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"Hoseok!" la voce di Yoongi risuonò chiaro e tondo nella stanza.
"Jung Hoseok! Per dio, rispondimi!" l'eco dei passi del più grande era ritmico, e si dirigeva proprio verso il ragazzo dai capelli rossi. "Hai di nuovo esagerato con l'allenamento, vero Hobi? Ti sei esercitato più di quanto ti era stato detto di fare, non è vero?" chiese, preoccupato.
Il più giovane non si mosse da dove era sdraiato, l'unica cosa che fece fu aprire gli occhi e guardare l'altro.
"N-non sono ancora perfetto, Yoongi-hyung." sussurrò, con voce flebile.
"Hobie, non dire queste cose, okay?" delicatamente, lo hyung lo aiutò ad appoggiare la testa sulle proprie gambe. Poco dopo, il corpo esausto di Hoseok cominciò a tremare: stava piangendo. "H-hyung, io non sono all'altezza del mio ruolo di ballerino principale... Jimin, Jungkook e tutti voi siete molto più bravi di me, io non accontenterò mai gli ARMY."
Yoongi era sempre più preoccupato.
"Dov'è finito il raggio di sole che conosco io? La mia speranza?" chiese, accarezzando i capelli rossi del più piccolo con delicatezza.
Hobi chiuse gli occhi, distrutto da tutto quell'allenamento che aveva fatto.
"Vieni con me." Yoongi lo accompagnò fuori, dove li aspettava Seokjin con la propria auto.
Si sedette dietro, con Hoseok tra le braccia. "Jin-hyung, fai presto per favore." chiese, continuando a tranquillizzare il minore.🤸
"Ti prego, devi smetterla di fare pazzie simili, Hoseok." Yoongi lo guardò, mentre il più piccolo osservava il proprio braccio. Aveva ricevuto un'iniezione di vitamine, e ora stava seduto su una delle seggiole fuori dall'ambulatorio, con lo sguardo perso in chissà quali pensieri.
"Yoongi ha ragione. Ti impegni sempre troppo, Hopie. Dai sempre più di quanto dovresti negli allenamenti, appena puoi aiuti noi con i passi e non trovi mai un secondo per pensare alla tua salute." Seokjin accompagnò entrambi i ragazzi fino ai dormitori.
"Tra poco verrò a portarti da mangiare, prenditi cura di lui, Yoon."
Hoseok si rintanò sotto le coperte, quasi spaventato dal dover parlare con lo hyung, che aveva deluso ancora una volta con il suo comportamento.
"Y-yoongi hyung ti prego, perdonami. Io non mi sento abbastanza per i BTS, già una volta alcune persone mi hanno invitato ad uscire dal gruppo e forse hanno ragione, io non valgo così tanto. Perchè mi chiamano Golden Hyung? Cosa ho di così speciale?"
L'altro lo raggiunse sotto le coperte, per calmarlo. "Tu sei speciale, ogni persona lo è a modo suo. Hobi, non posso lasciare che il mio collega di sub-unit si lasci scoraggiare così, noi siamo la Sope! J-Hope, tu sei il mio caricabatterie, e se ti scarichi tu poi lo faccio anche io, capisci? Sei la speranza delle ARMY, la speranza di tutti noi."
Quelle parole provocarono in Hoseok un senso di colpa per aver fatto preoccupare i suoi hyung.
Non era la prima volta che dovevano portarlo in ospedale perchè sovraccaricava il suo corpo di lavoro.
Calde lacrime scesero dai suoi occhi, prontamente asciugate dalle dita di Yoongi, che con un gummy smile dei suoi cercò di rincuorarlo.
Una volta che entrambi furono seduti sul letto, Jin entrò con del riso fritto.
"Hoseok, mi raccomando, mangia tutto." disse quasi con un tono da madre, per poi uscire.
"Lo hyung ha ragione. Su, mangia."
Con Yoongi accanto a lui, nonostante i sensi di colpa, Hoseok terminò la sua porzione di riso fritto."Come ti senti?" Non ricevendo risposta, Yoongi prese il piatto e lo mise da parte, sedendosi accanto al più piccolo.
"Hoseok, so che sei ancora arrabbiato con me perchè ti ho portato via dalla sala allenamenti, ma stavi davvero troppo male." si scusò, cercando lo sguardo del minore.
"Yoongi-hyung, ti sbagli, non sono arrabbiato, davvero. Come potrei, dopotutto? Mi hai aiutato, no?" il più giovane si sforzò di sorridere, poi riprese a parlare. "Hai ragione, sono stato un idiota. E non è la prima volta che ti tocca portarmi in ospedale, a me dispiace farti preoccupare così ma è più forte di me... devo essere perfet-" il suo hyung gli poggiò un dito sulle labbra. "Sei perfetto come sei, piccolo."A quel nomignolo, Hoseok arrossì, mentre Yoongi si accorse di aver appena messo in luce parte dei sentimenti che teneva nascosti.
"P-piccolo?"
Il maggiore si fece coraggio. "Vedi Hobi, è che da tempo ormai non riesco a vederti come amico, ti ho nascosto ciò che provo." ammise, mentre Hoseok cercava di ascoltare, stanco com'era.
"Yoongi..."
"Hoseokie, devi perdonarmi, ma non ci riesco più. Tu mi piaci, cazzo, e questo è un problema, la nostra amicizia non sarà più la stessa ora." Yoongi aveva gli occhi lucidi.
"Chi ti dice che io non ricambi?" quello del più giovane fu quasi un sussurro, che fece comparire un piccolo sorriso sul volto dell'altro. "Davvero ti piaccio?" domandò.
"M-mi piaci molto hyung."
Il maggiore poggiò le proprie labbra su quelle di Hoseok, come aveva sognato di fare da tempo ormai, sogno che anche quest'ultimo desiderava realizzare.
"C-cioè in realtà non mi piaci... io ti amo, Min Yoongi." la voce di Hobi giunse alle orecchie di Yoongi come una benedizione.
"Anche io ti amo, Jung Hoseok."La confessione reciproca dei sentimenti fece rilassare i ragazzi, e grazie al cuore più leggero e alle carezze di Yoongi, Hoseok si addormentò in pochi minuti, certo su cosa avrebbe fatto da quel momento in poi.
Non avrebbe mai smesso di pensare alla danza, al rap, al canto. Decise che si sarebbe allenato cercando di dare il meglio, senza desiderare la perfezione o sforzandosi troppo.Avrebbe continuato a lavorare con i BTS, ma soprattutto con Yoongi: il cuore aveva finalmente trovato la sua perfetta metà, e aveva ripreso a battere al ritmo dei suoi sogni.
Un raggio di sole illuminò i due: Hoseok dormiva nella sua classica posizione ad S, mentre Yoongi lo abbracciava come un gattino, addormentatosi dopo aver accarezzato i capelli al più piccolo.
La ruota del destino aveva, ancora una volta, compiuto una magia.🤸•fine•🤸