11. "mi si mancat assai"

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Naditza

erano passate ormai due settimane dal loro trasferimento, chiedevamo sempre a Liz e al comandante di loro ma niente, nessuno voleva farci sapere nulla. Vedevamo il comandante ogni tanto andare via mentre era in servizio e questo suo strano comportamento fece insospettire molti di noi ma non chiedemmo mai nulla sapendo già che non ci sarebbe stata risposta

Liz: "in sala comune piccerellee" sento Liz urlare, è l'ora di andare a fare il corso di piano svolto da me e da quel ricciolino che mi piace ogni giorno di più. Mi metto in fila insieme a Silvia e andiamo in sala comune, una volta lì vedo tutti tranne Ciro ed Edoardo, è un pò che non vedo quei due ma non ci faccio molto caso. Mi metto al piano e comincio a suonare immersa tra i miei pensieri e tra le note della musica che riesco a memorizzare all'istante. Finisco il pezzo che stavo suonando e dietro di me sento 
"azz, hai visto Azzu, le zingare suonano pure mo", io conosco bene quella voce
"eccert, mica so comm tant altre ca rint eh", e conosco anche questa voce
mi giro di scatto e le vedo entrambe 
Ginevra con i suoi soliti capelli neri lisci con quel filo di trucco che la rende ancora più bella, ha indosso delle dr. Martens alte con dei calzini poco più lunghi fucsia che escono fuori dalla scarpa e si vede la scritta GCDS, dei leggins semplici neri, una maglietta fluo Gioselin ed un giacchetto di jeans con le frange piene di brillantini. Invece Azzurra non è truccata ma ha i suoi soliti capelli biondi ricci che ogni ragazza gli invidierebbe. indossa delle air force anche lei con dei calzini alti della Nike e una tuta della Gioselin nera semplice con una maglietta sotto bianca della Nike. 
non ho ancora realizzato, non ci credo, corro ad abbracciarle con le lacrime agli occhi e vedo venire verso di noi anche Silvia. Dopo un pò ci stacchiamo e io abbraccio Ginevra per un pò mentre Azzurra fa lo stesso con Silvia
"comm m si mancat ammo"
Ginevra: "pur tu assai"
"agg lett a liettera, si com na sor, grazie p tutt"
Ginevra: "nun m devi ringrazià amo"

Silvia

scoppio a piangere davanti a tutti, me ne frego e corro ad abbracciarle poi ci stacchiamo e abbraccio Azzurra
Azzurra: "amo nu chiagner" dice ridendo dalla gioia
"mamma mij amo comm so cuntent, ricm che restate ca"
Azzurra: "si amo nun t preoccupà"
"maronn mij" dico stringendola ancora di più

Ginevra

ci stacchiamo dall'abbraccio e salutiamo tutti per poi dire
"siamo tornate"
vedo tutti ad occhi aperti ma non vedo lui così, senza scrupoli dico
"cumandà pozz i da Ciro"
il comandante da uno sguardo alla direttrice e poi mi fa segno di andare con la testa e poi mi mostra la mano aperta intendendo 'stai solo 5 minuti', invece Azzurra va in cella a disfare le nostre borsa che erano già lì

corro da lui e quando sto per entrare faccio tre respiri profondi per calmarmi, ma con scarsi risultati. Lo vedo, lì di spalle a fumare ed a guardare il mare. Busso con la mano facendomi sentire e senza girarsi mi rispose:
"nu vogl verè a nisciun"
"si sicur?" dico entrando

Ciro

conosco troppo bene quella voce al che mi giro e la vedo, lì, più figa che mai, ho quasi le lacrime ma riesco a trattenermi, prima di venire da me guarda Edoardo che anche lui era rimasto sorpreso e gli dice:
"sta rint a cell" con un sorriso come fosse passata sopra a quello che è successo
"ciùciù.."
mi salta in braccio mentre la bacio, un bacio passionale ma che entrambi aspettavamo da troppo ormai. Le attacco la schiena al muro e la bacio fino ad arrivare al collo, abbiamo perso il controllo ormai...

Edoardo

corro nella sua cella, stavo anche candendo per le scale per correre da lei, sapevo che sicuramente era ancora incazzata con me ma dovevo vederla, ne avevo bisogno
Liz: "aro vai"
"t prieg Liz, la c sta l'amore mij, t preg"
Liz: "forz" non rispondo e corro da lei

Azzurra

mentre piegavo le ultime magliette sento un fiato affannato alle mie spalle per poi sentire
"piccerè" ancora con il fiatone 
incontro i suoi occhi, se possono essere definiti tali per la loro bellezza, quegli occhi verdi che tanto amavo, non erano occhi normali erano occhi innamorati si vedeva
"son stat nu strunz lo so però piccerè tu si tutt a vit-" lo interrompo
"statt zitt Edua" e lo bacio, non penso a nulla, ne alle conseguenze, ne a quello che succederà a nulla di nulla, faccio quello che mi sento di fare, amo questo ragazzo nonostante non lo conosca del tutto 
continuiamo a baciarci mentre mi appoggia sul letto e lui si mette sopra di me continuando i mille succhiotti e baci, sento il freddo della sua collana sulla mia pelle ma lascio stare e continuiamo finché entrambi non rimanemmo senza fiato
"mi si mancat assai"
Edoardo: "pur tu, non immagini quant piccerè" dice con quei due occhi stupendi in qui mi perdevo ogni volta

Ciro

ci fermiamo dopo un pò e la faccio scendere dalla mia presa
Ginevra: "mi si mancat assai Cirù"
"si tutt a vita mij"
Ginevra: "pur tu Ci" dice per poi riprendere a baciarci ma questa volta un bacio delicato e calmo, come ai vecchi tempi 
Ginevra: "mo però me n'agg i"
"resta nu poc e chiù"
Ginevra: "nun pozz" dice mentre lascia piano piano la mia mano che era intrecciata alla sua. Mentre cammina verso l'uscita gli chiedo
"ma aro si stat tutt stu tiemp"
Ginevra: "po te spieg cirù"
"vabbuon" 
dovevo ancora realizzare quello che era appena successo, come mi era mancata

Edoardo

è la prima volta che mi mancava così tanto una persona, forse mi sono veramente innamorato e non è un amore casuale che non lascia segni, tutt'altro
la vedo un pò preoccupata mentre restiamo abbracciati per un pò
"che tieni?"
Azzurra: "eduà, stamm sbaglian"
"ma che stai ricenn"
Azzurra: "stai diventann pat nun tu scurdà"
"o sacc...ma teng 16 anni e na cos normal che m innamor, poi cu te com facc"
mi sorride e mi lascia un bacio a stampo
Ginevra: "scusate l'interruzione eh ma si m vedev ù cumandante p comm stavamm ij e Ciro m trasferiv seriament"
"approposito ma aro sit stat tutt stu tiemp"
Azzurra: "lunga storia, poi t ric"
"vabbuò" gli lascio un ultimo bacio e me ne vado

Azzurra

sento uno strillo di gioia nel corridoio, so bene di chi sia e mi metto a ridere
"allo?" dico alla mia amica
Ginevra: "cos?"
"fernescela e ricm"
mi racconta tutto per filo e per segno di quello che era successo nella cella di Ciro ed Edoardo e poi io gli racconto quello che era successo nella nostra cella, descriverci felici era veramente poco


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