

- Non tutti i giorni si ha la possibilità di partecipare alla Festa della Memoria. Voglio dire, ti ho sentito cantare qualche volta sotto la doccia...