• sirius's pov
Era ormai la terza volta che Marlene bussava alla porta del bagno in cui mi trovavo per chiedermi se ero pronto o meno, alla quarta urlai: « Marls quando sarò pronto uscirò, smettila »
Eravamo vestiti veramente bene. Marlene indossava un vestito lungo rosa confetto e dei tacchi bianchi, tra l'altro non so come fa a camminare su quei cosi. Mary,un vestitino corto nero e ai piedi degli stivaletti del medesimo colore. Infine Lily aveva una camicia bianca e un pantolone nero con ai piedi i tacchi neri.
Arrivammo in chiesa verso le undici meno cinque e andai subito verso il mio ormai marito che parlava con un ragazzo alto con gli occhiali tondi.
« eccoti tesoro! » esclamò Remus, il quale mi baciò.
« lui è James,ricordi? » continuò poi.
Sorrisi quasi amaramente e gli strinsi la mano che mi aveva allungato.
« Regulus è in ritardo? » chiesi allungando il collo per controllare.
« sarà sicuramente colpa di cissy » disse Remus ridendo.
Poco dopo Regulus,Andromeda, Narcissa e Ted entrarono con il fiatone.
« scusate » disse mio fratello.
« tranquillo Regulus, lui è il migliore amico, James Potter » disse Remus presentando anche a mio fratello il suo amico.
• regulus's pov
Il ragazzo non era mica male eh. Alto sicuramente piú di un metro e settanta, moro e un sorriso smagliante.
Continuai a guardarlo fino a ché mio fratello non mi avvisò che la cerimonia stava comimciando, ma anche durante il resto del matrimonio, James non mi toglieva lo sguardo di dosso, era assillante ma carino allo stesso tempo.
Ripartimmo, Ted cantava a squarciagola, Narcissa si truccava e Andromeda si lamentava.
« Andy, smettila di lamentarti » mi lamentai a mia volta.
« beh smettila anche te di lamentarti del fatto che io mi lamenti » disse ammicando facendomi sbuffare.
Arrivammo in ritardo come al solito e subito venni scaricato dalle mie cugine. Cosí mi sedetti in una angolo con il mio bicchiere di champagne in mano ancora pieno, essendo astemio.
« Hei » alzai gli occhi, era Potter « ti hanno abbandonato? » rise lui.
« Già, come sempre » dissi ridacchiando.
« sai, io sono un tipo estremamente diretto.. » cominciò..
« e quindi? » prese il cellulare dalla mia tasca e digitò il suo numero evidentemente.
« chiamami » disse allontanandosi.
« contaci »
