Haley
È una giornata perfetta, l'aria del natale che inizia a sentirsi davvero con tutte le decorazioni che mi circondano, il bianco, rosso e oro che spiccano su tutto.
Sono seduta comodamente al tavolo del bar, il primo round di shopping insiema alla mia migliore amica appena concluso, concedendoci una pausa mentre aspettiamo l'arrivo di Ethan, il ragazzo di Leyla.
"Uhm Hal? Credo che tu debba sapere una cosa..." inizia quest'ultima, guardando dietro di me con attenzione, gli occhi ridotti a due fessure.
Oggi i suoi capelli sono raccolti in due trecce, il blu che riflette le luci di natale che decorano le vetrine dei negozi e il rossetto scuro che porta sulle labbra la fa assomigliare ad un personaggio anime.
La confusione attorno a noi, data dalle centinaia di persona che si muovono alla ricerca disperata dell'ultimo regalo di natale, non mi permette di capire subito ciò che mi dice, così mi allungo sopra il tavolo verso di lei, e lei scuote la testa, indicando con il mento qualcosa dietro di me.
"Non ti girare, ma credo che Ethan sia accompagnato da-"
Ovviamente, la mia reazione è quella di voltarmi di scatto, curiosa del perchè la mia amica sembri così agitata.
I miei occhi si focalizzano su una massa di capelli verdi, e su un volto a me familiare. Ethan, il ragazzo della mia migliore amica, alza la mano, salutandomi da lontano e con un sorriso caloroso sul volto.
"Perchè quella faccia? È solo il tuo raga-" inizio rivolgendomi a Ley, ma poi dalla folla spunta un altro volto a me familiare e subito sento le guance andare a fuoco, mentre una voce che grida allarme inizia a sentirsi dentro la mia testa.
Il ragazzo che ha catturato la mia attenzione è concentrato a guardare qualcosa sul suo telefono, camminando piano attraverso l'ammasso di persone e riuscendo miracolosamente a non scontrarsi con nessuno.
È vestito completamente di nero dalla testa ai piedi, con una giacca imbottita su cui è stato stampato il logo di una maschera giapponese.
Anche i capelli sono scuri, cadendo sulla sua fronte in ciuffi disordinati e sento distintamente le mie guance andare ulteriormente a fuoco mentre scivolo sul divanetto, cercando di nascondermi.
"Perchè lui è qui?" Chiedo, il tono lamentoso mentre Leyla si copre la bocca con una mano, cercando i non ridermi in faccia.
"Ehi io so quanto te!" Esclama, mentre io vorrei sotterrarmi.
"Ethan sa di quello che è successo! Non posso farmi vedere qui-" dico, mentre mi guardo attorno per un possibile piano di fuga.
Se mi alzassi ora e scappassi verso i bagni, potrei aspettare finchè lui non se ne va e poi tornare a fare shopping con Ethan e Ley senza rischiare di fare ulteriori figure di merda.
"Non fare la melodrammatica, Haley! È stato un incidente...okay forse potevi stare più attenta-"
"Non è colpa mia se i freni della mia bici non funzionano!" Esclamo, coprendomi il volto con le mani al ricordo di ciò che è successo qualche giorno fa.
La campanella della scuola suona puntuale come sempre, ed io mi metto lo zaino in spalla, salutando brevemente i miei compagni di classe per poi camminare verso il parcheggio delle bici.
È stata una giornata esasperante: i professori ci hanno caricato di pagine da studiare ed io non vedo otto ore di sonno complete da almeno due settimane.
È una bella giornata, il sole splende, anche se il freddo mi punge le guance e il mio fiato forma una nuvola di condensa ogni volta che respiro.
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Compagni di Guerra | Raccolta di momenti
Short StoryTutto ciò che non riesco ad inserire nella storia principale: spin-off, one-shots, momenti, storie di universi alternativi...