마주치다.

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마주치다 : meeting one another unexpectedly.

마주치다 : meeting one another unexpectedly

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«The law is reason, free from passion.»
-Aristotele.

1 gennaio 2022, ore 14:00.

«Park Jimin, richiesto in presidenza.» La voce del segretario del preside risuonò in tutto il sito universitario per mezzo delle casse in donazione. «Ripeto, Park richiesto in presidenza.»

Taehyung lo osservò perplesso allontanando leggermente le proprie labbra dalla cannuccia che permetteva lui di sorseggiare la Coca.

I due ragazzi erano impegnati a gustare il proprio pranzo pochi secondi prima che venissero interrotti dalla voce imponente dell'altro. Erano seduti ad un tavolino appartato all'angolo della sala mensa, di cui pochi sapevano apprezzarne il valore.

«Non credi d'aver esagerato stamani?»

Taehyung era sempre stato diretto con Jimin. Non vi erano mai state vie di mezzo nel loro rapporto. D'altronde era la sua persona. Con il passare degli anni, avevano imparato a fidarsi l'uno dell'altro. Nonostante le molteplici delusioni, le cadute, Jimin aveva Kim Taehyung e Taehyung aveva Park Jimin.

Taehyung era sempre stato del parere che una qualsiasi menzogna fosse di certo più velenosa di qualunque scomoda verità.

Quello che pensava perciò era ciò che si posava sulla punta della sua lingua.

«Tu credi?» Scherzò il pel di carota giocherellando con la propria forchetta e disordinando la propria insalata piuttosto che cibarsene.

Taehyung era sempre piaciuto a Jimin. Probabilmente poiché ciò che risiedeva all'interno della sua mente era esattamente ciò che fuoriusciva dalle sue labbra.

«Non hai intenzione di dirigerti in presidenza?» Inarcò un sopracciglio finendo di sorseggiare la sua bevanda per poi tirar la lattina nel cestino di fronte.«Quel Min Yoongi non sembrava essere una creatura con la quale poter esattamente scherzare, non so se mi spiego. Non riesco proprio a comprendere cosa ti fosse preso all'improvviso.»

«Semplicemente ho messo in atto un articolo della costituzione nel quale si afferma esplicitamente il diritto di parola e d'espressione.» Sbuffò passandosi una mano fra la folta chioma.

«Oh, che Dio mi aiuti!» Si buttò all'indietro alzando le mani in alto in segno di frustrazione. «Adesso ti dedichi alla giurisprudenza?»

Jimin schioccò la lingua contro il palato, riservandogli un sorriso, il suo sorriso. Il sorriso che aveva portato ad inginocchiarsi numerosi ragazzi e ragazze, senza alcuna discriminazione.«L'ho colpito. Ne sono fermamente sicuro. Mi vorranno proporre il progetto. Sta a me valutare se eventualmente collaborare con quel psicopatico o meno.»

시간을 잃다;; t h e f a l l o f I ca r u s;; ¥ððñmïñ.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora