Capitolo 12

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È la mattina della ripresa degli Hunger Games, Cherry è morta ed io non riesco ancora a crederci. Sono tristissima. Avrebbe potuto sopravvivere. Cerco di non pensarci perché mi viene da piangere, ma non voglio piangere, io sono forte.

Il primo strategha ci invita (io, Alessio e Valery) ad una specie di riunione dove ci spiega come risolveremo l'incidente. Cherry e Sauwn verranno dati per morti a causa degli ibridi (che inseriranno in qualche modo nelle riprese), riguardo a noi, faremo finta di morire. Come avevano già accennato, sarà Alessio a vincere. Valery ed io moriremo uccisi dagli ibridi, perché quando lui ha proposto che fosse Alessio aducciderci ci siamo tutti rifiutati. In pratica per tutti sarà Alessio il vincitore mentre io e Valery saremo morte, per tutta Capitol City e per tutti i distretti fatta eccezione per un'unica persona fuori dalla famiglia, che per me sarà Alessio, mentre per Valery non lo so dato che non l'ha voluto dire. In realtà Valery non ha più detto niente da quando Cherry è morta, ed io lalascio in pace perché credo sia la cosa migliore da fare.

La ripresa non dura molto e alla fine sono morta per tutti, e Alessio a vinto. Alessio viene intervistato la sera stessa e noi vediamo l'intervista da una camera che ci è stata riservata. Ci hanno dato dei nuovi nomi per quando torneremo a casa, io mi chiamerò Elizabeth (che è un nome orrendo ma sempre meglio di quello che mi avevano appioppato i miei genitori) e sarò una ex. Prigioniera di Capitol City liberata per falsa accusa. Valery invece si chiamerà Katlin e sarà una capitolina andata a vivere in un distretto perché contro la capitale, il che è molto meglio che essere una sfigata uscita di galera.

Alessio parla molto dei suoi compagni e dei suoi Hunger Games. Parla anche di Cherry, di Valery e di me. Confessa che mi ha voluto molto bene, che dovrei esserci io sul palco e non lui.

Dopo pochi giorni dall'intervista torniamo a casa, io e Valery ci siamo abbracciate e lei ha pianto -Resteremo amiche?- chiede guardandomi con gli occhi lucidi -Certo- rispondo con un leggero sorriso. Nel treno anche mia madre mi ha stritolato con un abbraccio e ha anche pianto per la gioia, era convinta fossi morta, è stata anche quasi messa in prigione quando ba visto l'ultima puntata degli Hunger Games. Io gli racconto della mia nuova identità e gli spiego che lei, se mi vedranno entrare in casa e qualcuno le rivolgesse qualche domanda, di dire che sono una lontana parente o roba simile.

Io e Alessio passiamo sempre molto tempo insieme e lui ha confessato di amarmi, ma io non voglio soffrire, se a lui capitasse qualcosa ne rimarrei distrutta. -Mi stai ascoltando?- mi chiede riportandomi alla realtà -Si- dico come risvegliandomi, lui sorride, non l'ha bevuta -Cosa stavi dicendo scusa?- gli chiedo con aria interessata, lui fa una piccola risatina -Sempre immersa nei tuoi pensieri...- dice ancora sorridendo -Non hai avuto abbastanza tempo per pensare in prigione?- mi chiede ed io rido -A quanto pare no- dico ridendo a mia volta, continuo a ridere, Alessio sorride solo e mi guarda negli occhi, smetto di ridere e divento improvvisamente seria -Cosa c'è?- gli chiedo -Ti amo- dice, solo a sentirlo pronunciare quelle parole mi si spezza il cuore, perché io non voglio che lui mi ami, gli voglio troppo bene e so che merita una ragazza migliore, dolce e sensibile, non un maschiaccio come me -Ale...- dico seria -Lo so, lo so- dice serio anche lui -So che tu sei troppo per me, che sei un maschiaccio ed ami stare da sola, e che io non sarò mai alla tua altezza- inizia e non mi lascia il tempo di interromperlo -E so anche che non vorrai mai avere una famiglia con uno come me, non vorrai soffrire come tua madre se facessimo un figlio- dice -Ma so anche che ti amo- finisce continuando a guardarmi, mi torna in mente una frase che mi aveva sussurrato mio padre quando ero piccola e gli confessavo che un giorno avrei vinto gli Hunger Games come mia madre "Guarda la gente intorno a te, sono felici della loro povertà, si felice anche tu per le cose che il destino ti ha dato" guardo Alessio negli occhi e questa volta è lui ha chiedermi perché lo guardo -Ti amo- dico e prima che svenga per l'emozione lo bacio.

Io e Alessio ci siamo sposati, e alla fine abbiamo avuto la nostra famiglia, e due bellissimi bambini, Lizzie e Hanry ai quali vogliamo molto bene, ora capisco cosa provavano i miei genitori durante la mietitura. Lizzie assomiglia molto a suo padre ma è anche molto forte, come Hanry, si assomigliano molto, hanno due anni di differenza, Hanry è più grande di Lizzie.

La rivolta è esplosa ed i miei figli hanno aderito in pieno ai programmi della "Ghiandaia Imitatrice" , una ragazza del distretto dodici che mi ricorda vagamente Valery. Forse Panem cambierà, in meglio, e spero di poterla vedere.

Hunger Games 48 (Sequel to Hunger Games 23)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora