39.Paura

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Midoryia /pov/

Uno

<<Uno>>

Due

<<Due>>

Tre

<<Tre>>

<<Hey giovane Deku! Cosa ci fai qui?>> Disse una voce alle mie spalle prima che saltassi,

Ogni cazzo di volta

<<Non sono affari suoi, ed ora potrebbe andarsene per favore?>> Gli dissi girandomi e, dal tono scocciato passai ad un tono quasi supplicante,

<<Okay, ora me ne vado. Comunque fra poco i ragazzi della 1^A si esercitano sul campo, vuoi venire?>> Disse l'ex pro hero cominciando ad avviarsi verso l'ascensore.

<<Vedremo>> dissi freddamente ritornando al posto di prima, chiudendo gli occhi e ricontando,

Uno

Uno

Due

Due

Tre

Tr- OH MA ANDIAMO!

Perché non c'è la faccio?! Dio santo quel vecchietto mi doveva interrompere proprio ora!? Ce la stavo facendo cazzo! Stavo riuscendo ad uscire da questo buco fatto di disperazione e doveva interrompermi proprio ora!
Sei volte, ci ho provato sei volte in cinque anni e non c'è l'ho mai fatta! Cazzo sono un fallimento pure su questo.

Alla fine decisi di scendere da All might, tanto non avevo niente da fare.

<<Eccomi>> dissi appena arrivato ai campi, mentre i ragazzi mi guardavano straniti dalla mia presenza.

<<Bene giovane Bianconiglio, finalmente sei arrivato!>> Disse aprendo le braccia cercando di abbracciarmi, ed ovviamente io lo schivai, lasciandolo un po' interdetto,

<<Quindi queste sono le mezze calzette?>> Chiesi rivolgendomi più alla classe che al pro hero,

<<In realtà stanno imparando molto velocemente, abbiamo grandi speranze in loro>> disse sorridendo e guardando i ragazzi,

<<Bene mocciosi, da qui in poi dirigo io l'orchestra, e quindi si fa come dico io: oggi niente quirk, niente di niente.>> Dissi autorevole sorpassando All might e cominciando a guardare tutti i pulcini dall'alto in basso, mentre loro a questa notizia cominciarono a lamentarsi,

<<Provate a lamentarvi e vi farò sputare sangue per il troppo esercizio, capito!? Bene, oggi imparate a disarmare una persona. Ricordate, una situazione delicata deve essere neutralizzata, non alimentata. I quirk non sono necessari, basta un po' di agilità e il saper parlare e contrattare con un villain di tutte le categorie, anche quelle più instabili.>> Cominciai a spiegare girando in tondo e prendendo un controllo dalla mia tasca e puntando verso quel ragazzino che già avevo visto nellaia dimensione, Kota,

<<Neutralizzami>> dissi semplicemente allontanandomi un pochino così da dargli un po' di spazio, continuando per a puntargli il controllo addosso. Cercò di prendermi con un calcio, ma la mano libera gli presi il piede e lo tirai a me, facendogli perdere l'equilibrio così da farlo cadere.

Mi misi di scatto sopra di lui, puntandogli il coltello alla gola,

<<Ecco. Morto. Ti ho tagliato la gola.
Ora ragazzi, sapete dirmi cosa ha sbagliato il vostro compagno di classe?>> Dissi alzandomi da lui ma rimanendo vicino a lui, e silenzio.

<<Ha sbagliato approccio. Utilizzare subito la violenza non ha senso, meglio farlo ragionare e poi, nel caso l'aggressore non demorsi allora bisogna agire fisicamente>> disse una voce femminile proveniente da dietro il gruppo di ragazzi.

Non feci in tempo a chiederle di abbonarsi che Kota mi prese la caviglia con le gne, cappottandomi e cercando di bloccarmi, però lo feci girare, sbattendogli la faccia al terreno,

<<Scorretto da parte di un hero, non trovi?>> Gli dissi alzandomi da lui e mettendo via il coltello,

<<Ora, come stavo per dire: la ragazza che ha risposto si avvicini>> dissi andando vicino agli alunni, che mi cercavano di rimanermi a debita distanza.

La ragazza mi si parò davanti: non avevo parole; era lei, Eri, aveva i capelli un po' meno mossi ma della stessa lunghezza, ora legato a formare una crocchia.

<<Vediamo cosa sai fare tu>> le dissi trascinandola nel campo tenendo sempre il coltello; mi prese il polso stringendolo molto forte ma la presi per il braccio cappottandola,

<<In piedi>> dissi freddamente standole un po' a distanza, mentre guardavo gli occhi sbalorditi dei ragazzi, forse dalla mia crudeltà.

La ragazza si alzò, provando di nuovo un attacco frontale, fallendo e finendo violentemente a terra

<<In piedi>> dissi di nuovo, e la ragazza dopo qualche secondo si ti alzò, un po' barcollante.

Provò di nuovo un attacco frontale, questa volta con la gamba sinistra, finendo sempre a terra, gemendo dal dolore procurato.

<<In piedi>> dissi di nuovo, e fece la stessa fine,

<<Di nuovo>> dissi incrociando le braccia ed aspettando che si rialzasse, cosa che non succedette,

<<Hai sentito? Di nuovo, rialzati>> dissi ancora freddamente, ma lei non si mosse.

I ragazzini mi guardavano scioccati da quel modo di fare,

<<Potrebbe lasciarla in pace!? Non vede che sta male?>> Disse il ragazzo precedentemente battuto, che però ignorai.

La ragazza allora si rialzò, guardandomi, ed io lanciai via il coltello,

<<Perché vuoi diventare un hero?>> Dissi quasi in un sussurro, mentre la ragazza stava davanti a me, a bocca aperta,

<<Io... Lo voglio fare per persone>> disse Eri con gli occhi lucidi e con sguardo basso,

<<No, tu non lo devi fare per qualcun'altro. Tu lo devi fare per quella bambina, che, come moltissime altre, ha dovuto subire quell'inferno. Lo capisci? Sai cosa ti sarebbe successo non fossi scappata? Saresti la moglie di qualche figlio della yakuza; un soprammobile utilizzato per delle stupide alleanze del cazzo!>> Dissi alzando la voce,

Ci dispiace però... Noi due non staremo in vita a lungo, quindi devi imparare a difenderti Eri... veramente capiscici.

<<S-sì signore...>> Disse quasi piangendo, mentre tutti, compre All might, non si azzardavano a dire una parola, ed in quel momento quasi non c'è la feci.

Le accarezzai una guancia e le presi il viso con le mani, così da guardarla,

<<Lo so che hai sofferto, e so che non hai ancora metabolizzato l'idea che tu sia qui e lui in un carcere; fai così: vai con qualche professore a trovarlo, e guardalo e basta. Non devi per forza parlargli, stai in silenzio e guardalo. Lui così capirà che tu sei libera e che lui è dentro un carcere, ma soprattutto che tu non hai paura di lui, che quel che è successo non potrà succedere più, né a te, né a nessun altro. Fallo per me>> Le dissi duramente ma comunque asciugandole le lacrime, sotto i visi stravolti degli altri.

<<L-lo farò... Bianconiglio...>> Disse ancora singhiozzando mentre scoppiava a piangere e si buttava tra le mie braccia, piangendo come era solita fare quando era piccola.

Quella piccola peste mi manca... Cazzo spero di rivederla presto...

Angolo autore:

Ma buona sera frullati brutti!
Come va?

Vi è piaciuto? Cosa ve ne pare di questa Eri?

Se vi è piaciuto allora lasciate come sempre like e commento, ci vediamo in un prossimo aggiornamento

Ciau

Ipocrisia ~tododeku~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora