Lui è un ragazzino scozzese con una grande passione per la serie televisiva di Doctor Who.
Lei, Diana Jones, una ragazzina inglese normale come tutte le altre: una grande passione per il cinema ma soprattutto per Doctor Who.
I genitori di questa gio...
Avevo preso la patente ed ero pronto per cominciare una nuova vita al di fuori del nucleo familiare.
Il giorno in cui scelsi la mia università, che aveva come laurea nell'ambito della medicina, mia madre fu un fiume in piena: sapevo benissimo che per lei era molto difficile dirmi addio ma la vita andava così, i figli una volta cresciuti dovevano lasciare il nido e volare altrove.
Passammo i tre mesi estivi insieme e poi, il 10 settembre il giorno precedente alla mia partenza, mia madre mi aiutò con le valigie.
- Dio mio il tempo è passato così veloce, mi sembra ieri che eri arrivato in casa nostra e adesso sei un adulto patentato -
- Mamma, non ti preoccupare ti verrò a trovare quando potrò -
Lei mi abbracciò e io feci altrettanto.
La mattina successiva la mia sveglia suonò molto presto mi svegliai e mi preparai per questa mia nuova avventura.
Una volta pronto presi le mie valigie e guardai per l'ultima volta quella casa che mi aveva ospitato come un figlio biologico, mi sarebbe mancata enormemente.
Asciugai un paio di lacrime e salii in macchina.
Il viaggio non fu molto lungo e arrivato nel mio appartamento, che acquistai un mese prima, disfeci le valigie.
Quel piccolo appartamento era l'ideale per viverci i miei anni universitari: c'era un piccolo soggiorno con un divano grigio e un tavolinetto marrone per mangiare, accanto una piccola cucina con i fornelli, il frigo, un acquaio. Le pareti erano bianche ed eleganti. Uscendo dal soggiorno c'era una camera che era quella che mi convinse ad acquistarlo: c'erano quattro letti a castello separati da una piccola scaletta tutto in legno e accanto c'era una finestra da cui si poteva osservare la spiaggia. Sempre all'interno di questa stanza c'era una scrivania bianca noce abbinata ad una libreria composta da due ante, un cassetto e quattro ripiani aperti. Uscendo dalla camera poco più in là c'era il bagno molto grande: un mobile sospeso con due lavabi da appoggio, da un'ampia specchiera rettangolare illuminata con una striscia LED e da sanitari sospesi. In primo piano c'era il box doccia molto grande e in vetro trasparente. Infine dopo il bagno c'era la stanza della lavatrice.
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