6. "tu si tutt pazz, si 'e te"

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Ginevra

mentre la mia amica è al bagno torno in cella e ripenso a tutti quegli anni a pensare che Ciro mi avesse tradito, che si fosse dimenticato di me, che avesse sempre preferito un'altra a me, ben 3 anni di cazzate su cazzate, di pensieri inutili, di malinconie, di-e mo bast, agg capit- non sono neanche più libera di pensare ora; i miei pensieri vengono interrotti quando vedo la ricciolina entrare a passo svelto in cella, è un mix di felicità e di nervosismo

"we che tieni"
Azzurra: "allo tu nun puoi neanche immaginare chell che m è succiess-"
"Edoardo" la interrompo 
Azzurra: "EHHHHH" urla dallo sfogo ed io mi giro sorridendo mentre lei continua a straparlare "ma t semb nurmal ca ritrov iss ra tutt e part" dice poi continua il suo discorso incominciando a contare con le dita mentre io mi giro un drum ridendo
Azzurra: "e rint a cell, e rint ù bagn, a prossim vot rit ù liett?"
"T PIACESSS"
Azzurra: "mavafanculo pure tu"
scoppio a ridere mentre lei si mette un cuscino in faccia
"poi a direttrice ha ritt che aropp nun pozz venì in sala comune...E DA NA PART E PUR MEGLIO"
"o sapiv che ricev accussì" dico continuando a ridere
poi diventa seria e riprende "e poi ha ritt che influenzerà sulla mia pena qua dentro e che riman mattin duvimm salì ngopp p sapè e cos dù process" dice tutta ad un fiato
non rispondo. Guardo il mare cercando quel briciolo di speranza che so che non arriverà mai
Azzurra: "...però è bello assai eh" dice sorridendo, scoppio in una tremenda risata che riesce a distrarmi e poi a coinvolgere anche lei

Liz: "scendiamo forza ragazze" 

mi metto in fila e scendiamo

Azzurra

vedo quella stronza con il naso pieno di bende bianche, gli sta bene che cazzo, se tutte qua dentro abbassano la testa con lei, con me ha capito proprio male; mi posiziono all'interno del campetto vicino alla mia amica che capisce al volo e mi manda uno sguardo vittorioso che io ricambio molto volentieri. Dopo poco ci raggiungono anche Silvia e Naditza

Silvia: "allo?"
Ginevra: "che cos?"
Silvia: "avete visto i maschi?"
io Ginevra e Naditza ci lanciamo uno sguardo per non ridere
Silvia: "e ja seriamente"
Ginevra: "nient e che Silviù"
Silvia: "Milos è-"
la interrompiamo tutte insieme e diciamo
"a fin ro munn" per poi scoppiare a ridere
Ginevra: "ù chiatill Nadì?"
Naditza: "ma, c sim vasat ma nun o sacc, p chill for a ca resterò semp na zingara di merda"
"ma che sta ricenn ja"
Naditza: "a verità, chill e di Milano, di buona famiglia, a mij me vuò vendere per soldi, manco ù supermercato" dice alzandosi e andandosene seguita da Silvia, poi ci alziamo anche io e Ginevra

Liz: "in sala comune, forzaaa"
Nunzia: "Viola e Azzurra con me" dice facendomi fermare senza arrivare da Naditza
vedo le mie amiche abbracciarla, vorrei essere lì con loro ma quella stronza proprio oggi doveva rompermi il cazzo

Ginevra

arriviamo in sala comune e vedo i ragazzi già lì, tutti sparsi per la saletta e poi vedo lui appoggiato a un tavolino, mamma mia com'è bello, con quei due occhi -aaaa mo arricuminciamm- vabbè ho capito; non si è ancora accorto di me, bene, ora ci penso io, lo dovrò provocare o no?
Mi alzo i jeans e porto la maglietta in avanti andando nella sua direzione, mentre quest'ultimo si gira un drum, prendo una sedia dal tavolo dietro di quello in cui era seduto lui e la porto via sculettando, e anche molto direi, la posiziono vicino al divanetto, per ascoltare Naditza -si comm no- giro la sedia dalla parte del schienale e mi metto seduta al contrario. Guarda caso sento i suoi occhi puntati addosso, chissà come mai. Mi faccio cadere un drum già girato e mentre mi chino per riprenderlo da terra incrocio i suoi occhi scuri come la pece che possono sembrare cattivi quando in realtà è solo apparenza, vedo che mi fissa in modo provocatorio mentre con la lingua fa andare su e giù la sigaretta posizionata fra le sue labbra. Prendo quello che mi era caduto e mi rialzo vittoriosa

Azzurra

arriviamo nei corridoi quando sento un voce maschile davanti a noi
Lino: "Nunzia putimm parla nu moment?" gli dice mentre con il corpo fa movimenti strani 
Nunzia: "ma t sient buon?"
Lino: "si si"
Nunzia: "vabbuò accompagno loro in cella e arrivo"
Lino: "NO...no è chiù important sta cos"
Nunzia: "ma si asciut pazz?"
Lino: "e ja e sotto ordine della direttrice, nun può aspiettà"
Nunzia: "e cheste nun le pozz lasciare da sole"
Lino: "maronn, p nu mument nun scappan nun t preoccupa"
Nunzia: "vabbuò, andate in cella 5 minuti e vengo a controllare" dice seria

Lino era particolarmente strano, non so cosa avesse, vado verso la mia cella senza pensarci troppo e...

Ginevra

vedo, con la coda dell'occhio, la sua ombra avvicinarsi e mettersi seduta sul bordo del divano mentre io non distolgo lo sguardo da Naditza che suona
Ciro: "nun m provuca pccerè" dice continuando a guardare nella sua iniziale direzione
"nun sto provucann, ma sto pariann assai" dico senza rivolgergli neanche uno sguardo
Ciro: "io ti ho avvisato"
"fiato sprecato" dico fiera di me, mi lancia una risatina e poi torna al suo posto iniziale

Azzurra

sento tirarmi un braccio da dentro la cella, ed eccolo lì, che mi guarda con quei due occhi dove potrei nuotare e con il suo solito sorriso da stronzo
"tu si tutt pazz" dico ridendo
Edoardo: "si, pazz e te" risponde mentre mi prende i fianchi e mi avvicina a lui
"Eduà..." dico mentre giro lo sguardo
Edoardo: "che re"
"stai curren assai" dicoper poi staccarmi e andare a mettermi sul tavolo vicino la finestra
Edoardo: "sto facenn chill ca m pass p a cap" dice raggiungendomi e mettendosi tra le mie gambe restando in piedi
"e falla arraggiunà nu poc sta cap"
si avvicina al mio orecchio e dice
"pccerè, te l'agg già rit, chell ca teng iniziat, l'agg fernì" dice sicuro di se, mi lascia un bacio metà sulle labbra e metà sulla guancia e poi se ne va

mamma santa questo prima o poi mi fa prendere un infarto tra i suoi occhi, le sue labbra, il suo sorriso e ritrovarmelo dappertutto muoio giovane -comm si nun t piacess- shhh

Ginevra

l'ora di pianoforte è finita e mentre vado in fila ecco che una mano che mi tira e mi porta in una stanza mai vista prima
Ciro: "tu me fai ascì pazz" dice baciandomi ma mi sposto subito e ridendo dico
"Cirù, troppo facile accussì"
Ciro: "che re ciùciù, me vuò fa suda nu vas?" dice mostrandomi l'indice per indicare la parola 'nu vas'
"nun o sacc" dico mentre tra le dita gira il suo rosario, si avvicina nuovamente a me ma mi scanso di nuovo ridendo
"c verimm riman"
Ciro: "stronza" dice sorridendo e rimanendo solo lì dentro

torno in cella, senza essere sgridata da Liz fortunatamente, e vedo Azzurra sul letto a guardare il nulla, prima di parlare la osservo per vedere se stesse succedendo qualcosa in particolare, ma nulla, sta ferma 
"ma che stai facenn?" dico incuriosita, non ottengo una risposta, vedo solo che si mette una mano in fronte e fa segno di si con la testa, inizialmente non capisco ma poi collego
"NOOO"
Azzurra: "SIII...maronn mij, nun cia facc chiù"
scoppio a ridere, questo ragazzo mi stupisce ogni giorno di più
"v sit vasat?"
"no, gli agg rit che sta currenn troppo"
"però t piace eh"
Azzurra: "....assai" dice guardando il nulla, come se fosse persa ancora nei suoi occhi
scoppio a ridere, amo questa ragazza soprattutto quando è in crisi amorose, altro che me con Christian...meglio dimenticare
Azzurra: "amò comunque nun m par giusto nun ricr niente a Naditza e Silvia"
"se o vuò ric fallo" dico poi prendo fiato e continuo "ma ric solo a rob tuoj"
Azzurra: "eccert ammo, o sacc, nun l'adda ric"

Liz: " a cena pccerelleeee"


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