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-Primo giorno di scuola, subito alla prima ora pozioni con la nuova professoressa e dopo a schianto di seguito due ore con mio padre.- Scorpius stava leggendo l' orario dei corsi mentre mangiava .. come facesse a mangiare così tanto e a essere così magro solo il cielo poteva saperlo. Albus aveva l aria stanca ma per fortuna si era riaddormentato quasi subito dopo l' incubo della notte precedente, ma non aveva lasciato per un attimo la presa su Scorpius avevano dormito avvinghiati. L' aula di pozioni era sempre situata nei sotterranei del castello non molto lontano dal loro dormitorio . Avevano l' ora in comune coi Tassorosso e Albus e Scorpius si misero seduti nel banco libero dietro ai fratelli Scamander che si girarono non appena i due amici si furono seduti .-Ragazzi ma avete visto che stacco di gambe ha la nuova professoressa? E il seno? Pare una Dea, mia nonna Tina è americana e ha studiato a Ilvermorny ma nessuna delle sue compagne di scuola era così bella a giudicare dalle foto che ci ha sempre fatto vedere.-Scorpius annuì-Oggettivamente è molto bella.- In quel momento l oggettivamente donna molto bella entrò in aula, sorrideva , e il suo sorriso parve riscaldare la stanza sempre un po' fredda. Aveva il mantello, ma si intravedeva sotto un elegante abito rosso aderente che metteva in risalto le sue belle forme. Al e Scorp sentirono i gemelli gemere. Venne loro da sorridere.Al sussurrò:-Forse è in parte veela, anche con mia zia Fleur gli uomini si comportano da perfetti imbecilli!-Scorpius sorrise, meditabondo.-Sai Al che pensavo??- -mmmm???- -Chissà se potrebbe piacere a mio padre?- E quando il ragazzo biondo si alzò deciso per andare alla cattedra della professoressa, Albus boccheggiò incredulo. Il suo
amico non poteva davvero pensare di farlo. Si alzò dal banco e gli corsa dietro. La professoressa stava mettendo via alcuni libri e quando i due ragazzi furono davanti a lei li guardò interrogativa. -Avete bisogno di qualcosa ragazzi?- -Ecco-Iniziò Scorpius leggermente imbarazzato,-Mi chiedevo se lei era sposata, o fidanzata, o seriamente impegnata.- La professoressa non riuscì a trattenere un sorriso. -Nessuna delle tre, ma credo di essere un po' troppo vecchia per te.-Scorpius arrossì tremendamente.-No no, non per me. Io pensavo ecco, mio padre è solo da tanto tempo e..-La professoressa socchiuse gli occhi.-Tuo padre è il professor Malfoy vero?- Scorpius annuì sempre più in imbarazzo. Forse non era stata una buona idea. -Credo che gli adulti siano capaci di gestire da soli le loro situazioni sentimentali, ma grazie per il pensiero.- E ridendo la donna prese le sue cose ed uscì.

Alla seconda ora passarono all aula di difesa contro le arti oscure. Scorpius era nervoso non aveva ancora avuto modo di parlare con il padre dopo la sorpresa della sera prima. Difesa contro le arti oscure lo facevano insieme ai Grifondoro, e non appena entrati in aula Rose si avvicinò subito ai due ragazzi-Com è andata la prima lezione di pozioni ?- -Cioè vuoi sapere se Lorcan ha sbavato tutto il tempo per la professoressa?-La prese in giro Scorpius. Rose si adombrò.-Si lo ha fatto.-Fu Albus a terminare il discorso .Rose arrossì infuriata e si mise seduta sbattendo il libro sul banco.Al e Scorp ridacchiararono. Draco entrò sicuro di se, si avvicinò alla cattedra e si sedette sul bordo.-Buongiorno ragazzi mi chiamo Draco Malfoy, e sono il vostro nuovo insegnante di difesa contro le arti oscure. Perché la preside mi ha ritenuto idoneo a questo ruolo?-Si tirò su la manica sinistra mostrando il suo marchio nero ormai sbiadito :-Non credo serva spiegarvi cosa è questo marchio e cosa voglia dire ... io conosco molto bene la magia oscura , so quanto possa essere pericolosa, insidiosa e purtroppo affascinante. So come ci si sente a praticarla e so come combatterla. Non basta una bacchetta in mano e una formula magica, ci vuole soprattutto tanta forza di volontà e padronanza di corpo e mente. Per questo oltre a difesa contro le arti oscure ci occuperemo dell occlumanzia, che credetemi vi servirà più di quello che potete immaginare in caso di pericolo.-Tacque un attimo e guardò i suoi studenti, erano tutti attenti e pendevano dalle sue labbra.-E ora iniziamo parlando delle maledizioni senza perdono...-

Le due ore passarono in un lampo, i ragazzi seguirono tutta la lezione senza mai perdere la concentrazione, tutta l' attenzione rivolta verso Draco. Finita la lezione, Scorpius disse all amico:-Al coprimi per favore con Neville a erbologia, arriverò un po' in ritardo voglio parlare un attimo con papà .-Albus annuì e gli sfioro' il braccio prima di prendere i libri e uscire . Quando furono rimasti soli, Draco lo guardò dritto negli occhi e parlò:-Sei dispiaciuto per questa cosa?-Scorpius scosse il capo.-No papà non sono dispiaciuto sono confuso. Perché non me lo hai detto ?- -Be ovvio volevo fosse una sorpresa. Ci ho pensato molto prima di accettare, non volevo mettere te in una situazione di imbarazzo con la mia presenza a scuola, ma Minerva è stata davvero molto convincente, lei è sicura che io possa esservi di aiuto in questo percorso.- Scorpius annuì:-Nessun imbarazzo papà, sono contento che tu sia qui e credo davvero che la preside abbia ragione tu sei il migliore insegnante che poteva avere Hogwarts.- Draco rise. Poi si rabbuiò in un attimo, vide gli occhi del figlio scuri, parevano un cielo in tempesta.- Cosa c è che non va allora ?- -È Albus papà.- -Gli incubi?- -Si va sempre peggio ... stanotte ne ha avuto uno terribile, non riuscivo a svegliarlo ero terrorizzato. Non ne aveva mai avuti di così violenti .-Draco sospirò.-Puoi dire a Albus se prima di cena passa dal mio ufficio? Voglio provare a parlargli .- -Non gli leggerai la mente vero ?- - non lo farei mai se lui non vuole tranquillo. Gli parlerò soltanto ma se ritengo che ce ne sia bisogno manderò un gufo a Harry per chiedergli il permesso di usare la legilimanzia con lui. Ma non affrettiamo i tempi, intanto gli parlo e vediamo ..- Il ragazzo annuì -Piuttosto tu, non dovresti essere a lezione di erbologia ora?-Chiese Draco severo-Non ti farò sconti perché sei mio figlio lo sai!-Scorpius sorrise -Lo so papà,vado. Ti voglio tanto bene.- E uscì di corsa. Draco guardò la porta da cui era appena uscito il figlio,sorrise teneramente e disse:-Anch io bambino mio, te ne voglio tanto.-

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