Il ragazzo intrecciò le sue dita con quei capelli setosi: erano morbidi, profumati... e gli solleticavano il viso ogniqualvolta Levi si accingeva a mordergli il collo.
Lo vide letteralmente accanirsi contro la sua pelle, mordere, leccare, succhiare ogni lembo possibile e inimmaginabile come una faina prossima ormai a divorare la sua preda.
Eren strattonava i suoi capelli, li stringeva, li annusava quando lui si avvicinava per martoriargli le clavicole, e come ricompensa riceveva sospiri affrettati, sconnessi, irregolari e impastati dalla saliva dell'altro che ora si trovava lungo il suo collo.Si avvicinò ancora, Levi, ma - tirandolo per i capelli - il castano lo guidò verso le sue labbra rosee in attesa di un ennesimo bacio.
Percepii la sua lingua ovunque, esplorava la sua cavità orale con urgenza, ricercando affetto, premura, bisogno, passione, amore. Il più alto lo sovrastò e lo spinse contro il materasso, sentendo i fianchi stringersi in una morsa non dolorosa, ma possente: Levi aveva avvolto le gambe attorno al suo busto per intrappolarlo lì, dove non desiderava altro se non unirsi al proprio compagno.«Ah… Nh-!»
Le sue mani risalivano l'addome color caramello dell'altro, tastando i fianchi, gli addominali, infine i pettorali. Le sue dita pallide e affusolate erano fredde solitamente, eppure Eren si sentiva quasi soffocare. Gli mancava aria come in una sauna, e Levi sembrava intenzionato a farlo morire lì tra le braccia del calore.
Con un po' di fatica dovuta all'irruenza con la quale il corvino lo tempestava di lappate, il giovane riuscì a togliersi i pantaloni divenuti ormai un ostacolo, una macchia nera nel bel mezzo di quell'atto così puro. Gli sembrò di riprendere ossigeno per qualche secondo, avendo tolto la stoffa a coprire le sue cosce sode. Ora percepiva un lieve freddo - nonché quello della stanza - accarezzargli le gambe insieme ad un'altra entità decisamente meno coordinata della brezza estiva.
Inarcò la schiena, lasciandosi toccare dall'altro, il quale continuava a carezzare quella pelle come fosse indispensabile.
Giunse infine sul bordo della biancheria intima e, portando le mani in ambe le parti, sfilò il tessuto con un gesto netto.
Accorse subito a massaggiare la base della protuberanza, sentendola reagire e indurirsi sotto il suo tocco costante e dettato dalla foga. Avvicinò il suo volto baciandone la punta già umida; il corpo del castano in massima tensione che si inarcava ripetutamente verso la sua figura.«A-ah! Ah…»
Avvolse solo la cappella, prima di percorrere tutta la sua lunghezza verso il basso.
Il modo in cui succhiava quella porzione di pelle estremamente delicata era accattivante, lussurioso, al punto da rendere le braccia del ragazzo fragili come delle colonne sul punto di spezzarsi.
Quando la lingua ruvida di lui fece pressione su un punto più sensibile, il castano si mosse in avanti, spingendo accidentalmente la sua virilità dentro la gola dell'altro.«Ah! Levi…!», sospirò, sentendo il respiro mozzarsi.
Gli occhi pizzicavano, ma l'uomo non desistette alla supplica dell'altro. Iniziò a succhiare avidamente il suo membro, tenendo i palmi ben aperti lungo quei fianchi stupendi.
Quando Eren gemette soddisfatto e si agitò leggermente, Levi ingoiò ogni singola goccia del suo frutto caldo e denso come fosse nettare degli dei.Si buttò a peso morto sul materasso. Era a corto di fiato e, con gli occhi leggermente umidi, respirava affannosamente steso sul letto; la fronte imperlata di sudore e le braccia poggiate ai lati del suo viso.
Si sentì affondare leggermente poco prima che le labbra del giovane si poggiarono sul suo collo, in particolare, il pomo d'Adamo.
Sentiva la sua lingua calda e bagnata leccargli la pelle languidamente; i suoi movimenti erano calmi, ma estremamente seducenti ai suoi occhi.
Quel piccolo muscolo dipingeva linee astratte lungo la sua pelle nivea, lasciando scie di saliva ovunque, come un pennello utilizzato per dipingere una tela.
Se Levi avesse dovuto rispondere, avrebbe senz'altro affermato che il castano fosse un pessimo artista: a forza di mordere avrebbe strappato quel bellissimo dipinto.
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𝕋𝕙𝕖 𝔾𝕦𝕒𝕣𝕕𝕚𝕒𝕟 𝕆𝕗 𝔹𝕖𝕣𝕝𝕚𝕟
FanfictionIn un universo alternativo Berlino è circondata da alte mura che proteggono i cittadini dai temibili giganti. Ad infondere sicurezza nella popolazione sono anche i Piloti, giovani appositamente addestrati per guidare i Mech, meccanismi somiglianti a...