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Tom si avvicina di qualche passo, piuttosto imbarazzato

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Tom si avvicina di qualche passo, piuttosto imbarazzato. Posso capire perfettamente il suo stato d'animo, perché è uguale al mio.

Nicola emana un sospiro di sollievo. «Oh, finalmente! Tom, questa è la famiglia Anderson: Mary, Richard, Luke, Paige e lei è Grace.» afferma la donna, facendo le presentazioni.

Quando gli occhi castani di Tom si posano sui miei, arrossisco. Il mio cuore inizia a battere forte e io faccio di tutto per apparire tranquilla.

«Ciao...» mormoro, con la voce tremolante.

«Ciao...» dice lui, abbozzando un sorriso tirato.

Segue un breve silenzio: nessuno dei due sa cosa dire, l'imbarazzo è palpabile nell'aria ed è così fastidioso. Vorrei solo scomparire.

Qualcuno applaude. «Va bene, lasciamo i due piccioncini a chiacchierare per qualche minuto, nel frattempo noi ci spostiamo in sala da pranzo a mangiare l'aperitivo.» annuncia Nicola, facendo poi segno agli altri di seguirla. Mio padre chiude la porta del soggiorno e io sospiro, con le mani congiunte davanti al petto, cosa che faccio spesso quando sono nervosa.

«Te lo aspettavi?» mi lascio sfuggire, spezzando il silenzio che si era creato, con gli occhi fissi sul pavimento.

Tom è parecchio confuso. «Aspettarmi cosa?»

«Questo dannato contratto di matrimonio...» gesticolo, nervosa. «Ci hanno legato in questo schifo senza neanche chiederci il permesso. Hanno solamente pensato alle loro carriere e non al bene dei loro figli... ma in che anno viviamo? Nel 1300?» mi sfogo, infilandomi poi le mani tra i capelli.

Il giovane attore abbassa lo sguardo scuotendo la testa. «Hai perfettamente ragione. Ma c'è un'alternativa.»

«E sarebbe?»

«Il divorzio.»

Sta volta sono io a scuotere la testa. «No, per me il matrimonio è sacro.»

Lui è stupito. «Anche per me.»

Alzo lo sguardo e incontro il suo. Arrossisco per l'ennesima volta. Mi siedo sul divano appena sento che le gambe incominciano a tremarmi. «Senti, Tom, io ti apprezzo tantissimo, ho visto molte tue interviste, tutti i tuoi film e... oh, per la miseria, che sto dicendo, adesso tu penserai che sono una stalker.» sospiro, prendendomi la testa tra le mani. Io e le mie solite figure di merda dovute all'imbarazzo.

Tom sorride divertito. «Hey, non preoccuparti. Siamo entrambi imbarazzati e a disagio per questa situazione... ah, giusto, tieni.» si infila una mano sulla tasca dei pantaloni, poi mi porge un bellissimo anello con un piccolo diamante incastonato al centro. «L'anello di fidanzamento.» precisa.

Annuisco e lo prendo dalle sue mani. Sto per infilarmelo nell'anulare sinistro ma lui mi blocca. «No, cambia la mano... voglio dare io la notizia a tutti i miei colleghi e ai miei amici.»

𝐄𝐍𝐆𝐀𝐆𝐄𝐃 𝐓𝐎 𝐓𝐎𝐌 𝐇𝐎𝐋𝐋𝐀𝐍𝐃 » 𝐭.𝐡.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora