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[POV LEVI]

Sono passati due giorni dalla seconda notte di fuoco con Eren. Il nostro rapporto è rimasto uguale. Abbiamo deciso che per un pò smetteremo di fare sesso, solo perché il suo culo non è riuscito a reggere cinque round ed ora riesce a malapena a camminare.

H: Guarda come lo hai ridotto

Disse Hange vedendo Eren camminare a papera, come gli altri giorni.

H: Ok che tempo fa ti avevo detto di sbatterlo come una porta, ma non ci sei andato pesante, Levi?

L: Nha, tra qualche giorno starà come nuovo, non preoccuparti.

H: Se lo dici tu.

*Ora di pranzo*

H: Ragazziiii, è prontoooo

L: Sì, arriviamo.

Stavamo mangiando quando il telegiornale annunciò una notizia importante. A quanto pare un famigerato carcerato era scappato di prigione. Quest'ultima non ha rivelato nulla sulla sua identità. Pochi minuti dopo ecco che annunciano il nome del fuggitivo. Sento la sedia cadere ed Eren in piedi, che si stringe la testa. Pochi secondi dopo le braccia gli cadono lungo i fianchi e sviene, pronunciando il mio nome.

Fortunatamente riesco a prenderlo in tempo prima che potesse sbattere la testa.

[POV EREN]

"Oggi un famoso carcerato è evaso dalla prigione di New York. Non si sa dove si sia nascosto sappiamo solo che si sta dirigendo in Italia.Questo è tutto quello che sappiamo. A breve, se la prigione rivelerà qualche informazione, la dichiareremo subito"

H: Maledizione, ci mancava solo questa.

L: Non preoccuparti. Prima che riesca a mettere piede in Italia lo prenderà la polizia.

H: Hai sentito, no? Questo tipo è molto famoso per le sue malefatte, non ci metterà molto a far perdere le proprie traccie se è un esperto.

"Ultime notizie dalla prigione di New York. Sono state inviate trenta pattuglie di polizia e, in casi estremi, agirà anche qualche soldato dell'esercito. Il nome del fuggitivo è....Grisha Yeager"

Mi è caduto il mondo addosso. Ogni rumore in quel momento lo sentivo ovattato. Subito risalirono i ricordi e comparsero le voci. seguite da grida e rumori metallici, come quelli delle catene. Mi porto le mani alla testa, cercando di farle smettere. Levi si era girato verso di me perché aveva sentito la sedia cadere quando mi ero alzato di scatto. Le braccia cadono lungo i fianchi.

E: Le..vi...

L'ultima cosa che riesco a dire è il suo nome e l'ultima cosa che riesco a percepire sono due braccia forti che mi prendono al volo, impedendomi di sbattere la testa.

E dopo...Silenzio.

Restami vicino|| ERERIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora