In questo momento sono dietro la macchina da presa dell'ultima serie che David sta girando, " Around the world in 80 days" con le adeguate protezioni per via della pandemia globale, che lui ha fortemente voluto che dirigessi.
Durante i momenti di pausa la mia mente tende a sprofondare nei ricordi :
Flashback
30 marzo 1971
Ero appena nata in una piccola casetta a Bathgate, in Scozia, e mia madre piangeva lacrime di gioia mentre mi teneva tra le sue braccia.
Mia madre era di una bellezza semplice ma allo stesso tempo affascinante: aveva un volto incorniciato da corti capelli lisci biondo naturale che le arrivavano al mento e gli occhi verdi.
Mio padre invece aveva il volto contornato da corti capelli marroni e da occhi dello stesso colore.
I miei genitori erano inglesi ma avevano deciso di andare a vivere in Scozia per la bellezza del paesaggio.
Infatti vivevamo in una piccola casetta nel mezzo della verde campagna invece che in una città fortemente inquinata.
Sia mia madre che mio padre erano attori e si conobbero su un set cinematografico: fu il regista, Cairsle, a far scoppiare la scintilla.
Se non ci fosse stato lui a quest'ora io non sarei qui.16 febbraio 1976
Avevo cinque anni e mio padre mi portò sul set cinematografico del film in cui recitava e io ne rimasi incantata: c'erano molte persone che truccavano gli attori, persone dietro degli strani macchinari e molte altre indaffarate in altri lavori.
Mio padre si diresse verso una roulette e una gentile signora gli si avvicinò:
- Buongiorno signor Jones, vedo che ha portato la sua bambina, come si chiama? - gli chiese con la sua voce gentile mentre lo invitò a mettersi seduto per il trucco e il parrucco.
L'interno era abbastanza semplice: c'era una pavimentazione con un piccolo tappeto marrone, uno spazio con un grande specchio e un tavolinetto dove si trovavano diversi cassetti con i trucci, spazzole e altri oggetti; al lato c'era una finestra dalla quale si poteva osservare quello che succedeva all'esterno e infine un piccolo divanetto in pelle rosso.
- Helen te l'avrò detto un miliardo di volte, dammi del tu ormai ci conosciamo - la rimproverò mio padre in tono severo.
- D'accordo Edward -
- Ora va molto meglio, comunque la bambina si chiama Diana come la principessa, mia moglie ne è una grande estimatrice - le rispose sorridendo.
- Lo sono un po' tutti, lei è una grandissima persona -
Poi si voltò verso di me e con un gran sorriso mi chiese.
- Allora piccola, quanti anni hai? -
- Ho cinque anni e mezzo - le risposi mostrando quasi sei dita.
- Anche il mio bambino, David, ha la tua stessa età -
- Davvero?- domandai sorpresa sgranando gli occhi.
Io pensavo che sul set non ci fossero degli altri bambini, invece ce n'è uno che ha la mia stessa età... Che bello!
Pensai sorridendo dalla felicità.
- Sì, ora sarà qui da qualche parte sul set insieme a uno degli assistenti - mi spiegò.
- Lo posso conoscere? - le domandai saltando tutta allegra.
- Ma certo, che domande! -
Lei mi ricambiò il sorriso e, una volta finito il trucco di mio padre, mi portò dal suo bambino.
Dopo aver camminato tra molte roulette mano nella mano notai un piccolo bambino con i capelli marroni giocare con una delle assistenti.
- David, ti vorrei presentare una persona -
Quel bambino, sentendosi chiamare, si voltò verso di me e osservai che aveva dei bellissimi occhi marroni nocciola:
- Ciao David, io sono Diana - mi presentai porgendogli la mia mano.
- Ti chiami come la principessa -
- Sì, e tu come il cantante, mio padre lo adora - gli dissi mettendo in mostra il mio sorriso.
- Io non ne ho mai sentito parlare -
- È un peccato perché è molto bravo -
Mentre parlavamo e ci conoscevamo mio padre dava il suo meglio sul set.
Scoprii che David era un bambino piuttosto simpatico: tutti i giorni, quando ci vedevamo, lui mi correva incontro e passavamo il nostro tempo a giocare a nascondino o ad acchiappino nello spazio che avevamo mentre i nostri genitori lavoravano.
I mesi passarono veloci e in breve tempo ci eravamo dovuti separare perchè il film a metà novembre terminò e i suoi genitori si erano dovuti trasferire, per motivi di lavoro, a Londra e i miei erano sempre fuori per interviste e premiere.
Io invece restavo a Bathgate e andavo a scuola mentre la mia tata, Mia, mi aiutava con i compiti.
Mia fu la mia prima tata e con lei ebbi un bellissimo rapporto: mi veniva a prendere sempre a scuola, mi cucinava deliziosi piatti scozzesi, giocava con me e mi aiutava con i compiti.
Era veramente speciale.
Anche se avevo una tata veramente speciale David mi mancava e tutti i giorni gli scrivevo delle lettere nelle quali gli descrivevo quello che stavo facendo e le giornate passate a scuola.
Ma la vita purtroppo non era mai rose e fiori e lei morì di cancro quando io avevo 10 anni.
Ero sconvolta e nel lutto più totale, non volevo nessun'altra.
Fino alla maggiore età avevo avuto altre tate ma nessuna speciale quanto Mia.
Fine Flashback
Ritorno alla realtà richiamata da David e io mi perdo di nuovo in quelle iridi color cioccolato e in quel sorriso così speciale che ogni volta mi fanno battere forte il cuore.
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A pair of hazel brown eyes | David Tennant ( REVISIONATA )
Roman d'amourLui è un ragazzino scozzese con una grande passione per la serie televisiva di Doctor Who. Lei, Diana Jones, una ragazzina inglese normale come tutte le altre: una grande passione per il cinema ma soprattutto per Doctor Who. I genitori di questa gio...