❝𝑺𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒆𝒔𝒑𝒐𝒔𝒕𝒊 𝒂𝒍𝒍'𝒂𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒆, 𝒊𝒏 𝒖𝒏 𝒎𝒐𝒅𝒐 𝒐 𝒏𝒆𝒍𝒍'𝒂𝒍𝒕𝒓𝒐, 𝒔𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒅𝒆𝒔𝒕𝒊𝒏𝒂𝒕𝒊 𝒂 𝒄𝒂𝒅𝒆𝒓𝒆.❞
New York, 2020.
Abituata a fare figuracce e ad avere crush per persone irraggiungibili...
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GRACE
Il giorno del matrimonio
Il sole splende nel cielo azzurro. La mia famiglia mi coccola con attenzioni e piccoli gesti dolci, mentre indosso l'abito bianco che ricorderò per sempre nella mia vita. I loro sorrisi e i loro sguardi emozionati mentre poso per il fotografo. Le mie amiche che mi tengono il velo e il bouquet mentre percorro il viale fiorato per raggiungere il mio sposo. La mia felicità che sprigiona da tutti i pori. L'emozione evidente negli occhi dell'uomo che amerò per il resto dei miei giorni. Le nostre promesse, il nostro primo bacio da sposati, il nostro primo ballo. È questo ciòche ho sempre immaginato del giorno del mio matrimonio.
Ma, purtroppo, la realtà è un'altra: ho passato ventidue anni della mia vita a non sentirmi amata, sola, infelice e all'improvviso scopro che il mio futuro è già stato programmato dai miei genitori. E quel giorno, che ho sempre sognato e sperato, è arrivato. Oggi mi sposerò con Tom Holland.
Il mondo pensa che siamo una coppia felice, innamorata e che saremo uniti per sempre, ma non è così: ci siamo incontrati solo tre mesi fa, e conosciamo poco l'uno dell'altra. O meglio, io conosco Tom come attore e come persona, ma lui sa poco o nulla di me. Abbiamo lo stesso punto di vista del matrimonio, cioè che è un vincolo che durerà per sempre, perciò significa che rimarremo sposati finché non emaneremo l'ultimo respiro.
Non so che cosa pensa di me il mio futuro di marito, ma io una cosa la so per certo: io lo amo.
La mia famiglia è giunta a San Francisco qualche giorno fa per assistere al matrimonio, ma io avrei voluto essere sola. Vengo svegliata da mia sorella Paige che mi scuote leggermente le spalle. «Hey, buongiorno» sussurra mia sorella, quando apro gli occhi.
Mi stiracchio, ancora assonnata. «Buongiorno, Paige» mormoro, mettendomi seduta. «Che ore sono?»
«Tranquilla, è ancora presto. Vuoi fare colazione? Hai bisogno di tutta l'energia possibile oggi.»
«Una tazza di caffè forte sarebbe l'ideale» rispondo e lei, con un sorriso, annuisce.
«Sapevo che avresti detto così, perciò mi sono permessa di ordinare la colazione in camera.»
Proprio in quel momento, qualcuno bussa alla stanza d'albergo. Mia sorella va ad aprire e ritorna con un vassoio contenente due tazze di caffè e due brioche lisce.
«Lo sai, vero, che sei la sorella migliore del mondo?» dico, zuccherando la bevanda.
Lei scoppia a ridere. «Grazie per avermelo ricordato, qualche volta me lo scordo.»
