- 4 Novembre 2017 -Nei pressi del Lago Nero / ore 6.49
La brezza leggera e gelida del mattino spostò delicatamente i capelli lunghi e ricci di Lyra Malfoy. Era seduta con le spalle rivolte al tronco di un albero, lo sguardo verso il lago ghiacciato. A quel brivido di freddo, la ragazza sprofondò ancor di più nella sua coperta di lana.
- E tu che ci fai qui? - le chiese Thomas Weasley avvicinandosi.
Lyra girò la testa nella sua direzione, ma tornò subito a scrutare l'orizzonte: a breve il Sole sarebbe sorto, investendo il paesaggio con i suoi raggi.
- Posso sedermi accanto a te? - continuò a chiedere Thomas.
- Certo che puoi. - rispose calma Lyra. Se chiudeva gli occhi, riusciva a sentire il battito del suo cuore, e di quello di Thomas. Da quel giorno alla serra, le sue sensazioni si erano intensificate ogni giorno sempre di più, e di questo ne era terrorizzata. Dove sarebbero arrivati i suoi "poteri"?
- Ci vieni spesso a quest'ora? - chiese Thomas.
- Sono giorni ormai che vengo qui e aspetto che il Sole sorga. - rispose Lyra continuando a scrutare l'orizzonte. - Mi... calma. Non so come spiegarti. E tu invece? - si girò verso il ragazzo per osservarlo meglio.
Thomas si sfregò le mani, un po' per il freddo, un po' per l'imbarazzo. - Faccio una passeggiata prima di colazione per schiarirmi le idee. Dopo quello che è successo ad Halloween, ho bisogno di pensare da solo. -
- E questo ti sta aiutando? -
Thomas fece un respiro profondo. - Per ora no. - rispose amareggiato.
Dalle conversazioni avute col fratello nei giorni addietro, Lyra sapeva che la vittoria di Thomas non era del tutto farina del suo sacco, ma non poteva dirglielo. Uno, perché non erano del tutto certi che Scorpius avesse davvero interferito durante la corsa; e due, avrebbe cambiato qualcosa all'umore del Gryffindor? Assolutamente no. Così Lyra fece l'unica cosa che in quel momento si sentiva di fare. Appoggiò la mano alla sua e gli regalò un dolce sorriso. - So come tu ti senta, ma dai del tempo a James. Prima o poi capirà. -
- Ah, dimenticavo! - un sorriso sincero sbocciò dalle labbra del Gryffindor. - Tu riesci a sentire tutte le emozioni. -
- Ho paura che un giorno ciò che riesco a provare mi porterà alla rovina. - commentò Lyra incredibilmente seria.
Adesso il pollice di Thomas accarezzava delicatamente il dorso della piccola mano della Hufflepuff.
- Non dire così. Non ti ho mai ringraziato abbastanza per quello che è successo con l'Ippogrifo. Se non ci fossi stata tu, Nobileala mi avrebbe fatto a pezzi. Chissà se a quest'ora sarei qui a parlarne... -
- E' tutta colpa di quella Zafira, la odio! - si infervorì Lyra. - Lei e Sharon sono persone spregevoli. Non riesco a capire Lily cosa ci trovi di bello in loro. -
- Questo non lo so nemmeno io. - Thomas iniziò a sfregare le mani più vigorosamente, soffiando nella mezza lunetta che aveva formato con le dita, per cercare di prendere calore.
- Ma tu stai gelando! - esclamò Lyra. - Tieni, riscaldati anche tu. -
- Grazie, Lyra. -
Si avvolsero entrambi nella coperta di lana. Thomas cinse la ragazza col braccio sinistro, appoggiandole la testa al suo petto. Lyra chiuse gli occhi: non c'era bisogno di poteri speciali per sentire il cuore di lui che batteva un po' più forte. Rimasero così per un tempo indefinito, ognuno immerso nei propri pensieri.
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Per sempre || Scorose
Fanfic- Sequel di "Cuore di Draco" - Questa volta nessuna regola. Nessun limite. È una Scorose, ma sapete benissimo che non sarà solo questo. Ve l'assicuro. Quanto vi sono mancati i vostri personaggi preferiti? E quanto li vedrete cambiati, o maturati, in...