Chapter 20.

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Appena ho visto Edward che mi aspettava davanti casa sua l'ho abbracciato subito, forse è l'unico che non mi odia in questo momento.
Ho il cuore in mille pezzi, distrutto e calpestato dall'unica persona che consideravo in grado di rimuovere tutte le sofferenze della vita, ma invece è stato quello che ha fatto in modo che si spezzasse completamente.

Harry è riuscito a farmi vivere e morire allo stesso tempo, non so come descrivere il dolore lancinante dentro il petto, la voglia di piangere a dirotto che non smette mai.

Edward mi sta sempre vicino, nonostante tutto, a volte lo caccio via per rabbia anche se sta solo cercando di aiutarmi..
Ma come ha sempre detto Harry, sono destinata a rimanere da sola per il resto della mia vita.

«È stato uno stronzo.»
Dice Edward mentre mi porta da mangiare a letto. Non ho propria la forza per alzarmi, nemmeno un pò.
«Devi mangiare ok? Non voglio vederti così, cazzo Michelle hai perso troppo peso e non ti fa bene..»

«Mi spieghi che fottuto senso ha mangiare? Tanto prima o poi moriamo tutti giusto? Che senso ha la vita io mi chiedo, vivi e poi ad un certo punto qualcuno decide di abbandonarti come se fossi spazzatura, non è facile Edward pensare ad altro in questo momento.»
Dico a voce alta, lui mi rivolge uno dei suoi sguardi tristi.Gli occhi azzurri mi ricordano tanto quelli di mia madre, sono puri e docili proprio come i suoi.

Mentre quelli di Harry sono tutto il contrario, possono sembrare dolci ma non è così.
Sono come una tentazione, capaci di portarti all'inferno in pochi secondi.

«Lui mi ha fatto del male Edward, come faccio a non pensarci?»

«Non devi per forza, ha scelto lui stavolta.. Non centri niente tu Michelle, mi credi se ti dico che me lo aspettavo?»

«Perché? Perché proprio a me?»

«Harry è una testa di cazzo, capace di allontanare chiunque cerchi di farlo cambiare.. Così ha fatto con te, devi accettarlo..» Le parole che dice mi fanno ritornare in mente quando Harry rinfacciava quanto io fossi fredda e insensibile.. «Però adesso sei qui con me, sono il tuo migliore amico e voglio vederti felice.»

«Non è facile.»

«Ti aiuterò a cancellare questi ricordi dolorosi, te lo prometto.» Mi stringe la mano sorridendo e prima di replicare, Edward mi mostra una piccola busta con dentro un biglietto.

«Cos'è?»
Chiedo intenta a curiosare dentro la busta, trovo una cornice che contiene una foto. «Ma questi siamo noi?»
Dico guardando attentamente, è la sera in cui Harry mi ha riportato a casa.

«Si, prima che bevessi anche l'acqua dei rubinetti.»

«Stronzo.»Dico sorridendo, abbraccio Edward più forte che mai e posso dire di essere fortunata ad averlo come migliore amico.

«La mettiamo qui?» Dice indicando il comodino accanto al letto, sono felice all'idea di averlo sempre vicino anche quando magari non è in casa.

«È proprio carina davvero, non me lo merito nemmeno tutto questo affetto..»

«Sei proprio fissata tu eh? Meriti tutto quello che c'è dipiù bello al mondo Michelle..» Quando Edward esce per andare all'università, il senso di malinconia m'invade nuovamente il corpo.
Credo di avere persino la febbre, sto da schifo ma questo non cambia le cose.

Chissà cosa sta facendo Harry in questo momento, forse si è consolato già con qualche ragazza ma sicuramente non pensa a me. Nessuno lo fa.
Quindi non è diverso dagli altri e io lo credevo qualche giorno fa, ci credevo eccome.

Prendo il mio telefono per guardare qualche video, tutto mi ricorda lui.
Persino la mia playlist che in questo momento evito di ascoltare.
Persino delle nostre foto nella galleria che non ricordavo di aver fatto. C'è ne una mentre dorme, stringo il telefono vicino al cuore.
Trattengo il respiro per qualche secondo e poi lascio andare tutto via, per la millesima volta.

A furia di trattenermi scoppierò, lo so già.

Sono le 20:00. Edward è stato fuori casa per tutto il giorno, mi chiedo cosa abbia fatto di così importante da essere assente.
Poi una porta che si apre dà la risposta ai miei pensieri, è tornato.

«Michelle!»
Alza la voce per farsi sentire, non si accorge che sono seduta sul divano e lo guardo sconvolta.

«Oh guarda chi ha deciso di farsi vedere..»
Dico con un tono ironico, Ed mi mostra delle buste con del cibo che proviene dal McDonald.
La giornata è ufficialmente migliorata per me proprio adesso.

«Come hai passato questa giornata? Scusami ma ho avuto alcuni impegni che non potevo assolutamente rimandare..» Dice addentando un panino più grande della sua faccia, io non ho molto appetito però mangio lo stesso perché il MC non si rifiuta mai!

«Non ho pianto, quindi è una gran cosa no? Cioè almeno dopo che sei andato via tu, sto provando a trattenermi continuamente..»
Abbasso lo sguardo, non mi va di fare la vittima.
Sopratutto in un momento come questo, ma so che lui mi capisce.

«Devo dirti una cosa Michelle, però non so se è il momento adatto per dirtelo..» Adesso sono curiosa, forse ha visto Harry da qualche parte oggi o peggio.

«Che cosa c'è?»

«Ho visto quel coglione in un bar qua vicino, era così ubriaco che non si reggeva nemmeno in piedi..
Credo che sia pentito di ciò che ha fatto Michelle..»

«Mi stai dicendo in parole povere di dargli un'altra possibilità non è così?»
Dico buttando via le patatine, già sentire il suo nome mi fa diventare nervosa.

«No! Non dico questo, solo che sta male anche lui quindi so che forse un po' ci tiene a te.. O meglio gli manchi così tanto che non gli importa più di niente, per questo si è ridotto in quello stato..» Il pensiero di Harry che non riesce a dormire o che magari torna a casa ubriaco, mi logora dentro e tanto da farmi venire persino la nausea dopo la cena.
Mi metto subito a letto, la testa mi scoppia.

«Sto facendo una doccia Michelle, urla se succede qualcosa ok?»

«Certo, a dopo.» Appoggio la testa sul cuscino e tantissimi ricordi sfocati corrono attraverso i miei occhi.
Da quando ero una semplice bambina fino ad ora.
Ho sempre avuto così tante delusioni ma anche molta forza per rialzarmi, essere più forte di tutto questo male che ogni volta cerca di distruggermi.

Ad un certo punto il mio telefono squilla, non c'è un numero quindi significa che è uno sconosciuto.
Rispondo per semplice curiosità ma all'inizio nessuno parla, sento solo dei respiri piuttosto pesanti.

-Io ho bisogno di te..-

Riconosco la voce di Harry, sono tentata dallo staccare la chiamata immediatamente, ma non riesco visto che qualcosa mi blocca.

-Harry che cosa vuoi ancora? Ti ho chiesto di non cercarmi più lo capisci?-

-Perché sfuggi sempre da chi ti vuole per davvero Michelle? Non ti capirò mai..-

-E allora non cercare di farlo!-

-Non smetterò mai di cercarti.-

Harry stacca la chiamata di colpo, lancio il telefono da qualche parte.
Vedo l'ora Edward che mi guarda confuso e noto che ha solamente l'asciugamano avvolta sotto il petto e solo adesso capisco quanto sia diverso da Harry.

Più pulito e semplice, dentro e fuori.

«Che cosa è successo?»

«Harry mi ha chiamato.»

𝐌𝐢𝐜𝐡𝐞𝐥𝐥𝐞 |𝐇.𝐒|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora