Una piacevole serata a cena.

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La mattina seguente Mycroft pensò molto all'incontro della sera prima. L'aveva destabilizzato, doveva ammetterlo, perché nella sua carriera di donne ne aveva incontrate molte, ma Eleanore aveva quel qualcosa in più che lo aveva affascinato. Si specchiò aggiustandosi la cravatta azzurra del suo abito blu tre pezzi, si ricordò del gesto di Eleanore, che gli aveva sistemato il papillon con le sue delicate mani.

Scosse la testa cercando di eliminarla dai suoi pensieri e si diede del perfetto cretino.

Uscì con la testa altrove, cercando di ritrovare l'Ice Man che tutti si aspettavano di vedere.

Passò buona parte della mattinata tra telefonate e impegni di lavoro noiosi.

Poi finalmente prese il cellulare e mandò un sms a Miss Brett, si era stancato di nascondere il suo desiderio di rivederla. Le aveva chiesto un appuntamento per la sera a cena. Aspettò la risposta emozionato come un ragazzino.

Eleanore rispose quasi subito e confermò l'appuntamento.

Improvvisamente la giornata di Mycroft si aprì e diventò radiosa. Il lavoro sembrò pesargli meno e trascorse veloce. In serata si fece portare a casa per cambiarsi, fece una doccia veloce e poi scelse con cura il suo guardaroba per la sera.

Mycroft aveva deciso per un elegante ristorante vicino al Tamigi. Salì leggermente ansioso nell'auto governativa. Rigirava fra le mani l'impugnatura del ombrello nero, pensò che non gli avrebbe fatto male frequentare una donna come Eleanore, ora che Sherlock non era più la sua priorità. Aveva ancora una vita davanti.

Fu puntuale come sempre, miss Brett scese dall'appartamento di un bel palazzo del centro. Aveva un elegante soprabito cammello, che la avvolgeva. Mycroft da vero gentleman la aspettò in strada e le aprì la portiera.

"Vedo che apprezza la puntualità. Siamo perfettamente in orario." Si sedette in auto sul sedile posteriore accanto a lei. L'autista partì e li condusse al ristorante.

"Mister Holmes, di solito rispetto gli appuntamenti con la massima precisione. Il primo ministro è molto esigente." Elenoire si voltò, riconobbe la cura del suo abbigliamento. Una sciarpa nocciola di seta, spuntava dal collo del cappotto. E i calzoni blu spigati erano pregevoli. Un paio di stringate nere completava il tutto. Nell'auto c'era il piacevole profumo del suo dopobarba.

"Mi sta esaminando Miss Brett?" Mycroft inclinò il capo di lato osservandola compiaciuto.

"Beh, Mister Holmes la trovo molto raffinato nel vestire. Lei mi affascina devo ammetterlo, gli uomini trasandati non mi piacciono."

"Anche lei stasera è attraente. Ma perché non smettiamo con queste formalità. Il mio nome lo conosce è Mycroft, da piccolo mia madre lo abbreviava in Myc. Di secondo nome sono Alexander, ma nessuno lo ha mai usato." Lui la guardava intrigato.

"Il mio nome viene spesso abbreviato in Elly, Eleanore spesso è difficile da pronunciare."

"Lo trovo molto appropriato per te invece, Eleanore." Rimasero silenziosi affiancati senza avvicinarsi troppo.

Giunsero lungo il Tamigi e scesero dall'auto nera. Camminarono lentamente, lui non la prese sottobraccio, gli sembrava troppo presto, non aveva rinunciato al suo ombrello, che ondeggiava al suo fianco. Elly lo scrutò quasi sorpresa.

"Mycroft, non lo abbandoni mai? Lo sai che è diventato parte della tua leggenda, come il soprannome di Ice Man?"

Mycroft fu colto alla sprovvista. "Mi trovi Ice Man, Eleanore? "

Lei lo prese inaspettatamente sottobraccio, ridendo lo attirò a sé. Mycroft sentì la sua stretta e avvertì un sottile piacere avvolgerlo.

"Potresti essere tutto il British Government, ma Mycroft Alexander Holmes, stasera non sei certamente un uomo di ghiaccio."

Love, lovers and heart of iceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora