Eleonora e le ragazze erano in cella a riposarsi dopo pranzo, stavano parlando del più e del meno quando sentirono delle grida arrivare dal cortile. Uscirono tutte dalle celle e andarono nella stanzetta dove si riunivano di solito e guardarono fuori dalla finestra. La scena che si presentò davanti ai loro occhi era esilarante: Totò stava litigando con una ragazzina che era lì da poco. Pareva che lui le avesse fatto una delle sue solite battute fuori luogo e lei se l'era presa talmente male che ora lo stava tirando per i capelli mentre Liz cercava di dividerli. Le grida del rosso sembravano quelle di un gatto a cui stavano pestando la coda mentre la ragazzina stava usando tutta la forza che aveva in corpo per non farlo scappare.
Naditza: 'cert ca tien carattere la uagliona!'
Silvia: 'a' vist? Se l'è proprio presa amo'
Eleonora: 'se continua così gli lascerà lo scalpo in testa'.
Le ragazze continuarono a guardare la scena divertite, ma non sapevano cosa avrebbero causato quei due.Anche i ragazzi erano nelle loro celle e anche loro stavano guardando quella scena assurda e non vedevano l'ora di poter prendere in giro il rosso di persona.
Edoardo: 'mamma mè ma che gli sta cumbinand chella oh'
Pirucchio: 'va proprio incazzata'
Ciro: 'poi quando viene di sopra gli diamo il resto noi' disse il moro ridendo mentre si accendeva la sigaretta.Liz riuscì a dividere i due e li portò dalla direttrice che poco dopo fece chiamare tutti i ragazzi e le ragazze nella sala comune.
Direttrice: 'guardatela bene questa sala che per le prossime due sere non la vedrete neanche da lontano dopo quello che è successo oggi' la direttrice stava gridando usando tutta la voce che aveva mentre girava davanti ai ragazzi che stavano uno di fianco all'altra. Totò e la ragazzina abbassarono la testa dispiaciuti mentre tutti gli altri si lamentavano insultandoli.
Eleonora ci rimase un po' male, anche se non voleva ammetterlo...non avrebbe visto Ciro quella sera. Provò a cercare il suo sguardo, ma quando lo raggiunse non vide nessuna emozione nei suoi occhi, scosse la testa e smise di pensarci.I ragazzi tornarono nelle celle e Ciro entrò come una furia in quella del rosso.
Ciro: 'aro cazz sta?' Gridò lui in faccia a Pirucchio che però non disse nulla
Ciro: 'ricm aro cazz sta prima ca t vatt'
Pirucchio indicò il bagno e Ciro senza dire niente aprì la porta e prese per il collo il rosso che si stava guardando allo specchio per controllare i danni fatti dalla ragazzina.
Ciro: 'm a rutt u cazz Totò, tu e le tue battute del cazzo! Stasera add a sta rint a cella pe colpa tua. Strunz' lo sbattè contro al muro prima di lasciarlo andare e uscire.
Incrociò Pino che vedendolo così incazzato gli chiese cosa avesse fatto, ma il moro lo guardò male ringhiandogli contro e andò nella sua cella.
Aveva preso quella punizione piuttosto male.Edoardo: 'crè Cirù ti dispiace che non puoi vedere Eleonora?'
Il moro lo avrebbe volentieri preso a pugni in quel momento, ma sapeva che lui glielo stava chiedendo solo perché era suo amico quindi si limitò a dire che gli scocciava non poter fumare all'aria aperta. Non era vero per niente, ma era comunque troppo orgoglioso per rispondere di sì alla sua domanda.Il moro finalmente si calmò dopo essersi fatto una doccia dopo aver cenato, e si mise sul letto in mutande ascoltando della musica. Il tempo sembrava non passare più e Ciro voleva solo sprofondare con la faccia nel cuscino e svegliarsi il mattino dopo. Ma di dormire non se ne parlava, continuava a pensare all'effetto che gli faceva la mora ogni volta che lo guardava negli occhi, le fitte alla pancia erano aumentate e lui non si spiegava il perché.
Eleonora stava in bagno stava camminando su e giù per quei pochi metri quadrati da almeno un quarto d'ora. Finì la sigaretta che stava fumando e andò fuori dalla cella senza dare nessuna spiegazione alle sue amiche che stavano parlando con la ragazzina del cortile, anche perché nemmeno lei sapeva esattamente cosa volesse fare, sapeva solo che le celle erano aperte.

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Il colore del mare🤍
FanfictionEleonora Conte, 17 anni, un fratello in carcere e un altro che cerca in tutti i modi di tirare fuori il peggio che c'è in lei. Non che di buono ci sia molto, comunque... Edoardo Conte, 17 anni, rinchiuso all' IPM di Napoli, innamorato della vita (an...