𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 22-silente.-

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𝐇𝐞𝐫𝐦𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐏𝐨𝐯'𝐬
«Può gentilmente dirmi il suo nome, è cosa faceva nel corridoio?»Risponde di nuovo severo il preside Dippet.
«Sono Hermione.»Rispondo semplicemente, non sono mai stata brava a mentire.
«Mh, il cognome?»Dice lui.
«Granger.»Rispondo freddamente.
«Cosa ci faceva in corridoio?»Risponde lui severo.
«Sono nuova, può chiedere a Silente se vuole.»Rispondo io, facendolo annuire.

Ma che cazzo dico?

Non si ricorderà nemmeno che esisto!

«Oh bene, allora per favore può chiamare il professor Silente?»Domanda Dippet all'essere che mi ha fatto finire nei guai.
«Certamente.»Dice per poi lanciarmi uno sguardo per dirmi "non andrà a finire bene".

Sbuffo sonaramente mettendo le braccia sotto il seno.

Nemmeno sono entrata, è già mi buttano fuori.
Divertente, davvero divertente.

A farmi ribattere dai miei pensieri, sono dei passi.
Silente.

«Signor preside mi stupisco della sua convocazione, mi dica.»Risponde con la sua voce, mi volto di scatto è lui spalanca leggermente la bocca.
«Vedo che anche lei è stupito Silente, mi dica conosce questa ragazza?»Risponde flebile Dippet.

Ho la tipica impressione che non gli stia molto simpatica.

«Hermione Granger, come posso dimenticarla!?»Sbotta lui.

Cosa?

«Oh, bene. Mi scusi se non sono stata garbata nei suoi confronti, Signorina Granger.»Risponde Dippet imbarazzato.
«Oh si figuri! Succede spesso. Sicuramente il professor Silente si sarà dimenticato di dirle che sono una nuova alunna.»Rispondo io.

"Ma come fa a ricordarsi di me? "penso.

«Bene lei dormirà in una camera apparte, visto che domani mattina ci sarà lo smistamento. È per quanto riguardante lei, professor Silente, avrei un'urgente questione di cui parlarle,in privato. »Risponde guardandomi.
«Ma certo, ma dove si trova la "mia stanza"? »Dico, mimando le virgolette con la mano per intendere che non sarà la mia camera per sempre.
«Là accompagnerà il custode, nonché gazza. »Risponde.

No, no, no! Con quello non voglio avere nulla acchefare.

«Non può darmi lei le  spiegazioni?»Rispondo speranzosa.
«No, è ora se vuole scusarci. »Risponde liquidandomi con un gesto alla mano.
«Uff!eh va bene. A domani preside,Silente. »Rispondo uscendo dalla porta.

𝐓𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐞 𝐚𝐝 𝐮𝐧 𝐝𝐢𝐚𝐫𝐢𝐨. ||tomione||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora