Cosa succederebbe se una ragazza come noi, un giorno, scoprisse che tutto quello che abbiamo sempre letto, quella che abbiamo creduto per giorni, settimane, mesi, se non per anni fosse solo la fantasia di un uomo, si rivelasse reale? E se noi, con la consapevolezza di cosa succede nel mondo di Percy Jackson, ci troviamo costretti ad affrontare la realtà, per quanto strana possa sembrare, ed ad andare al Campo Mezzosangue, come reaggiremmo?
{Tratto dal Capitolo 6}
-Prima avevo dei sogni da rincorrere, Nico, sperando che un giorno potessero diventare realtà...
-E ora che si sono realizzati...?
-Ora hanno perso la loro magia. Sono contentissima per questo, per l'amor degli dei, però non sono più sogni, capisci?
Lui scosse la testa.
-Ciò che intendo dire... è che l'essere umano spera in cose che sa che non potranno mai essere realtà, ma ci crede per andare avanti...
-E non credi che l'essere umano in questione debba aspettarsi di più dalla vita? Non credi che debba ribellarsi alla realtà ed essere certo che un giorno ciò che spera si possa realizzare? L'essere umano ha una vita molto breve, Giulia, ma non pensi che questa vita la debba vivere appieno? Lui deve credere nei propri sogni, altrimenti, che vita avrebbe? Una vita vuota. Ecco cosa avrebbe. Niente. Giulia, io per primo avevo delle speranze vane. Negli anni Quaranta, era impensabile che qualcuno fosse come me. Ma guardami ora... Ora sono felice. Ho un fidanzato, una nuova sorella e degli amici fantastici. Non posso desiderare di più dalla vita. Perchè non puoi essere felice anche tu? Non è quello che desideravi? Essere una semidea, combattere al mio fianco, al fianco di Jackson, i mostri mitologici...?
-Forse hai ragione...- lo guardò con i suoi profondi occhi scuri. -Dobbiamo essere felici. Ora che siamo insieme come non mai. Ti seguirò al Campo Mezzosangue, Nico.
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