CAPITOLO 5

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Suonò la sveglia e dopo dieci minuti iniziai a vestirmi pensando che era da una settimana che non vedevo luke,a scuola mi avevano accompagnato i miei genitori visto che avevano il turno di pomeriggio e mi dispiace ammetterlo ma preferivo andare a scuola con luke,con lui era tutto più speciale e mi mancavano i suoi occhi azzurri mi mancava il tocco della sua mano nella mia mi mancava lui ma non credo di mancargli allo stesso modo.

A scuola non avevamo corsi insieme questa settimana è credo nemmeno la prossima,mi sentivo vuota,persa senza di lui ma dovevo abituarmi.

(....)

A scuola era tutto così noioso volevo solo rifugiarmi con lui in quella casa ma non potevo dovevo stare qua.Per calmarmi di nascosto presi la pillola e subito dopo mi sentii meglio ma il vuoto che avevo dentro continuava a essere presente.

Lizzy oggi era malata e quindi mi toccava stare anche da sola,così decisi di mandare un messaggio a luke volevo parlargli, fargli sapere che ero presente per lui se voleva.

A luke

Ciao e da tanto che non ci vediamo. .

E tutto ok?:)

Rimisi il cellulare in tasca perché il prof era arrivato e mi toccava subirmi 2 ore di italiano con un vuoto  immenso dentro di me.
Luke ' s pov

Non la vedo da molto,sembra un anno ma è solo una settimana.

Mi manca lei ma devo stargli alla larga.Piano,piano sto ricadendo nella trappola e l'unica cosa che vorrei fare e stringerla fra le mie braccia e aspettare che le mille senzazioni invadano il mio corpo.Lei mi fa sentire vivo.Il suono del cellulare mi riporta alla realtà è mi fece posare "le mie cure".Il mio cuore scoppiò  di tristezza quando lessi  il suo messaggio al quale non potevo  rispondere.Volevo dirgli che niente va bene,che mi manca ma non posso rovinare la sua vita per colpa mia deve starmi lontano.

Chiamai Calum dovevo smettere di pensare a Helen.

"Ehyy luke "

"Ciao amico " risposi cercando di essere felice ma con scarsi risultati.Lo capii e mi disse " stasera vieni a casa mia chiaro? Bene ora vado ciao " Non ebbi il tempo di finire che mi riattacò il cellulare in faccia.perfetto.
Helen pov

Riaccesi il cellulare e non vidi nessun messaggio,niente,iniziai a sentire una strana senzazione allo stomaco ma non era piacevole era dolore.Corsi in bagno e vomitai ancora,mi sentivo così stupida per avergli mandato quel messaggio,starà ridendo di me magari anche con i suoi amici e vorrei solo seppellirmi viva.

Aspettando mia mamma che doveva venire a prendermi vidi il cellulare vibrare,il mio corpo iniziò a tremare mentre prendevo il cellulare ma la dura realtà mi fece capire che non era Luke ma Lizzy .

"Ciao helenina "risi per il suo soprannome orribile

"Ehy stai meglio?"iniziammo a parlare e mi disse che non stava davvero male ma non aveva studiato per italiano, quindi non era venuta,ridemmo per non so quanto tempo,mi raccontò del suo fidanzato  è ad un certo punto disse " stasera vengo a casa tua che usciamo ok?"Non avevo voglia di uscire volevo solo piangermi addosso e rifarlo il giorno dopo ma forse un po di distrazione poteva farmi bene per questo dissi "ok ti aspetto " ci salutammo e mentre andai a casa pensai a luke  e al messaggio non risposto.

(....)

Iniziai a vestirmi e dovetti mettere un vestito nero che arrivava a metà coscia ricoperto di pizzo e maniche a 3/4 ricoperte ovviamente di pizzo.Non capivo perché dovevo vestirmi così se dovevamo andare da dei suoi amici ma non protestai non ne avevo voglia. Arriciai i capelli e per il trucco applicai dell'eyeliner sulle palpebre,misi un po di fondotinta e completai tutto con un rossetto rosa antico.

Per fortuna i miei genitori erano a lavoro altrimenti non mi avrebbero mai lasciato uscire.Suonarono al campanello e trovai Lizzy,era bellissima,vestito blu aderente,capelli mossi e trucco spettacolare.

L'abbracciai e ci facemmo i complimenti a vicenda.

Il tragitto in auto era tranquillo, cantammo  canzoni  e parlammo del più e del meno.

"Lizzy ma dove stiamo andando?"

Lei mi guardò imbarazzata e disse " in questi giorni sei giù e volevo portarti a una festa " sgranai gli occhi,ecco perché mi aveva fatto vestire così,volevo ucciderla ma poi capii che era solo preoccupata e magari una festa mi avrebbe distratto da luke.Presi un  respiro profondo e dissi " va bene ma la prossima volta dimmelo "sorrise e anuii contenta.

La casa dove si svolgeva la festa Era enorme,Lizzy mi sorrise e andammo verso la porta.Ci accolse un ragazzo che si fondò su Lizzy e iniziò a baciarla,doveva essere il suo ragazzo,aveva degli jeans e una canotta bianca che dava spazio all'immaginazione,non era male ma non era il mio tipo, si staccarono e Lizzy disse "Calum lei e Helen " mi sorrise e ci stringemmo la mano.

Entrammo nella casa ed era magnifica,pareti bianche erano ricoperte di quadri,divani sparsi ovunque e c'erano tra i 500 inviati ma quella casa era così grande che poteva farci stare anche uno zoo.

Lizzy mi prese per mano e mi portò a bere qualcosa.

"Tutto okay?"

Dopo aver bevuto 4 bicchieri stavo meglio e risposi sorridendo "si grazie",arrivò calum che chiese a Lizzy di ballare,non voleva lasciarmi da sola ma io la spinsi ad andare via mentre mi immergevo nell'alcool.

Trovai un divano libero e barcollando ci arrivai,dall'altro lato vidi un ragazzo, era identico a luke,indossava jeans strappati e canotta nera,strofinai gli occhi e notai che era davvero lui.C'era una rossa finta che gli si continuava a strusciare adosso e lui sorridendo la baciava,iniziai ad arrabbiarmi molto,bevvi ancora,l'alcool ormai aveva preso possesso di me per questo mi alzai,andai verso di lui,spinsi la rossa finta lontano da lui e gli tirai un ceffone.Lui mi guardò sorpreso,non si aspettava che fossi lì e di sicuro non si aspettava che lo avrei picchiato,mi sentivo così male e gli angoli degli occhi iniziarono a riempirsi.Scappai da li e mi chiusi nel primo bagno che trovai pentendomi di essere venuta.
Luke ' s pov

Mi aveva picchiato e io non avevo fatto nulla,era così bella in quel vestito anche il ceffone mi aveva procurato tante senzazioni nel corpo e avrei voluto prenderla e sbatterla su questo divano ma avendo bevuto dovevo controllarmi il doppio.

La rossa finta ritornò da me e disse "che stronza " e senza darmi il tempo di parlare mi baciò ma io la buttai per terra,come osava giudicarla,lei non sapeva niente di Helen, io nemmeno ma nessuno doveva toccarmela.Corsi via da quella troia e andai a cercare il  mio angelo.

Dopo 30 minuti aprii la porta del bagno e la trovai a terra,raggomitolata su se stessa che piangeva, mi si strinse il cuore a vederla così.

Andai verso di lei,mi abbassai e finalmente la misi fra le mie braccia,senzazioni di pace invadero il mio corpo,avevo desiderato così tanto abbracciarla, averla e anche se dovevo stargli alla larga non potevo perché forse lei era la mia cura.

Pianse nel mio petto e avrei voluto alleviargli tutto il dolore causato per colpa mia ma ad un certo punto disse "cosa fai qui?vai dalla tua rossa " gli accarezzai i capelli e la portai via da lì, via da tutti la portai al sicuro con me.

I ' M  FINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora