"Piacere, Viola" Mi tese la mano e io la strinsi prontamente. Sicuramente non aveva idea di chi fossi. Probabilmente non era neanche una tifosa accanita o una donna che accompagnava il fidanzato alle partite durante il campionato. "Matteo. Piacere mio." La sua mano era così calda e morbida. Avrei voluto stringerla ancora una volta. "Adesso vado. Il mio ragazzo mi aspetta di là."