Adozione pt.1

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-Andiamo allora?- mi chiede Albus. Abbiamo deciso di adottare un giovane babbano, "per conoscere il loro mondo" dice lui... non posso dire di no a quegli occhioni azzurri, anche se preferirei un ragazzo mago...

-Sì, andiamo- gli stampo un bacio sulle labbra e ci smaterializziamo in un sobborgo babbano.

Davanti a noi si erge una palazzina abbandonata, alcune finestre sono rotte e l'ingresso trasandato.

Suoniamo il campanello e ci accoglie una signora grassottella, il viso tondo incornicia due guanciotte rosee e un naso piccolo e a patata.

Intuisco essere la segretaria.

-Salve, volete adottare un ragazzo?- ci chiede gentilmente.

*No, vogliamo mangiare le polpette...guarda te* penso, Al mi guarda male, sfruttando le sue doti da occlumante e le mie barriere abbassate.

Ci accompagna in un'ampia sala con al centro un grande tavolo al quale sono seduti una ventina di ragazzi di varie età che pranzano tranquillamente.

Ci salutano in coro -Salve signori-. Io rispondo con un cenno della mano ed il rosso accanto a me con un sorriso a trentadue denti.

La donna elenca i nomi di tutti i bambini, che al sentire il proprio si alzano.

-Clarke, Helena, Mak, Johnny, Jake, Jane, Lucas, Eleria...- ad un certo punto si ferma, notando che un posto a tavola non era stato occupato.

-Ragazzi dov'è Alexis?- chiede con stupore la segretaria.

Proprio in quel momento si sente un rumore proveniente dal piano di sopra e tutti ci giriamo in quella direzione.

Una ragazza sulla quindicina, seduta su uno skateboard scende le scale in un modo alquanto strambo: scivolando sul cornicione e masticando una gomma.

Indossa dei pantaloni in pelle e un chiodo che copriva una maglietta bianca semplice...

***


Figlia della GrindeldoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora