capitolo 16

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mi sentivo la testa pesa quanto un macigno,
le gambe doloranti e
i miei occhi bruciare
quando li aprí a causa dei raggi del sole
che filtravano dalla finestra aperta
di camera mia.
Mi alzai piano mettendomi seduta,
stropicciandomi gli occhi e
cercando di mettere ben a fuoco le immagini
che mi trovavo davanti.
amavo il sole
ma in quel particolare momento
non stava facendo altro che irritarmi,
tranne quando, voltandomi,
vidi che illuminava lievemente il volto di valerio; semplice ma bellissimo,
solcato da profonde occhiaie
che gli donavano l'aria da "bel tenebroso".
lo fissai quasi incantata
finché non spalancò gli occhi,
a differenza mia,
che subito mi inquadrarono e scrutarono,
ero sempre nuda ma avevo avvolto
il lenzuolo intorno al mio corpo
come se fosse un lungo vestito di morbida seta.
mi sorrise, quasi ricordando la notte precedente, e come non farlo?
mi avvicinai a lui
senza nemmeno rendermene conto
e gli lasciai un bacio a fior di labbra
che in se racchiudeva un "buongiorno" sussurrato.
nel mentre mi stavo allontanando da lui
mi prese quasi di scatto,
dall'incavo del mio collo e
fece nuovamente appoggiare insieme
le nostre labbra delicatamente,
nel mentre giocava con i miei capelli.
vale : "che ore sono?"
mi chiese con una profonda voce rauca,
tipica di chi si è appena svegliato.
guardai il telefono. OH CAZZO.
au: "vale.... sono le due di pomeriggio"
vale: "che stai dicendo?"
disse in panicato alzandosi di scatto
vale: "e adesso come facciamo a
non fare capire che abbiamo dormito insieme?"
au: "sempre se non c hanno già visti..."
vale : "che vuoi dire?"
mi chiese confuso
au: "la porta... nessuno di noi due l ha chiusa a chiave"
lo vidi perdere totalmente il suo colorito.
Sapevo quanto teneva ai ragazzi,
soprattutto a mio fratello,
che se avesse scoperto una cosa del genere, soprattutto in questo modo,
non l avrebbe mai perdonato e
gli altri sarebbero stati dalla parte di lele.
Non volevo che litigassero,
tanto meno per una cosa del genere e
perché mio fratello è troppo geloso.
Non sapevamo nemmeno cosa ci fosse
fra noi due o se sarebbe
mai sbocciato qualcosa
di più ...
in quel caso saremmo costretti a dirglielo
ma guardandolo negli occhi e
sperando che non la prenda troppo male
e non scoprendoci nudi a letto insieme.
vale si era come immobilizzato, così provai a calmarlo
au: "ehi stai tranquillo,
non ci ha visti nessuno.
tanto meno mio fratello... sennò a quest'ora non saresti già più stato qui"
okay aurora, non era proprio questo che intendevo con "tranquillizzarlo".
vale : "non mi dire così, grazie"
au: "si, okay, hai ragione.
Allora ragioniamo,
io mi vesto, faccio finta di andare in bagno e
vedo se c'è qualcuno qui fuori e
vediamo cosa fare, va bene?"
vale: "ho altre scelte?"
au: "non proprio"
dissi infilandomi una felpa
che avevo lasciato giorni fa
sulla sedia della mia scrivania.
uscì dalla mia camera
e in corridoio non c'era nessuno,
nemmeno in bagno, ne' in cucina,
guardai le camere
ed erano entrambe con le porte spalancate...
non c'era nessuno in casa.
Andai ad avvertire vale,
che si rivesti preoccupato,
pensando che se ne fossero andati
proprio perché ci avevano visti.
Conosco mio fratello,
non avrebbe trovato la forza
di andarsene senza prima avergli urlato contro.
Lo tranquillizzai, stavolta davvero però e ci salutammo, sullo stipite della porta,
abbracciati l uno all'altro,
baciandoci come
se già sentissimo
la mancanza.
se ne andò e rimasi a casa da sola.

eiii!!! vi piace?
a 5 commenti nuovo capitolo!
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