Chi è Eleanore

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A Mycroft sembrò strano che il fratello gli facesse visita, dopo i fatti di Sherrinford non si erano visti granché. Però il loro rapporto burrascoso si era per così dire placato. Del resto anche lui aveva diradato gli incontri, ora che Sherlock aveva una relazione stabile con John finalmente dopo anni di indecisioni. Qualche volta era passato per vedere la piccola Rosie e per affidargli qualche caso degno di nota, ma tutto finiva lì.

Sherlock entrò nel suo ufficio, con il suo inconfondibile Belstaff nero.

"Finalmente caro fratello, ci si rivede. Non conosci più la strada per Baker Street? "

"Sono stato occupato Sherlock, io lavoro, come sai. " Mycroft sollevò le sopracciglia perplesso.

"L'intera nazione te ne è grata. Ma una visita alla famiglia, a nostra madre che dice di non vederti più, forse sarebbe gradita."

"Ha chiamato te per quale motivo? Ha il mio numero di cellulare!" Mycroft era seccato.

"Probabilmente non rispondi caro fratello, quindi vedi di leggere i messaggi che ti invia." Sherlock fissò il fratello con attenzione.

"Sei diverso Mycroft, c'è qualcosa di nuovo in te. Cosa stai combinando?"

"Per favore, non cominciare con i tuoi giochetti." Mycroft si stava innervosendo, sapeva che era difficile nascondere qualcosa al fratello.

"Questo tuo reagire mi insospettisce." Il fratello minore gli si avvicinò, studiandolo attento.

"Sei più curato nel vestire, sei rasato di fresco, hai sistemato i capelli e soprattutto hai addosso profumo femminile! Tu frequenti una donna e sei pure innamorato." Sherlock lo fissò sbalordito.

"Bontà divina, smettila!" Mycroft sbuffò infastidito.

"Non me ne andrò da qui se non mi dici tutto." Sherlock si sprofondò sulla poltrona di fronte a Mycroft. Congiunse le mani sotto al mento e aspettò. Al fratello maggiore non rimase che arrendersi. Si appoggiò alla scrivania con le mani aperte, le spalle dritte.

"E va bene, ho conosciuto una persona, una donna, ma solo da poco. Non posso dirti molto."

"Una donna decisamente interessante, se ti ha fatto capitolare, e comunque degna di nota. Chi sarebbe la fortunata?" Sorrideva sorpreso il fratello più giovane, vedendo un leggero imbarazzo nel volto del maggiore.

"Forse qualche volta l'hai vista. Si chiama Eleanore Brett, l'interprete del primo ministro, l'ho conosciuta due sere fa ad una cena ufficiale piena di noiosi politici." Mycroft ebbe un moto di fastidio. "Lei era l'unica cosa interessante di quella serata."

"Sei innamorato fratello? Perché io direi di sì! " Mycroft fece un lungo sospiro e lo guardò desolato.

"Ed è proprio questo il punto, io mi sento spiazzato, confuso, questo tu lo sai meglio di chiunque altro, mi spaventa." Sherlock aveva capito la sua sofferenza, gli sembrò di rivedere il fratello maggiore ventenne, che tornava dal college sprovveduto e ingenuo

"Ma di lei cosa sai? Non è da te frequentare qualcuno senza prendere anche le più innocue informazioni. Sei decisamente innamorato e arrendevole." Sherlock si agitò nella poltrona dubbioso.

"Non l'ho fatto, perché l'amo e voglio fidarmi di lei, temo di rovinare tutto. Lei è molto paziente e sensibile. È una cosa rara, Sherlock." Mycroft era decisamente cambiato, il giovane Holmes non replicò, ma un minimo di attenzione visto la posizione che occupava sarebbe stata necessaria. Mycroft diede un inutile giustificazione.

"So che è stata adottata dalla famiglia Brett. Il padre adottivo l'ha introdotta al ministero dove lavorava. Quindi penso sia già una sicurezza questa." Sherlock percepì il suo smarrimento, la mancanza di lucidità.

"Sembra che tu tema i sentimenti che provi, più della persona che conosci. Dovrai deciderti Mycroft, ne hai parlato con lei?"

"L'ho fatto, ed è stata comprensiva, accetta questa mia difficolta nel relazionarmi con le persone, e naturalmente con lei. Sono un vero disastro. "

Sherlock lo guardò sorridendo e alzandosi gli posò le mani sulle spalle.

"Benvenuto nel mondo dei pesci rossi Myc, quelli amorevoli come John e come Eleanore."

Detto questo lo salutò lasciandolo allibito, erano secoli che i fratelli Holmes non si scambiavano parole o gesti affettuosi!

Sherlock percorse il corridoio scuotendo la testa, pensando a suo fratello maggiore, confuso dal sentimento nuovo che provava. Decise di accertarsi che non corresse pericoli, avrebbe preso informazioni in modo discreto, visto lo stato incoerente del fratello. Ma era contento che avesse qualcuno che lo rendesse felice. Come era stato per lui e John.

Love, lovers and heart of iceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora