[Tosca/Salazar, Godric/Corinna, accenni futuri di Helena/Barone | Long-fic] Il ghiaccio è crepato, all'orizzonte, crepato e imperfetto su un orizzonte nascente, e riflette la luce del sole. Da lontano, sembra di essere nuovamente sulle scogliere norvegesi, o di Dover, a contemplare la vasta quiete oceanica. Nel rumore silenzioso delle onde che s'infrangono sui fianchi tondeggianti del Long Serpent, Salazar li sente quasi: il ruggito di un leone e lo strisciare quieto di un pitone. Il reale felino soccomberà, ne è certo, quando il serpente l'azzannerà su un fianco, avvelenandolo con pensieri, parole e persino azioni.
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