Capitolo 5

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Dylan, lui era diventato il mio primo pensiero la mattina e l'ultimo la sera.
Non riuscivo a togliermelo dalla testa, mente ero immersa nei miei pensieri sulla panchina,una voce dietro di me disse, quasi sussurrando:
"Posso sedermi?"
"Si.."
Non alzai nemmeno lo sguardo per vedere chi fosse, non mi importava più nulla, non mi importava se accanto a me in quel momento si stava sedendo un maniaco o qualsiasi altra persona.
"Tutto apposto Arianna?"
Arianna? Avevo sentito bene?
Quando alzai gli occhi per vedere chi fosse, rimasi sorpresa a vederlo lì davanti a me.
Dylan.
Come faceva ad avere tutto quel coraggio? Di presentarsi dopo non avermi nemmeno considerato di uno sguardo?
"Che cosa vuoi Dylan?"
"Scorbutica come sempre."
"Appiccicoso come sempre, vattene per favore."
"No.
Non me ne vado finché tu non mi racconti qualcosa di te."
"perché lo vuoi sapere?"
Ero arrabbiata, ma da una parte, anche se non volevo ammettilo, ero felice che lui fosse lì.
"Bho così."
"Senti vai dalla tua amichetta Vanessa e evapora."
Evapora? Ma cosa stavo dicendo?
Bah.
Parlavo come le compagne di classe di mio fratello, che schifo.
Rise, e la sua risata fece sorridere anche me, ma cercai di rimanere seria.
"perché ridi coglione?'
Mi faceva infuriare, sempre di più.
"Vai da Vanessa? Ma stai scherzando vero?"
"Io credevo che tu stessi..."
Non mi lasciò finire la frase che mi mise dolcemente il suo dito sulle labbra
E fece segno di stare zitta..
Dylan.. Dylan si stava avvicinando sempre di più alle mie labbra..
Ma cosa stava facendo..?!
Io..io non volevo baciarlo..
"Sei bellissima...."
Arrossii, anche se odiavo il complimenti.
Gli sorrisi e lui ricambiò, facendo quasi sfiorare le nostre labbra.
"E sei anche così stupida da credere che io ti volessi baciare."
Mi scompigliò i capelli e si allontanò subito.
Non lo capivo proprio quel ragazzo, prima fa lo stronzo, poi il dolce, poi di nuovo lo stronzo..
"Aspetta!'" Dissi sperando che mi ascoltasse senza fare il coglione.
"Si?'
"Ti voglio parlare di me.."
"Ohhh, finalmente."
"siediti e non interrompere."
Non so perché in quel momento volevo raccontarli tutto, anzi quasi tutto.
Così gli spiegai la mia storia,una parte della mia vita.
'Bene bene.."
Disse sfregandosi le mani, ma non feci i tempo a interromperlo, che riprese il suo discorso..
"Perciò tu non hai mai avuto un rapporto sessuale.?"
"Sono vergine."
"Non hai mai avuto un ragazzo?"
"Già"
"Non ti sei mai innamorata..?"
"Non ho mai trovato la persona giusta."
"È ultima cosa, ma la più importante.. Non ti fidi delle persone, vero?"
"Giustissimo."
"Allora perché hai raccontato tutto questo a un ragazzo appena conosciuto da due giorni.?"
"Bhe.."
Perché glielo avevo raccontato?
Mi era venuto spontaneo e poi era lui quello che voleva sapere tutto.
"Non importa, non dirmi il perché."
Mi abbracciò, all'inizio non ricambiai, ma alla fine lo strinsi ancora più forte.
"Tu fidati di me, promettimelo."
"Forse."
"Sei proprio una rompi palle."
"Grazie Signor so tutto io."
"Prego signorina che non si fida nemmeno del suo cane."
Cercai di fulminarlo con lo sguardo, ma era impossibile davanti a quei bellissimi occhi.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora