La guerra tra il clan degli angeli e quello dei demoni durava da tanto, troppo tempo. Era una faida vecchia quano la terra stessa, alla base dell'origine del tutto.
C'erano state innumerevoli perdite e nel futuro continueranno ad esserci, perché ormai ai due schieramenti non serviva un vero motivo per odiare l'altro. Erano semplicemente il nemico e questo bastava per giustificare le vittime, il sangue, il dolore.
Entrambi gli schieramenti erano i vinti e i vincitori allo stesso tempo, le due forze troppo simili per decretare la vittoria definitiva e contemporaneamente troppo diverse per la convivenza.
Perché dove una voleva creare, l'altra distruggeva, in un ciclo infinito che impediva loro di trovare pace, un punto comune.
Ma con il passare degli anni le due forze erano diventate simili tra loro, gli angeli avevano assunto le caratteristiche più oscure dei demoni e i figli degli inferi non appartenenvano più solo alle tenebre dalle quali erano stati generati.
Erano tutti costretti in un limbo, la bontà che si mescolava all'egoismo e la cattiveria alla sincerità.
Ed io sono qui per raccontarvi la storia di due creature come le altre, con un cuore e un'anima capaci di amare.
§§§
Quando Logan fu catturato ed incarcerato, non fece alcuna scena. Sapeva che prima o poi sarebbero arrivati anche a lui, e scappare non serviva a nulla.
Li aspettò all'interno della propria casa, un bicchiere di wiskey in mano, che bevve in un unico sorso appena sentì i calci sfondare la porta d'entrata e le urla di sua madre al piano di sotto, gli scarponi pesanti che picchiavano duro contro le scale di marmo.
Anche quando gli dissero di nascondere le ali e corna, non disse nulla, seguendoli di propria volontà nonostante alcune guardie si scambiarono dei sorrisi compiaciuti, come se avessero compiuto chissà quale arresto.
Quello che non si aspettava però, erano gli sguardi dei suoi simili: disgustati, increduli, arrabbiati.
Secondo alcuni, il tradimento alla corona è il più grave dei peccati, ma Logan non sentiva una goccia di pentimento nel suo petto.
Dopotutto era stato incastrato e quelli che credeva amici ora erano mera polvere: le fiamme che si portava dentro da quando era bambino li avevano bruciati in pochi secondi, alimentate dalla sua rabbia glaciale. Ma con quell'unico gesto si era scavato la fossa da solo, eliminando così i veri colpevoli in un impulso che lo aveva mandato fuori di testa e così la corona di spine era stata posta sulla sua testa, condannandolo.
"Traditore!" Le urla lo seguivano anche tra le celle delle prigioni, le voci che girano in fretta, ma nessuno dei detenuti era abbastanza coraggioso da avvicinarsi abbastanza a lui, la fama che lo precedeva.
Vide demoni antichi assiepati tra le celle, riconoscibili per le loro corna arricciate, impossibili da nascondere dopo una certa età, insieme ai più giovani che erano quelli che facevano più casino, cercando di dimostrarsi grandi ai suoi occhi, quando in realtà non erano altro che ragazzini spaventati.
E Logan riusciva a sentirla, la paura: era un odore che permeava quel posto, le pareti sudice vecchie come l'inferno stesso.
C'era un solo odore che però stonava con tutto il resto, una nota profumata che apparteneva a un altro tipo di mondo e che faceva affiorare ricordi di quando anche lui aveva dovuto contribuire alla causa, combattendo per il proprio clan. Faceva scattare in lui un istinto primordiale, di odio puro che aveva però imparato a contrastare: gli angeli non erano tanto diversi da loro dopotutto.
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Compagni di Guerra | Raccolta di momenti
Short StoryTutto ciò che non riesco ad inserire nella storia principale: spin-off, one-shots, momenti, storie di universi alternativi...