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[LEVI'S POV]

La signora, che si scopre chiamarsi Petra, comincia a parlare.

P: Vedete, io mi occupo del caso di Eren da due anni. In tutto questo tempo non si è mai aperto o sfogato, nemmeno con gli psicologi prima di me. La problematica non è questa però. Eren ha cercato molte volte di suicidarsi e si autolesiona. Abbiamo tutti il timore che possa un giorno farsi davvero del male.

H: Non sapete il motivo per cui si vuole suicidare o si autolesiona?

P: Purtroppo no. Supponiamo sia il suo passato. Tuttavia, come vi dicevo prima, il ragazzo non si è mai aperto con noi e di conseguenza ciò che ha passato in quei nove anni ci è ignoto. 

H: Capisco.

In tutto ciò io non ho capito un cazzo, tranne il nome del ragazzo. Le due donne sembravano preoccupate. Hange mi fa segno che mi avrebbe detto tutto più tardi. 

La donna con i capelli castano molto chiaro bussa alla porta del ragazzo. Nessuna risposta. Lei la apre comunque pronunciando il suo nome. Devo dire che sarebbe più bella una cella che quella stanza. Letto bianco, mura bianche, sbarre alle finestre. L'unica cosa con un pò di colore era l'armadio. Sembrava una stanza da manicomio. Non mi sorprende se lo prendono per pazzo al moccioso. Lui se ne stava rannicchiato in un angolo della stanza. Sembrava imbambolato. Petra ci presenta a lui e successivamente Hange gli si avvicina sorridente, come sempre e io me ne rimango sulla soglia della porta, rigorosamente a braccia conserte. 

H: Hey Eren, piacere io sono Hange e quel nano imbronciato laggiù è Levi.

Arriverà il giorno in cui la eliminerò dalla faccia della terra. 

E: Voi...Ne siete capaci?

H: A fare cosa Eren?

E: A toglierle dalla mia testa...

H: Cosa?

E: Le voci...I rumori...Le grida...

Mi acciglio. Guardo Petra, aveva uno sguardo preoccupato. La prendo per un braccio e la trascino fuori. Stavo per dire qualcosa, ma mi ricordo che non so la lingua. Arriva Hange in mio soccorso. 

H: Petra, di che parla Eren?

P: Ecco, ehm...Pare che nella sua testa ci siano varie cose che lo disturbano. 

H: Sono percaso dovute al suo passato? Cosa ne sapete voi?

P: Ve l'ho detto, non ci ha mai parlato del suo passato.

H: Perché prima non ce l'hai accennato?

P: Sono molti gli psicologi venuti per lui, ma quando gli dicevo questa cosa per non so quale motivo, rinunciavano tutti subito.

Hange stava per aggiungere qualcosa, quando dalla stanza si sente un forte tonfo.







Restami vicino|| ERERIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora