Capitolo 12

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Avrei dormito sul divano, ma mi sarebbe andato bene, d'altronde l'avevo scelto io.
Le mia valigia?!
I vestiti?!
Trucchi?!
Dove cavolo erano?
Dovevo andare a prenderla
"Dylan!!!"
Visto che era in cucina ed io in salotto urlai un pochino.
"Mi rompi un timpano se continui a urlare."
Non mi ero accorta che Accanto a me si trovava suo cugino Thomas, chiesi scusa e richiamai Dylan, questa volta con tomo più calmo.
"Si?"
"La mia valigia!"
"Te l ho già presa,è in camera nostra."
"Tua, semmai." Urlai di nuovo
"Sisi."
"Muoviti così guardiamo un film!!" Disse con tono alto Thomas a suo cugino.
Dopo 10 minuti Dylan arrivò, si sedette accanto a me e iniziammo a vedere "noi siamo infinito."
Lo sapevo a memoria, ma visto che loro non l'avevano mai visto volevo farglielo vedere, per forza.
Durante il film incrociai la mia mano con quella di Dylan e mi appoggiai sulla sua spalla.
Arrivò la fine e io piansi come la prima volta, era bellissimo quel film, ma anche triste.
Mi asciugai le lacrime prima che qualcuno potesse vedermi, per fortuna nessuno mi notò.
"Piaciutooo?!" Urlai, facendoli sobbalzare dallo spavento.
"Carino." Disse Thomas
"Bello dai." Disse invece Dylan
"Mamma mia che felicità, ragazzi."
Scoppiammo in una risata tutti e tre.
***
Il sonno prese la meglio su di me, infatti mi scappò uno sbadiglio.
"Sentite, io ho sonno quindi andate nelle vostre camere e lasciatemi dormire nella mia umile dimora."
Annuirono e si alzarono contemporaneamente.
Spensi la Tv e mi misi sul divano, dopo cinque minuti che mi stavo rigirando trovai la posizione, ma Dylan si era dimenticato la mia coperta.
Faceva un freddo cane.
Molto freddo.
Sentii dei passi, qualcuno si stava avvicinando a me, forse si era ricordato della coperta.
Non era Dylan quello con la mia coperta, ma Thomas.
" grazie tom."
"Nulla, Arianna."
Si mise vicino a me e mi imboccò da capo a piedi come se fosse mio padre.
"Grazie 'papino' "
Sorrise ed io ricambiai.
Thomas, si stava avvicinando sempre di più, non feci in tempo a chiedere cosa stesse facendo che mi stampò un bacio sulle labbra.
Non riuscivo a staccarmi, ma quando lo feci gli tirai un ceffone.
Per chi mi aveva presa?!
Non gli chiesi nemmeno scusa,
Presi la coperta e gliela tirai in faccia, salii le scale e andai dritta in camera di Dylan.
Quando entrai si prese uno spavento, ma si avvicinò subito a me.
"Piccola, cosa succede?"
Lo abbracciai e sprofondai fra le sue braccia.
"Ei?"
Giusto, non gli avevo dato una risposta, ma non volevo dirgli di Thomas, non adesso
"Nulla.."
"Allora perché sei venuta qui?
"Perché ho fatto un incubo."
Speravo di essere stata credibile.
"Vabbene.."
Questa volta i nostri sguardi si incrociarono e le nostre labbra erano così vicine, troppo vicine.
"Ho sonno, andiamo a letto?"
"Si piccola."
Mi staccai dall'abbraccio e mi infilai sotto le coperte.
Lui dopo poco si mise accanto a me.
"Questa volta puoi sfiorarmi quanto vuoi."
Dopo un minuto di silenzio si avvicinò a me e mi strinse a lui.
Le nostre labbra erano di nuovo troppo vicine, così mi girai, dandogli la schiena.
Mi avvicinò a lui, mentre cercava la mia mano sfiorò per sbaglio il mio sedere, ma ritrasse subito la mano ridendo.
"scusami."
"Non fa niente."
Questa volta gli presi io la mano e la intrecciaicon la mia.
"Buonanotte piccola."
"Notte Dylan."

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