Sono convinta che un giorno non ci sarà più bisogno del 25 novembre. O almeno, lo spero con tutto il cuore.
Il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Ma un giorno non basta. Deve essere sempre. I dati riguardanti i femminicidi e degli stupri sono ancora agghiaccianti. Ricordiamocelo tutto l’anno, perché il numero di questi orrori diminuisca fino ad azzerarsi.
Essere donne non vuol dire essere deboli, non vuol dire essere sottoposte, inferiori, sottomesse all’autorità della figura maschile. Le donne, al PARI degli uomini - perché qui non si sta facendo nessuna discriminazione, si parla di UGUAGLIANZA - hanno il DIRITTO di essere libere, di fare ogni cosa vogliano e di essere RISPETTATE.
Una ragazza non deve essere giudicata per il modo in cui si veste, non le deve essere proibito di fare qualcosa.
Nessuno dovrebbe azzardarsi ad alzare le mani su nessuna donna, indipendentemente da chi sia o da come sia vestita.
Una donna non dovrebbe mai sentirsi minacciata o in pericolo di andare in giro da sola la sera tardi oppure perché indossa un vestito scollato.
Smettiamola di parlare di amore malato, perché non è “una cosa romantica”. “L’ha uccisa perché l’amava” non esiste. Un rapporto è basato sul rispetto e la possessività non ne deve fare parte. Questo non è amore. La fiducia e la libertà - soprattutto di dire NO - vengono prima di tutto. La mia voce ti dà il mio consenso, non il mio corpo o gli abiti che decido di indossare.
Il silenzio non serve a nulla. Facciamo sentire la nostra voce, perché meritiamo di essere ascoltate e perché dobbiamo far finire tutto questo.
Le donne sono forti, intelligenti, caparbie, ambiziose e meritano tutti i traguardi che vogliono raggiungere. Non sono degli oggetti.
Diciamo NO alla violenza sulle donne, perché meritiamo di essere libere e diventare CHIUNQUE VOGLIAMO.