Capitolo 1

544 14 6
                                    

Ogni mattina è sempre la stessa storia, la mia voglia di alzarmi dal letto è pari a zero.
Ringrazio Aron, il mio cane, che "gentilmente" ad un orario ben programmato inizia a correre avanti e indietro nella mia stanza facendomi svegliare con grande gioia.
Oggi a New York non c'è il sole, la giornata è abbastanza  cupa e con il cambio dell'ora la notte sembra quasi arrivare così presto.
Avevo promesso a mia madre che oggi sarei andata con lei a comprare un regalo per la sua migliore amica, Angela.
Lei ed Angela si conoscono dalle elementari ed il loro rapporto è quasi invidiabile dopo tutti questi anni.
Dopo pranzo, verso le 15:00 decido di farmi uno shampoo e non dico la lotta fatta con i miei capelli e con tutti quei nodi che accompagnano i miei ricci bagnati con gran piacere.
Decido di sdraiarmi nel letto, chiudo gli occhi, la solita pigra che è in me aumenta ogni giorno sempre di più la mia voglia di non far niente, ma giusto pochi istanti dopo e mia madre mi chiama da sotto.

Posiamo la macchina poco lontano dal negozio, ci troviamo su uno dei corsi principali,
ci sono così tante persone. Pochi istanti prima di entrare nel negozio, il panico.
Due ragazzi a bordo di uno scooter, fanno cadere mia madre per terra, lei lascia andare la borsa e loro scappano via. Incredula, nervosa, urlo così tante parole, che il ragazzo seduto al lato posteriore del motorino, si gira.
In quel momento, in quel preciso momento, i nostri occhi si sono incrociati, per qualche secondo credo, ma per me è come se il mondo si fosse fermato per sempre.

Fino alla fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora