Clarity - IwaOi (2 parte)

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Nota autrice: la storia contiene un linguaggio/ contenuto esplicito e presenza di sangue. Se siete sensibili a questi contenuti, vi consiglio di non leggerla!


If our love is tragedy, why are you my remedy?
If our love's insanity, why are you my clarity?




Non appena arrivarono nella stanza di Oikawa, Iwaizumi lo gettò malamente sul suo letto.
"Bene. Cerca di non affogarti con il tuo stesso vomito durante la notte. Ci vediamo domani. Buonanotte idiota." Gli disse avvicinandosi alla porta.
"Aspetta..." lo richiamò Toru.
"Che c'è?"
Il ragazzo sul letto esitò, prima di guardare negli occhi l'amico.
"Puoi restare con me fino a quando non mi addormento?"
Iwaizumi inclinò la testa di lato e sorrise leggermente.
"Sei peggio di un bambino." Scosse la testa e si avvicinò al letto. Si distese accanto a Oikawa e osservò il soffitto.
Passò qualche minuto di silenzio.
"Dormi?" Domandò al ragazzo ubriaco.
"Non ancora.." sussurrò l'altro.
Altri minuti di silenzio.
"Ehi Iwaizumi..." cominciò a dire Oikawa sussurrando.
"Dimmi."
"Posso dirti una cosa?" Domandò alzandosi a sedere e guardando il ragazzo alla sua destra, che annuì leggermente.
"Ti ho fatto un regalo." Disse allora Oikawa e barcollando, senza dare il tempo a Iwaizumi di rispondere, si alzò dal letto e si diresse verso il tavolino presente all'interno della stanza.
Iwaizumi si mise a sedere sul letto e aspettò che il ragazzo tornasse da lui.
"Questa settimana non ci siamo visti molto.." iniziò a spiegare "Un giorno sono stato in paese, e sono tornato a casa a trovare mia madre. Ho visto questa cosa a casa e ho pensato subito a te. E quindi te l'ho portata."
Oikawa si sedette accanto al ragazzo e alzò il braccio destro, mostrandogli l'oggetto che teneva.
Iwaizumi inclinò la testa di lato "Ma è un bracciale da donna." Disse.
"Era di mia nonna." Sussurrò Toru. "Me lo regalò quando ero solo un bambino e mi disse che un giorno lo avrei regalato a qualcuno molto speciale per me. Perciò tieni, è tuo!" Disse dandoglielo.
Il ragazzo iniziò a tremare, e il suo cuore riprese a battere velocemente all'interno della cassa toracica. Sembrava che la volesse distruggere.
"Ma io non ho ti ho fatto nessun un regalo..." sussurrò imbarazzato Hajime.
Per la prima volta, in vita sua, si sentì un perfetto idiota.
Oikawa sorrise dolcemente a trentadue denti e si avvicinò un po' di più al ragazzo.
"La tua presenza è già un bellissimo regalo per me e poi..." si avvicinò "se proprio vuoi farmi un regalo..." si fece sempre più vicino "in effetti ci sarebbe qualcosa che voglio disperatamente." Sussurrò, ritrovandosi faccia a faccia con Iwaizumi.
"Che cosa?"
"Voglio..." abbassò lo sguardo titubante "voglio..." sussurrò di nuovo.
Iwaizumi aspettò in silenzio.
Oikawa sospirò, e alzò lo sguardo "Voglio essere tuo!" Disse seriamente, anche se i suoi occhi ingannavano tale serietà.
Erano titubanti e lucidi; sembrava quasi che volesse piangere.
E in effetti, successivamente abbassò nuovamente lo sguardo e delle lacrime calde cominciarono a scendere lungo il suo viso.
"Voglio essere tuo." Disse nuovamente. "Voglio sentirti dentro di me!!" E scoppiò a piangere più forte, quasi a singhiozzare, mentre Iwaizumi lo guardò senza dire una parola.
Il corpo di quest'ultimo aumentò a dismisura di temperatura, così come il cuore aumentò di velocità.
Iniziò a girargli la testa, i suoi occhi si riempirono di lacrime e iniziò a respirare a fatica. Gli mancava l'aria.
Aveva, veramente, detto di voler essere suo? Gli aveva, veramente, proposto una cosa simile?
Perché il suo cuore andava così veloce? E perché il suo corpo stava tremando?
Ma soprattutto, perché reagiva così?
Era Oikawa, il suo migliore amico.
L'idiota che gli dava fastidio ogni giorno.
Erano praticamente cresciuti insieme.
E allora perché si sentiva in quel modo?
Non riusciva più a ragionare. Aveva totalmente perso la testa.
"Hajime... ti prego..." Oikawa si mise a cavalcioni su di lui e gli prese il volto tra le sue mani. "Ti prego... ti prego... voglio essere tuo. Voglio sentirti dentro di me. Voglio solo questo!" Sussurrò, tra le lacrime, mentre gli accarezzava il viso dolcemente. "So che può sembrare una richiesta assurda, ma ti prego. Io lo desidero tantissimo. È l'unica cosa che desidero di più al mondo."
Iwaizumi perse completamente l'uso della parola.
Non sapeva che cosa dire e non sapeva che cosa fare.
Era confuso.
Perciò decise di ascoltare il suo corpo ma soprattutto il suo cuore.

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