Capitolo 8.

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CLAUDIO

Oggi dovrebbero arrivare i risultati delle analisi di Alice e non posso negare la mia agitazione ma guardarla dormire appoggiata su di me mi rasserena, sono due giorni che le proibisco di venire in istituto perché ha forti giramenti di testa e la nausea che aumenta.
Vorrei non svegliarla ma il tempo stringe e dobbiamo passare a prendere i risultati prima di andare in istituto

"Alice...Ali, dai svegliati dobbiamo andare"

"No dai ti prego...cinque minuti soli"

"No, sbrigati altrimenti sarò costretto a utilizzare le maniere forti."

"Dai...Claudio, Cla... mettimi giù, dai, mi fai cadere smettila"

"Allora, sei abbastanza sveglia?"

"Ora sì, purtroppo..."

"Dai che stamattina dobbiamo andare a prendere le analisi"

Le squilla il telefono
"A proposito di analisi...Pronto?...Si sono io...Si arrivo subito... va bene grazie, a dopo."

"Era il laboratorio?"

"Sì, mi ha detto che devo andare urgentemente a ritirarle e ci vorrà un po' di tempo...devono parlarmi."

"Vengo anche io!"

"Certo, anche perché con tutta l'ansia che hai avuto in questi giorni, è il minimo."

"Ecco appunto, vedi di sbrigarti"

ALICE

Mi hanno chiamata d'urgenza a ritirare le analisi ma non mi hanno voluto anticipare nulla, mi vesto velocemente e Claudio si mette a correre un pazzo con la macchina e quando arriviamo al laboratorio mi sembra già un miracolo essere riuscita ad arrivare viva.

"Conforti?!" mi viene ancora un brivido quando si utilizza questo cognome per indicare anche me.

"Sì, siamo noi" dice Claudio che da ore sta camminando avanti e dietro per la stanza tanto che era agitato

"Bene, accomodatevi...allora, beh signora non c'è molto da dire"

"C'è qualche problema dottore?" ormai questo pensiero lo stava divorando

"Oh no no, nulla che non si possa curare con molto riposo e un'attesa lunga nove mesi."

D'istinto io e Claudio ci guardiamo con un sorriso gigante stampato sulle nostre facce, mi viene da piangere. Come abbiamo fatto a non pensarci prima? In fondo ci stavamo provando ma sembrava essere una cosa non necessaria e invece eccolo qui, dentro di me sta crescendo il nostro piccolo bambino che, giustamente, stava cercando di farci capire in tutti modi della sua esistenza, non riesco a formulare una frase di senso compiuto e mentre Claudio saluta e ringrazia il dottore io mi inizio a dirigermi verso il parcheggio, non riesco a non pensare a ciò che mi succedere nei prossimi mesi, a ciò che è mi stava accadendo, a questo piccolino, immagino il suo volto e non posso fare altro che toccarmi il ventre e pensare che già da un po' ci sei tu a condividere con me ogni singolo secondo della mia, della nostra vita.

CLAUDIO

"Oh no no, nulla che non si possa curare con molto riposo e un'attesa lunga nove mesi"

è incinta?!Oddio non posso crederci, quasi pensavo se ne fosse dimenticata dell'idea di avere un bambino, invece è arrivato e siamo stati forse gli unici a non accorgercene, effettivamente i sintomi coincidono, siamo stati proprio stupidi, vedo Alice felicissima e non posso che sorridere anche io, si dirige verso la macchina e la raggiungo subito e la abbraccio da dietro baciandole il collo, consapevole che da un po' di tempo c'è anche lui, che vede e sente tutto e prova le stesse emozioni della mamma che lo porta in grembo. Si gira di scatto e mi bacia, penso che non desidero altro.

L'Allieva... Nuova Vita InsiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora