"𝗌𝗍𝖾𝗅𝗅𝖾"

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L'omega si fiondò sul petto del maggiore e iniziò ad assaporare quell'odore

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L'omega si fiondò sul petto del maggiore e iniziò ad assaporare quell'odore. "T-tu sei jungkook" urlò tra le lacrime.

L'alfa finalmente mise bene a fuoco il volto davanti a se e i suoi occhi divennero immediatamente rossi. Quelli dell'omega presero finalmente vita dopo quattro anni, donando a lui un colore acceso.

Poi l'omega si porto le mani alla testa. "Scusami, non sapevo fossi jungkook. io capisco che tu ti sia rifatto una vita e ora starai andando ad un appuntamento -disse mentre guardava i fiori a terra- capisco jungkook. non ho mai pensato tu mi avessi aspettato per così tanto tempo, non sono così egoist-" l'omega fu interrotto dalle labbra del maggiore.

Spalancò gli occhi ma in un secondo momento ricambio il bacio. Le loro labbra stavano facendo una danza bellissima. Si univano come due pezzi di un puzzle mancanti. Avevano aspettato anni pur di risentire quel calore e ora, ora non c'era più nessuno. Solo loro due e le loro labbra. Jungkook picchiettava con la lingua il labbro inferiore del piccolo Taehyung, che a sua volta faceva dei minimi gemiti ricordarsi di essere in strada. Anche se non c'era nessuno. Poi si staccarono per respirare.

"Dio, quanto mi erano mancate queste labbra" disse l'alfa mentre accarezzava la guancia del piccolo. "Jungkook, ti sono mancato?" Chiese il minore abbassando lo sguardò.

"Taehyung, non c'è stato un futtuto momento della mia vita in cui non ti ho cercato. Ho aspettato per anni che tu tornassi per qualche miracolo. Speravo, che un giorno, svegliandomi  ti trovassi al mio fianco per poi dirmi è stato solo un brutto sogno jungkook, io sono qui. ma cazzo! Ogni giorno mi svegliavo pieno di occhiaie e di borse e di te avevo solo un bellissimo ricordo.  Sai cosa vuol dire aspettare e aspettare per anni di poter ritoccare quella  pelle perfette e ambrata. Di poter  di nuovo ammirare quei due occhi che nulla avevano da invidiare al cielo azzurro. Poter ridere e scherzare con te. Poter sentire la tua voce così fottutamente perfetta.
Taehyung, sei letteralmente la ragione della mia esistenza. E lo sei stato anche quando pensavo che tu fossi morto perché il solo ricordo del tuo sorriso mi dava la forza di alzarmi. E Dio santo quando guardavo quel quadro vuoto e  speravo che un giorno all'interno ci potesse essere un mio ritratto fatto da te, perché Taehyung me l'avevi promesso! Ho vissuto per anni cercando la stella che mi avevi indicando quel giorno, ma tutte le stelle che c'erano in cielo erano troppo accese. Taehyung io ti amo, Perché mi hai cambiato e mi fai provare sensazioni nuove ogni volta! Non ho bisogno di spiegazioni perché la mia parte irrazionale sapeva che tu eri vivo io me lo sentivo. E Dio Taehyung se mi sei mancato, avrei rinunciato all'ossigeno pur di riaverti tra le braccia, perché sono tuo Taehyung, sono completamente tuo, ti appartengo." Disse l'alfa prendendo la faccia del piccolo e avvicinandola al suo naso.

"Jungkook, ti ho cercato, cazzo. Sai quanto mi sei mancato!? Ho dovuto farlo, ma Dio senza di te nulla aveva un senso, sono stato malissimo. Ti amo jungkook, sono tuo." L'omega piangeva e singhiozzava.

"Taehyung grazie! grazie per essere il mio compagno, grazie di essere nato. Grazie di essere tornato" strinse a se il piccolo. "Dillo!" Aggiunse l'alfa.

"Cosa?" Lo interrogo l'omega asciugando qualche sua lacrima. "Dimmi qual è la tua stella preferita, indicamela per favore"

"Quella" puntò il dito verso una stella spenta che si vedeva poco e niente. "Era quello che volevo sentire, piccolo"

"Ora, però, non voglio sapere il perché, lo so già!" Disse abbracciando ancora di più il piccolo. "Stavo andando ad un appuntamento" confesso l'omega e l'alfa spalancò gli occhi. "Si, ma io manco conosco il tizio. Lo ha organizzato un certo Jhope" aggiunse agitato.

L'alfa scoppio a ridere. "Perché ridi?" Chiese l'omega. "Taehyung credo che la luna ci voglia propio insieme"
"Ah?"
"Quello era Hoseok e il tizio ero io. Ovviamente obbligato dal tuo migliore amico. Ma ora non mi dispiace" rispose ridacchiando.
"Era Hoseok?"
"Si era Hoseok, ora Taehyung, Sai quando ti ho detto che mi si alzava solo a guardanti?"
L'omega annui arrossendo. "Bene, non è cambiato niente. Sei fottutamente perfetto per non parlare di questi vestiti"disse indicando il vestiario del minore

Non lascio il tempo all'omega di rispondere che si fiondò, per la seconda volta, sulle sue labbra. "Jungkook, andiamo nel mio appartamento."
"Oh, giusto fare atti osceni in strada è reato" disse ridacchiando per poi prendere la mano dell'omega e iniziare a correre per le vie di Seoul.

Appena arrivati blocco l'omega tra il muro e il suo petto e li iniziò a dare dei baci tutto fuorché casti. "D-dentro J-jungkook" disse per poi aprire la porta e richiuderla nel giro di pochi secondi.

L'Alfa butto il minore sul letto. E iniziò a succhiare ogni centimetro della sua pelle l'omega gemeva buttando la testa all'indietro.
Poi si fiondò sui vestiti del maggiore iniziando a toglierli. "Abbiamo fretta qui" disse ridacchiando l'alfa e togliendo, anche lui, i vestiti al minore.

"Sei perfetto Tae-"

"Taehyun, ci sei? Vieni ad aprire ho preso i soppressori c'è anche tuo fratello! È tornato" disse una voce fuori dalla porta.
"NO, NO, NO MERDA, JUNGKOOK RIVESTITI!" Urlò l'omega in panico lacciando qualche indumento.
"Chi è?" Lo interrogo l'alfa. "È mia madre con mio fratello, non penso sia gentile aprire mentre siamo nudi!" Rispose l'omega.

"Quindi non continuano? Chiese sbuffando il maggiore. "La risposta mi sembra ovvia"

"Taehyung, andiamo apri, che stai facendo?"

"S-sto..mmm, Nudo! Sono nudo avevo appena finito di farmi la doccia, sai com'è alle 18:30 di solito la faccio, dammi il tempo di cambiarmi, ok?" Disse mentre buttava jungkook nell'armadio.

"Sei pazzo? Taehyung, li c'è la madre del mio ragazzo!" Ribatte l'alfa. "Si e tu sei nudo con solo una maglietta trasparente e delle mutande addosso, per di più mie! Non ti stanno!" Urlò in panico.

"E oplá anche i pantaloni messi, ora vengo ad aprire!" L'omega lanciò la roba del suo alfa dentro l'armadio e poi lo chiuse.

Aprì la porta. "Prego entrate" fece cenno con la mano.

Grazie mille per i commenti e le letture mi fanno tanto piacere! Spero che questa storia vi stia piacendo.

𝗺𝘆 𝘀𝘄𝗲𝗲𝘁 𝗼𝗺𝗲𝗴𝗮 kookv Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora