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Uscii di nascosto dalla tenda in piena notte, facendo meno rumore possibile e cercando di non far svegliare nessuno dei miei compagni di classe che dormivano nelle tende vicine.
Chiusi la zip della tenda mia e di Melissa per evitare che si potesse svegliare a causa di un qualche spiffero di vento o per evitare che qualche animaletto potesse eccedervi senza che noi lo sapessimo. In punta di piedi, mi avvicinai alla tenda che ospitava il mio professore di letteratura... lui e la professoressa di francese si erano disposti alle estremità degli accampamenti degli studenti per evitare sfavorevoli inconvenienti durante la notte. Era dalla prima che cercavo qualche istante da passare assieme a lui, amavo la letteratura ed amavo il metodo che utilizzava per spiegarci gli argomenti.

Nella nostra scuola era il professore più ambito, non solo perché fosse molto giovane rispetto al resto del corpo docente, ma anche perché era molto simpatico ed essendo stato studente fino a qualche anno prima, sapeva bene come comportarsi e come muoversi tra i suoi studenti. Era alto e di bell aspetto, muscoloso ma non troppo, con capelli scurissimi quasi come il carbone e degli occhi nocciola in cui mi ci perdevo ogni volta che li guardavo. Vestiva sempre con camicie perché ci teneva ad arrivare sul posto di lavoro mantenendo una certa eleganza, alternava jeans a pantaloni classici a seconda dell'occasione che avrebbe dovuto affrontare ed infine le sue sneakers bianche da cui non si separava mai.
Sul retro della tenda, vi era una piccola parte fatta in rete che serviva a far cambiare l'aria all'interno della tenda. Mi avvicinai di soppiatto a quella retina per controllare che non si fosse accorto che lo stavo osservando. Dopo qualche minuto, presi coraggio e decisi di entrare all'interno della tenda, aprii la zip senza fare rumore e la richiusi alle mie spalle. Era così bello quando dormiva e quel velo di barba lo rendeva ancora più sexy di quando già fosse... all'improvviso, assorta tra i miei pensieri e forse non rendendomi neanche conto di ciò che stessi facendo, lo accarezzai in volto svegliandolo così di soprassalto.

"Signorina Parcker! Cosa ci fa nella mia tenda e per lo più a quest'ora della notte!?" chiese un po' scioccato di vedermi,

Aveva indosso un classico pantalone lungo e largo, molto comodo ed una semplice canotta bianca molto aderente che lasciava liberi i suoi prodigiosi muscoli e il suo prosperoso petto...

"Mi scusi professore, è solo che ho sentito dei rumori strani all'esterno della mia tenda e mi sono spaventata" dissi con sguardo basso poggiata sulle mie ginocchia,

"Perché non sei andata dalla collega di francese, avrebbe potuto anche proporti di rimanere con lei" disse con tono calmo mentre accendeva la lampada a gas alla sua destra,

"Non ci avevo pensato, sono venuta qui perché mi sono lasciata guidare dall'istinto, forse" gli risposi giustificandomi in qualche modo,

"Va bene, vuoi rimanere qualche altro istante qui per calmarti e poi tornare alla tua tenda per riposare o preferisci che ti accompagni per controllare?" chiese sorridendo,

A quelle parole alzai immediatamente lo sguardo e lo fissai nel profondo dei suoi occhi, ero combattuta, non sapevo cosa scegliere... da un lato il mio cuore mi diceva di rimanere con lui per tutto il tempo che mi sarebbe stato possibile mentre dall'altro lato la mia coscienza mi consigliava di andare a letto per evitare di causare problemi sia a me che a lui, era una cosa proibita ciò che avevo fatto e se ci avrebbero visti sarebbe potuto anche finire in guai seri...

"Quindi?" mi richiese continuando a tenere quel sorriso che mi tranquillizzava,

"Vorrei rimanere qualche altro istante qui, se mi è possibile e se non le arreco disturbo" dissi calma,

"Va bene, non ti preoccupare, nessun disturbo..." disse per poi essere interrotto da un impulso che cercavo di trattenere dentro di me,

Si lo baciai, mi spinsi in avanti e cominciai a baciargli quelle sottili e tenere labbra che mi stavano attirando da un sacco di tempo. Mi staccai spostando lo sguardo sul mio lato sinistro, ero triste per ciò che avevo fatto, notai che lui non riusciva a parlare e in quel momento mi scese una lacrima.

OneShots di _Kekko__Esse_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora