Capitolo #14 - Ostaggi

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Sono passati un altro paio di giorni e Steve, Natasha, Khloe e Barton si trovano su un Helicarrier, completamente nuovo, da un paio di giorni. La relazione tra Khloe ed il capitano sembra procedere bene e molto lentamente, nonostante le continue missioni. 

Adesso, Fury, li ha chiamati a rapporto per una nuova missione che non richiede l'intera squadra degli Avengers.

Tre navi con dentro degli ostaggi sono sparsi per l'Oceano, così Nick forma tre squadre che contemporaneamente si occuperanno di liberarli: Natasha e Barton formeranno la prima squadra, Steve e Khloe la seconda mentre lui stesso e Maria Hill si occuperanno della terza, con l'utilizzo dell'Helicarrier.

La nave localizzata da Steve e Khloe si trova non molto distante dall'isola di São Miguel, Portogallo. Vengono portati lì da un sottomarino con a bordo una decina di soldati mentre un velivolo li segue dall'alto. Arrivati lì dovranno trovare il capo, metterlo fuori gioco e poi scortare la nave a Washington dove se ne occuperanno le autorità.

Durante il viaggio di andata, Khloe e Steve faranno la conoscenza dei dieci soldati che li accompagneranno: due piloti e otto dei migliori messi a disposizione da Fury. Due di questi sono artificieri, nel caso la nave abbia un dispositivo di autodistruzione.

Perchè come ha detto Fury: «Potrebbe non essere un semplice sequestro di persona.»

Durante il trasporto, uno dei soldati seduto accanto a Khloe, le si avvicina.

«Nel caso dovessi sentirti in pericolo, vieni da me. Ti proteggerò io.» Mormora contro il suo orecchio. Lei si gira fingendo un sorriso.

«E' molto gentile da parte tua.» Dice a gran voce, imbarazzandolo un pò.

«Cosa?» Chiede immediato Steve, seduto dall'altro lato, proprio di fronte a lei.

«Ha detto che mi proteggerà se sarò in pericolo» Conferma.

Steve si gira serio verso il soldato che intanto è rimasto paralizzato. Gli altri ridono sotto il baffi. Poi, durante un brusco movimento del sottomarino, la dea sgancia la cintura del soldato che ci ha provato, facendolo balzare in avanti sotto le risate di tutti.

Il capitano gli da una mano per aiutarlo a rialzarsi. Un forte stretta di mano che il soldato sente. Lo guarda.

«Tranquillo soldato, è tutto apposto.»

«Grazie capitano. Mi dispiace, io non sapevo che-»

«A lei penso io.» Interrompe Steve. Il militare annuisce visibilmente turbato. «Che sia chiaro a tutti.» Afferma a gran voce Rogers. Le risate cessano e prima che la conversazione vada per le lunghe, i due piloti annunciano l'arrivo alla nave.

Steve si alza, restando perfettamente in piedi, e Khloe lo segue.

«La nave è una di quelle che trasporta carichi pesanti. La maggior parte container. Abbastanza ambiguo per essere una nave che trasporta ostaggi.» Afferma uno dei piloti. Giunti proprio sotto la nave, i soldati creano, tramite un tubo, un passaggio che li conduca sotto la nave. 

Dopo aver perforato il passaggio, il primo a passare è Steve. Tira un calcio all'enorme pezzo d'acciaio, che colpisce una delle guardie della nave, poi entra indisturbato.

Combatte facilmente le altre guardie, poi da il via a Khloe e gli altri per entrare.

«Dobbiamo sbrigarci. Potrebbe esserne scappato qualcuno e potrebbero aver già dato l'allarme.» Comunica Rogers.

Non poco distante da lì scorgono un'altra enorme sala. Questa è piena di persone. Almeno una trentina. Tutte sedute sul pavimento in silenzio.

«Oh mio dio.» Pronuncia Khloe. Tra di loro ci sono un paio di donne e dei bambini. I soldati sono costretti a passare lì in mezzo per raggiungere il ponte di comando. Mentre cammina, la dea nota una bambina. Ha dei lunghi capelli biondi ed è tutta sporca di fango.

Khloe, Figlia di Odino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora