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Stavo piangendo da quando sono arrivata a casa dal McDonalds. Merda! Avevo rivisto mio fratello, Jordan, e ho dovuto fingere di essere indifferente, mi sentivo come una maledetta bugiarda, falsa e una figlia di... il campanello suonò, con gli occhi rossi e un cipiglio sul volto andai verso la porta, e una volta aperta mi sorpresi al vedere Jordan e non Fran come avevo pensato. Camminai all'indietro, che ci faceva qui?

-Signor Castillo- dissi guardandolo.

-Violetta- lo guardai seria.

-Come ha scoperto dove vivo?- lo guardai stranita -Cosa desidera?

-Cosa?- inarcò un sopracciglio-Per caso non posso venire a vedere mia sorella dopo 4 lunghi anni, dopo aver pensato che fosse morta?- sorpresa e con paura lo guardai, era arrabbiato, lo notavo, la sua mandibola era stretta e i suoi pugni chiusi, lo obbligai ad entrare.

-Abbassa la voce che Maia sta dormendo- lo guardai seria.

-Cazzo, Violetta!- urlò -Non me ne frega un cazzo se la mocciosa sta dormendo- la mia faccia cambiò, poteva arrabbiarsi con me, non con la bambina. -È adottata? È figlia di qualcuno con cui sei andata a letto? Leon mi ha detto che facevi la puttana in giro- disse con rabbia e i miei occhi si inumidirono.

-Vattene- dissi secca e seria -Maledizione, te ne devi andare!- gli urlai spingendolo alla porta, lui che aveva più forza me lo impedì -Porca troia Jordan Castillo, vaffanculo, non hai diritto di venire, insultarmi è ancora meno si trattare così a Maia, lei non ti ha fatto nulla!- urlai.

-Mi ha allontanato da te. Sei una puttana, Violetta.- urlò, era arrabbiato e lo capivo, ma non avrei permesso che mi mancasse di rispetto, può essere mio fratello, il mio capo o anche il re d'Inghilterra.

-Non me ne frega un cazzo che tu sia mio fratello, non ti permetterò di trattarmi così. Chiedi ai tuoi tanti amici che cazzo è successo, dai, pensi che ti raccontino tutto? Non so, chiedi di qualche scommessa, chiedi.- urlai con rabbia piangendo -Vattene Jordan- dissi seriamente già più calma, mi voltai e vidi Maia nel mezzo del corridoio a guardarci.

-Mamma, che succede?- chiese Maia guardandomi.

-Niente, amore mio- la alzai -Il signor Castillo se ne stava andando- dissi e la feci scendere -Vai nella stanza di mamma, arrivo- lei annuì e corse nella mia stanza -Jordan è meglio che te ne vai- aprii la porta -E ti chiederei di fare silenzio su questo, si? So che non ho il diritto del tuo silenzio, lo so, ti ho ferito, ma davvero, qua ho una vita e amici che non mi piacerebbe lasciare per la tua stupidezza, ne per la mia- dissi sussurrando, Jordan uscì dalla porta con tutta la sua rabbia.

-Parleremo presto Violetta Castillo- disse indicandomi.

[...]

-Non me ne frega un cazzo, Michael. O la cacci tu o la caccio io- si sentì l'urlo dall'ascensore, guardai Fran, avevo passato tutta la notte piangendo e lei mi abbracciava soltanto, dicendomi che sarebbe andato tutto bene, la mia faccia non era delle migliori.

-Jordan, per l'amor di Dio- disse Mike mentre camminavano verso di noi.

-Fallo.- lo guardo severa e dopo Mike punta il suo sguardo su di me, deglutii rumorosamente.

-Violetta-susurró Mike e dopo guardò Jordan -Non posso farlo- disse guardando da un'altra parte -Se vuoi vincere la tua fottuta scommessa e i soldi di Leon, ok, ma non mi mettere in mezzo- guardai Fran e i miei occhi iniziarono ad inumidirsi, Jordan mi guardò - Violetta sei licenziata- disse secco e lo guardai.

-Per caso sei impazzito?- urlai con un nodo alla gola, in questo entrò Leon ridendo con una ragazza bionda.

-Non mi urlare- urlò Jordan, era rosso dalla furia.

-Non me ne frega un cazzo Jordan- urlai e Leon si avvicinò velocemente.

-Che succede?- ci guardò.

-L'ho appena licenziata- disse Jordan.

-Jordan Maledizione! Pensa a Maia- lo guardai, le mie lacrime cadevano senza fermarsi.

-Non me ne frega un cazzo di quella bestia che hai come figlia- disse e mi incamminai verso di lui, gli diedi uno schiaffo deciso.

-Aspetta bellissima- disse Leon separandomi da Jordan.

-Bellissima niente, un'altra scommessa Leon?- lo guardai -Sei così cinico, non ti sono bastati i 1.000 dollari vinti di Josh che volevi anche i suoi?- Leon ci guardava senza capire.

-Lui non ha colpe del tuo essere troia- mi urlò Jordan, Leon osservava la scena ancora sostenendomi.

-Non mi toccare, maledizione!- gridai schifata -Okay Jordan, me ne andrò se è ciò che vuoi. Ma lasciati dire che Maia non c'entra nulla in tutto questo.

-Non parlarmi così- disse guardandomi serio.

-Potete calmarvi entrambi?- disse Leon sereno, lo guardai incredula.

-Hai vinto, Leon- gli sorrisi -Non hai vinto solo i soldi di Josh

-Aspetta... come diavolo fai a saperlo?

-Lasciala stare, è pazza- disse Jordan.

-Perché cazzo non chiedi al tuo amico che scommessa ha vinto?- guardai a Jordan e lui guardò Leon.

-Dimmi- disse Jordan e Leon deglutì vistosamente.

-Io... io...

-Tu cosa?- urlò Jordan.

-Dovevo togliere la fottuta verginità a tua sorella, sono uscito con lei per circa due mesi e una volta che l'ho fatto ho vinto i soldi e basta- disse come se niente fosse e la mia mano si stampò sulla sua guancia -Che cazzo ti prende?

-Era solo togliermi la verginità e basta? Così poco valgo? Ah no, scusa, VALGO 1.000 DOLLARI, mille maledetti dollari- dissi schifata e Leon mi guardò sorpreso.

-Sei tu?- disse fissandomi.

-No, sono la fottutissima Madre di Teresa di Calcutta- guardai Jordan -Grazie- camminai a paso deciso fino all'asilo e presi a Maia in braccio, camminai da Fran e presi le mie cose.

-Vilu- mi guardò e l'abbracciai semplicemente.

-Starò bene- le sussurrai all'orecchio.

-Mamma, che succede?- chiese la bambina accarezzando la mia guancia.

-Andremo a fare una passaggiata Maia- lei sorrise e guardai Mike che mi guardava serio e che si avvicinò e mi abbracciò.

-Verrò stasera da te, aspettami si?- lo guardai seria e mi allontanai.

-Violetta aspetta- disse Leon.

-No- uscii dalla sua presa -Non davanti a MIA figlia Leon Vargas- lo guardai severa -Non più, sono stata solo una fottuta scommessa per te e wow... sei tornato a scommettere CON MIO FRATELLO per vedere chi avrebbe avuto la sua bella scopata con me. Sai cosa? Hai vinto! Mi farebbe schifo stare con lui- guardai Jordan e sparii da lì.

-Mamma stai bene?- chiese la piccola Maia mettendo le sue manine sulla mia faccia.

-Si, piccola, si. Oggi rimarrai con lo zio Diego, si?- la guardai e lei sorrise.

-Siiii, amo stare con lo zio Diego- disse saltando tra le mie braccia, la feci scendere e chiamai Diego, ovviamente accettò di rimanere con la bambina a condizione che dopo avremmo parlato, erano giorni che non ci vedevamo e dovevo aggiornare il mio migliore amico con le novità. Era tutto una merda, perché adesso? Non capisco il senso di tornare e... lasciarmi senza lavoro, sa che ho una figlia da mantenere, è un figlio di... no, mia mamma è una santa. Che sarà della sua vita? Mi manca.

Una fottuta scommessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora