Famiglie

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Pov Albus

2 mesi dopo

-Alexis! Scendi a mangiare, è pronto!-
-Eccomi, eccomi!- urla dal piano superiore.

Scende velocemante le scale e si fionda a tavola.

-Cosa vuoi fare domani?- le chiedo
-Studiare.- risponde masticando nuggets al pollo.

-Mmh...va bene- dice Gellert

-Posso chiedervi una cosa?- ci chiede guardandoci.
-Certo Xix- le rispondo

-Voi...be'...i-io ho d-dei n-no-nonni?- chiede timidamente e ci guarda curiosa.

Il mio viso e quello di Gell si fanno subito più scuri.

Xix lo nota -Scusate, mi dispiace- si alza e corre in camera sua, noi la seguiamo senza esitare.

Pov Alexis

Perché devo sempre rovinare tutto? Però mi farebbe piacere conoscere i miei "nonni".

Corro in camera e mi arrampico sulla libreria, fino a arrivare in una sorta di tunnel tra il muro e la finestra, mi ci siedo.

Osservo il cielo che si sta pian piano oscurando, lasciando spazio alle nuvole grigie. Piove.

Sento la porta aprirsi e mi giro verso essa: sono Gell e Al.

-Ehi piccola vieni qui...- dice il biondo aprendo le braccia, io faccio un balzo e mi ci fiondo, includendo anche Albus.

Mi portano sul letto e ci sediamo formando un triangolo.

Il rosso inizia parlare:
-Ascolta Alexis, noi abbiamo una confessione da farti, noi due siamo maghi...- si ferma un attimo per aspettare una mia probabile reazione, io lo incito solo a continuare con un gesto della mano.

-Bene, allora continuo, detto questo... io avevo un fratello e una sorella, Aberforth e Ariana. Tre ragazzini scoprirono Ariana fare magie e la spaventarono a morte, da allora lei ha cercato di reprimere la magia dentro di sè, ma a volte aveva degli scatti di tensione raccimolata non usandola.
Mio padre uccise quei tre ragazzi per dare loro una "lezione" e venne spedito in prigione per questo, dove morì.
Mia madre aiutava Ariana nei momenti di bisogno e beh, in uno di questi mia sorella la uccise accidentalmente perchè Kendra, mia madre, non voleva colpirla per fermarla e ne pagò le conseguenze...- ad ogni parola il suo volto si fa più triste.

-...dopo la morte dei miei genitori, io, il fratello più grande, mi occupai di Aberforth e Ariana.- si ferma e lascia continuare Gellert.

-Io arrivai nel paese dove lui viveva a sedici anni, ero stato espulso dalla mia scuola e andai a vivere con mia zia Bathilda. Diventammo migliori amici e poi ci innamorammo, però io al fratello di Al non piacevo e finimmo per duellare noi tre. In quel duello una maledizione colpì Ariana, uccidendola e quel'incantesimo lo lanciai io.- finisce di parlare.

-M-ma Ariana cosa aveva?- chiedo io curiosa ma forse troppo invadente ad Albus, mi risponde -Era un obscuriale: reprimendo la magia si trasformava in una specie di cumulo di fili neri... che a volte può scoppiare o devastre gli spazi circostanti.-

-Oh...ok...- sussurò io a sguardo basso.

-Adesso però vorremmo farti noi una domanda, io ho gli occhi di colore diverso perchè sono nato così, anche tu?- mi chiede il platinato.

-In realtà no- inizio io -Sono cieca per un occhio-.
Loro sono sconvolti -Ci dispiace moltissimo- dicono all'unisono, io faccio un gesto con la mano -Non fa niente-

-Comunque i miei genitori non so che fine abbiano fatto...- dice Gellert

***

Figlia della GrindeldoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora