14. Set free

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Non desidero nessun altro se non lui.

Sono passati otto giorni da quando mio padre è stato finalmente incarcerato e io sono stata liberata; Carol ha deciso di tenersi la casa ed io non ci ho più messo piede, sono rimasta da John B che mi ha offerto una camera che non ho potuto rifiutare, Jasmine è ormai diventata parte del gruppo e Maggie ha deciso di rimanere a vivere da nostra zia a cui ho promesso di andarla a trovare spesso.

E poi JJ; con lui le cose vanno benissimo, mi sembra di stare su una nuvola. So che siamo stati insieme solo una settimana ma mi sento a casa, mi sento amata e non chiedo nient'altro se non questo. Magari è arrivato anche il mio momento di essere felice, dopo tutto il dolore finalmente sono libera, di essere felice e di vivere.

Il sole è già alto nel cielo quando il mio cervello decide di svegliarmi, mi stiracchio nel letto cigolante e mi strofino gli occhi cercando con il braccio dietro di me il mio ragazzo ma trovando, al suo posto, solo un mucchio di lenzuola spiegazzate. Sbuffo e mi decido ad alzarmi soltanto dopo che il pensiero di rimanere a letto tutto il giorno ha invaso la mia mente giusto un paio di volte, o venti. Apro il borsone ai piedi del letto che uso come armadio e tiro fuori un paio di jeans e un semplice top, afferro le mie vissutissime sneakers bianche e mi dirigo in bagno prima che venga occupato da almeno tre ore da John B e la sua vanità. Dopo aver fatto una doccia veloce torno in camera dove trovo un bigliettino sul comodino, avrei giurato che prima non c'era: 'oggi devo sbrigare dei lavori con Pope, ci vediamo stasera. JJ'; sbuffo e mi risiedo sul letto fissando il biglietto con un velo di tristezza e rabbia. Solitamente non sono una di quelle persone gelose e possessive con cui si deve passare la vita appiccicati altrimenti sclera ma oggi è il mio diciottesimo compleanno e avevo pensato di passarlo con i miei amici, soprattutto con JJ, e sarebbe stato un modo per festeggiare e siglare la mia libertà in qualsiasi senso; a quanto pare non andrà esattamente così.

Esco dalla stanza e mi accorgo subito di qualcosa: non c'è rumore. Sono le 9.58 e di solito il caos si è già scatenato da almeno un ora abbondante; passando dalle varie stanze noto che non c'è nessuno così esco anch'io, chissà dove sono finiti tutti. Magari mi stanno organizzando una sorpresa o uno scherzo magari, non nego che l'idea mi sia balenata in testa ma poi ripensandoci non sono cose da noi. Ai compleanni la nostra tradizione è andate a svegliare il festeggiato facendo il maggior rumore possibile e passare tutta la giornata insieme facendogli decidere cosa fare. Continuo a camminare per le strade soleggiate delle Outer Banks e, dopo quelle che mi sembrano ore, mi imbatto in una figura familiare che mi sorpassa velocemente tenendo la testa bassa nascosta dietro due grandi buste di carta -ti ho vista- dico non appena la persona non così misteriosa mi supera -cavolo!- la sento imprecare sottovoce -ciao Ray!- esclama girandosi e facendo finta di niente -dove vai così di fretta Jasmine?- chiedo -ehm.. i-io sto andando.. sto andando a casa, si! a casa- dice rapidamente, sta mentendo -e quelle enormi buste? vuoi una mano?- chiedo allungando le braccia ma lei fa un passo indietro -queste?- le indica con lo sguardo -non sono niente, solo delle cose che mi ha chiesto mia.. madre- -allora ti accompagno, passamene una- -no!- urla -le porto io perché..- inizia titubante -perché non ti farebbe bene tornare a casa così presto e poi, e poi mi aiuta a tenermi in forma quindi.. si ci vediamo!- esclama senza lasciarmi il tempo di aggiungere altro. Strano, molto strano.

Ho passato tutto il pomeriggio a cercare qualcuno dei miei amici ma, tranne l'incontro particolare con Jasmine, non ho visto nessuno per tutto il giorno; è come se fossero stati risucchiati tutti da un ufo, spariti nel nulla. Sono stata al ristorante di Kie, da Pope, sulla spiaggia, al pontile, al molo, al faro e persino a figure eight ma niente. Sono tornata allo chateau verso le 18 e ho deciso di rimare qui nel caso uno dei dispersi si fosse deciso a tornare, sono seduta su questa poltrona da talmente tanto tempo che non mi sento più le gambe, sono tentata di andare a fare l'ennesima 'passeggiata' nella speranza di trovare qualcuno ma la porta si apre prima che potessi alzarmi. JJ entra e appena mi vede si ferma -finalmente ti ho trovata- dice esasperato alzando le braccia al cielo -tu?- chiedo sarcastica -è tutto il giorno che vi cerco dove eravate finiti tutti?- -te l'ho detto dovevo sbrigare delle cose con Pope- si giustifica avvicinandosi -e tutti gli altri?- chiedo -e io che ne so- alza le spalle posizionandosi davanti a me -che c'è?- chiedo guardandolo -ti devo dire una cosa- -davvero?- chiedo e lui annuisce -cosa?- i miei occhi si accendono di luce, magari non l'ha dimenticato -vieni con me, io e Pope abbiamo trovato una cosa fantastica- dice afferrandomi per il polso e tirando per far si che lo segua -oh- sussurro -non c'è altro?- chiedo delusa -ah già- dice sbattendosi una mano in fronte si avvicina poi e mi posa un bacio leggero sulle labbra ricominciando subito dopo a camminare.

Non era quello che intendevo ma mi accontento.

Dopo aver camminato per parecchio tempo arriviamo su un lembo di spiaggia più in disparte rispetto a dove andiamo di solito a fare feste o surf, devo ammettere di essere curiosa ma appena ci avviciniamo noto che non c'è assolutamente niente -JJ qui non c'è niente- gli faccio notare con tono ovvio -lo so, vado a prenderla- dice per poi sparire dietro una roccia e lasciandomi sola a fissare il mare; aspetto in silenzio per pochissimi secondi e poi -sorpresa!- urlano tutti in coro saltano fuori dalla stessa roccia dietro cui era sparito JJ mentre centinaia di luci a led si accendono illuminando una pila di regali e un tavolo pieno di cibo e snack. Io resto immobile con la bocca spalancata e gli occhi lucidi -allora non dici nulla?- chiede JJ mettendosi davanti a me -voi siete pazzi- dico piano -voi siete completamente pazzi!- esclamo poi non nascondendo la felicità -è stata un'idea di JJ- dice Sarah -già noi volevamo attenerci alla tradizione ma,- comincia John B venendo interrotto da Kie -ma da quando sta con te è diventato un orsetto di peluche- ride -buon compleanno Ray- dice Pope abbracciandomi e venendo seguito a ruota dagli altri.

-buon compleanno amore- il biondo compare alle mie spalle abbracciandomi la vita e stringendomi contro il suo petto mentre fisso gli altri ballare e divertirsi a ritmo di musica -grazie- mi giro a fatica verso di lui a causa della sua stretta e gli prendo il viso tra le mani -grazie davvero- -te lo meriti- dice baciandomi ma staccandosi troppo presto -ho una sorpresa pe te- dice poi -un'altra?- chiedo non ricevendo risposta ma solo una risatina -ragazzi noi andiamo- dice poi il ragazzo iniziando a camminare nella direzione opposta -divertitevi!- urla Jasmine -ma non troppo- aggiunge John ricevendo come risposta un dito medio da parte mia.

Camminiamo per parecchio rimanendo sempre sulla spiaggia -dove stiamo andando?- -shh- mi zittisce mettendomi le mani sugli occhi facendo diventare tutto ancora più scuro di quanto non lo fosse già -ti fidi di me?- chiede -no, non direi- dico ridendo -ma farò un eccezione- continuo ricominciando a camminare con gli occhi coperti. Dopo poco ci fermiamo -pronta?- annuisco, JJ mi scopre gli occhi e ciò che mi trovo davanti è assolutamente stupendo, semplice ma stupendo proprio come noi.

-ciao ragazz*, scusate per la lunga attesa ma finalmente sono riuscita a tirarmi fuori qualcosa per terminare il capitolo; nel prossimo scopriremo la sorpresa di JJ che posso dirvi condurrà alla fine della storia e ci sarà un cambiamento radicale, siete curios*? come state? spero bene. se il capitolo vi è piaciuto vi ricordo di lasciare un commento e una stellina come al solito e ci vediamo al prossimo, a presto <3.-

A single soul// Outer BanksDove le storie prendono vita. Scoprilo ora