Capitolo 18

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Il matrimonio.

Alice.

Oggi è un giorno speciale. Oggi la mia migliore amica si sposa. Oggi al diavolo tutti i pensieri, tutte le ansia, tutte le paure. Oggi esiste solo lei. Oggi è il suo giorno.

Ho passato le ultime ventiquattro ore ad aiutarla con gli ultimi preparativi. Ho preso un giorno di ferie e abbiamo trascorso la giornata nel luogo in cui si sposerà, un antico casale poco fuori Roma che è stato addobbato nei minimi dettagli in maniera molto elegante. Ieri sera ci hanno raggiunte Juliet, Lara e una sua collega e abbiamo trascorso la serata bevendo champagne e ricordando i vecchi tempi cercando di stemperare l'ansia di Silvia già in modalità sposa con un completino e una vestaglia di seta bianca che le ho regalato la sera stessa. Non potrei essere più felice per lei, lei che non credeva al matrimonio, lei che non credeva all'amore eterno, lei che era disillusa ha trovato il suo posto nel mondo, la sua perfetta metà e io sono felice proprio come se tutto questo stesse capitando a me.

È un venerdì di metà novembre ma è come se fosse primavera. È una bella giornata, c'è un bel sole, stamattina ogni cosa sembra perfetta. Guardo il mio vestito steso sul letto, è un vestito lungo fino alle caviglie, scende leggero non è aderente ma nemmeno ampio, è sul rosso bordeux, ha uno spacco centrale nascosto da una piega più pronunciata, la parte superiore è molto semplice, una scollatura modesta, sulla parte posteriore, invece, grazie a un tessuto simil pizzo una serie di decorazioni che lasciano intravedere la schiena e una treccia centrale che arriva fino alla vita. Guardo la giacca, un blazer con le maniche aperte sul davanti sul beige chiaro, e guardo le scarpe, un paio di Loubotin nudes, dello stesso colore del blazer, che comprai a Parigi dopo la laurea. Penso che si, sarò bella, ma vorrei anche io indossare l'abito bianco di Silvia e che, per quanto oggi io sia felice, so che la sua felicità è diversa dalla mia e io spero proprio di poterla provare questa felicità.

Mi dirigo da Silvia che, ormai, è quasi pronta. La guardo e, ovviamente, mi scende una lacrima.

-NO eh, non iniziare a piangere.

-Sei bellissima.

-Lo so, vorrei dire lo stesso di te ma sei ancora in vestaglia ma ti muovi? Guarda non si è mai visto la sposa pronta e la testimone in ritardo ma ovviamente stiamo parlando di Alice Allevi.

-Devo solo infilare il vestito, tranquilla. Giuro che sarà la miglior testimone che potessi avere.

-Ali, non mi serve la testimone migliore, mi serve una testimone felice.

-Lo sono, ti giuro. Lo sono per te.

-Sei sicura?

Inizio a piangere.

-Dai, abbiamo speso un bordello per questo trucco...Ali, io sono sicura che prima o poi sarai felice anche tu sotto questo punto di vista. Ti ricordi quando da bambine, dopo scuola, giocavamo con le barbie e tu avevi sempre la barbie vestita da sposa? È nel tuo destino, è sulla tua strada devi solo avere pazienza.

-Tu la barbie vestita da sposa non la volevi mai e oggi siamo qui. Non credo più a queste cose.

-Ti fidi di me? Forse il tuo destino, la tua strada non sarà il matrimonio ma sulla tua strada c'è Claudio e ci sarà sempre. Purtroppo, avrò quell'antipatico di Conforti anche la domenica a Sacrofano da te.

-Silvia, ti voglio bene.

-Lo so, lo so ma ora andiamo a sposarci. Ah Ali, non combinare casini eh. Prendi gli anelli, non inciampare e non mi mettere in imbarazzo. Andiamo, ti voglio bene anche io.

È tutto pronto, sto per uscire, sono agitata come se fossi la sposa, è normale? Si, è normale se tra gli invitati già seduto al suo posto accanto a Lara c'è Claudio Conforti.

L'allieva connessi indissolubilmenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora