Era mattina inoltrata quando una luce accecante la sottrasse dai suoi sogni. Cercò a tentoni gli occhiali sul comodino, se li mise indosso e provò a mettere a fuoco il luogo in cui si trovava. Si massaggiò la testa che le dava delle forti pulsazioni: non riusciva a vedere bene.
«Credo che questi non ti servano più.» La voce maschile risvegliò nella sua mente ricordi contrastanti. L'uomo le tolse gli occhiali e la studiò con un bel sorriso incorniciato dalla barba grigia. Il mondo le si spalancò davanti quale pensava di non averlo mai visto: così luminoso, definito. Continuava ad oscillare una mano davanti al suo campo visivo, incredula.
«Mi ricordo bene la sensazione... Io sono David» si presentò poi, tendendole la mano. Era l'uomo che la sera precedente l'aveva portata in braccio sull'aereo. Stava per presentarsi, ma pensò fosse inutile: aveva l'impressione che sapessero già abbastanza di lei.
«Come siete riusciti a sistemare la vista?»
L'uomo si mise a sedere nella poltrona con le gambe incrociate godendosi il suo stupore. Indossava un paio di pantaloncini corti al ginocchio dal taglio largo, simili a quelli dei giocatori di basket e una canottiera che lasciava scoperte le braccia muscolose. La barba grigia gli incorniciava il volto squadrato e aveva due occhi di un colore particolare, sembravano gialli come quelli di una tigre o di un gatto sorpreso dai fari di un'auto nella notte. I capelli completamente bianchi a spazzola lo facevano sembrare probabilmente più vecchio di quanto in realtà non fosse. «È il siero.» Il simbolo tatuato poco sopra al polso era molto più visibile dell'ultima volta. David si avvicinò al suo impianto senza osare toccarlo. «I piccoli cristalli, installati nelle punte, lo rilasciano gradualmente nel tuo sangue, in questo modo possono compensare i nostri difetti genetici: l'ipovisione, la fragilità ossea o i problemi cardiaci.» Le faceva quasi senso toccarlo e percepiva un forte prurito nell'area circostante.
Kathy richiuse la scollatura del camice ospedaliero tentando di nascondere la cicatrice dell'operazione al cuore. David sorrise, senza imbarazzo. Il fianco le era stato fasciato: sentiva ancora qualche fitta, ma molto meno fastidiose della sera precedente.
L'uomo prese il tablet appoggiato al bracciolo e lo passò a Kathy con un sorriso incoraggiante. «Qui è dove siamo ora, la sede della Lotus Academy.»
Kathy passò il suo dito su quel fiore dorato lentamente.
«Dai, alzati, la vista è meravigliosa» la invitò David. Lei scansò le coperte e si mise seduta. Sembrava che quel fiore fosse ovunque nella stanza: sul margine del piumino, sul cuscino ricamato, sulla lampada chiara appoggiata al comodino, sulla moquette color panna. Mise i piedi a terra e tentò di alzarsi. La testa le girò per un attimo e poi riuscì ad abituarsi fissando un punto di azzurro oltre la finestra. Si avvicinò al vetro con cautela. Quando il suo sguardo si abituò alla luce, per un attimo le sembrò che la camera girasse su sé stessa.
L'edificio della Lotus Academy svettava contro il cielo terso, contorcendosi al pari della parete rocciosa a cui era assicurato da travi rinforzate di acciaio. Era ricoperto completamente di specchi, in modo da scomparire riflettendo il panorama circostante. Sotto la struttura si apriva un dislivello di alcune centinaia di metri, prima che una grotta, erosa dal pressante lavoro di falde acquifere, desse vita a una lunga cascata che precipitava fino a valle. Kathy non aveva mai visto un posto così.
«Da togliere il fiato» disse David impaziente.
La giovane gli sorrise e annuì, poi tornò mestamente a letto. Era un panorama molto bello, ma non era casa sua, non era il suo cielo. Era sola: nascosta, quasi che avesse smesso di esistere. Tutta la sua vita era stata spazzata via da quel maledetto test come un disegno col gesso sulla lavagna. Non riusciva ad accettarlo, non era giusto! Lasciò andare le lacrime senza preoccuparsi troppo della presenza di David. Lui si avvicinò e la cinse tra le braccia. Questa volta la ragazza non lo respinse.
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The Lotus Academy
Science Fiction#WATTYS 2021 WINNER - Fantascienza# CIO' CHE NEGHI TI SOTTOMETTE, CIO' CHE ACCETTI TI TRASFORMA Marzo 2015, Kathy si appresta ad effettuare l'esame genetico obbligatorio per tutti gli studenti americani al raggiungimento della maggiore età. I genito...