69. "nun t miettr in miezz"

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Azzurra

andiamo a mensa e mi metto in fila per prendere il cibo
"Ginè" dico vedendola davanti a me
Ginevra: "che re?"
"tengo nu brutto presentimento"
Ginevra: "pur ij, aropp verimm"
"si" rispondo prendendo il vassoio con il cibo al suo interno
Ci dirigiamo al tavolo e vediamo Naditza preoccupata
Silvia: "ma che tenete tutte?"
Naditza: "paura"
Ginevra: "ansia"
"preoccupazione"
Silvia: "oh maronn accumminciamm buon a serata" ci dice per poi continuare a mangiare
Finiamo di mangiare e saliamo di sopra, i ragazzi ancora non ci sono, la preoccupazione mi continua a salire più di prima
"Nunzia ma i ragazzi?"
Nunzia: "mo arrivano, staje nnammurat eh"
"si" dico facendo un falso sorriso, non posso dirle la verità
Sono passati venti minuti e i ragazzi non arrivano, si sentono vari urli quando ad un tratto suona una sirena
"we ma che succer?"
Ginevra: "rivolta, cazzo" dice sbattendo la mano sul muro
Vediamo scendere Nunzia per chiedere cosa stesse succedendo mentre noi ci affacciamo alle finestre per vedere ma non si vede nulla. Prendo Ginevra da parte 
"tu o sai che vuò ric se scoppià na rivolta in carcere?"
Ginevra: "vuonn accir coccorun"
"e chell song Carmin e-
Ginevra: "ù chiattill" dice sottovoce per non farsi sentire dalle altre, soprattutto Naditza 
"eh...distrai Liz"
Ginevra: "no song ij che agg parla cu Ciro"
"ij nun a pozz distrarre, Ginè famm pruvà"
Ginevra: "vabbuò resta ca"
Ginevra: "Liz ma che succer?"
Liz: "nun o sacc"
Mentre parlavano, Liz si gira verso sinistra io passo dietro di lei e scendo di sotto stando attenta a tutte le guardie
Arrivo fuori dalla mensa e vedo tutti urlare con coltelli, poi vedo Edoardo su un tavolino e Totò su un altro
"EDUA" dico affacciandomi, lui rimase stupito vedendomi e scende
Edoardo: "amo che c fai ca?" dice preoccupato
"Eduà che duvit fa?"
Edoardo: "niente amo nun t'adda preoccup-" dice prendendomi il mento ma gli tolgo la mano
"Eduà fa ragionare Ciro e fernit sta strunzat che stet facenn"
Edoardo: "...pccre nun t miettr in miezz"
"Eduà fernesc mal sta cos, lievat sti coltelli"
Edoardo: "pccre, nun song fatti tuoi, torna ngopp"
"ah si? Vabbuon Eduà ij torn ngopp ma chell che oggi è iniziato, oggi è fernut" dico per poi tornare di sopra

Edoardo

Totò: "azz" dice ridendo
"nun m scassà ù cazz" rispondo incazzato
Io non tradirei mai Ciro ma Azzurra ha ragione, questa rivolta deve finire prima che sia tardi
Vedo Ciro entrare con la direttrice, gli altri cominciano a scherzare con il suo bastone ma io glielo tolgo e mi giro verso Ciro, sono l'unico ad essere suo amico senza avere paura di lui
"frate ma che cazz è na femmn e pur mezz zoccl" dico restituendogli il bastone ma Ciro mi spinge e lo prende lui
Ciro riprende sotto braccio Lino per andare a fare quello che era l'obbiettivo iniziale, ma non posso mandarlo da solo
"vengo cu te"
Ciro: "no Eduà le mani co chill due merde me le aggia spurcare ij"
Cominciamo a discutere, ho capito che Azzurra ha ragione e devo fermarlo prima che sia troppo tardi. Cerca di sorpassarmi ma mi metto davanti e mi punta un coltello alla gola, non mi tolgo e mi fa un taglio sul petto

Ginevra

Azzurra mi ha raccontato quello che sta succedendo fuori, so che Ciro vuole uccidere il chiattillo e poi Carmine. Non ho mai avuto paura in vita mia e per la prima volta la sto provando quindi se la domanda fosse 'hai paura?' si ho paura, ho paura di non poterlo più vedere perché finisca a Poggioreale per tutta la vita, ho paura che la vendetta e la rabbia che ha contro quei due gli annebbi il cervello e faccia cazzate, ho paura di tante cose ma una cosa è sicura se Ciro vuole una cosa neanche io riesco a fermarlo. Torno alla finestra e sposto tutte per andare avanti, lo vedo, vedo che passa con Lino sotto coltello
"CIROOOO"
Ciro: "ciùciù nun t preoccupa, si a vita mij nun t scuorda mai"
"CIRO STATT FERMO, CIROOO" urlo ma non mi ascolta e poi va in un magazzino più in alto
Naditza: "chi ci sta la dentro?" dice già con le lacrime agli occhi e sapendo la risposta alla sua domanda
Continuo a guardare Ciro e vedo che entra senza Lino, comincio ad avere paura, so che se lo fa lo vedrei per una vita dietro le sbarre e non voglio questo
Passano minuti e minuti che sembrano infiniti, vediamo il comandante salire insieme ad altri poliziotti
Dopo 10 minuti ci convocano di sotto, vediamo il comandante agitato e incazzato allo stesso tempo, vengono anche i ragazzi e vedo Edoardo ma non Ciro, vediamo scendere una barella coperta
Comandante: "lo sapevate tutti che sarebbe successo e nessuno ha parlato, questo era un vostro compagno, nu guagliune comm vuoj ma ormai è muort"
X: "chi è?"
Comandante: "vuò sape chi è? E verimm" il comandante alza il lenzuolo e 
"NOOOO"
Tutti: "CIROOOOO" dicono gettandosi contro la rete, Edoardo soprattutto
Comandante: "CHE RE EDUA? CHE RE MO CHIAGN? O VULIV BENE? E CE A PIENZA PRIMMA EDUA"
Io comincio a disperarmi mentre Azzurra tra le lacrime mi abbraccia
Comandante: "E MUORT CU NU CODICE E MERD, IL CODICE VOSTRO, DEI MAFIOSI, CAMORRISTI, IL CODICE DELL'OMERTA VERIT LA VERIT, VE PIAC?...sta strada nun porta a nisciuna parte"
il comandante copre il corpo e poi dice "portate via"
continuo a disperarmi, lo sapevo che dovevo parlarci e fermarlo, lo sapevo è solo colpa mia,
Naditza va da Filippo e lo bacia ma non gli do retta, mi sento morire dentro in questo momento

Azzurra

Ci fanno tornare di sopra e Naditza va da Ginevra con Silvia, sto andando anche io ma vedo che Ginevra scoppia a piangere sulla spalla di Naditza, Naditza mi fa segno con la testa di andarci e così faccio, passerò tutta la notte al suo fianco ma ora devo andare da lui
Corro per le scale tra mille pianti e vado dritta nella sua cella, lo sento piangere ed è giusto che lo faccia, è girato di spalle a guardare il mare
"Eduà" dico entrando
Edoardo si gira e viene verso di me, comincia a piangere e lo lascio sfogare mentre gli accarezzo la testa
Edoardo: "è tutta colpa mij"
"o guardami, nun è colpa tuoj"
Edoardo: "si o duvev ferma, tenevi ragione tu so nu scem" dice ancora fra le lacrime
"Eduà a Ciro nun o fermava nisciun"
Edoardo: "ma è o frat mij ij u duvev ferma"
"Eduà...nun è colpa tuoj, bast"
"vuo che resto ca?"
Edoardo: "no pccre tuorna abbasc"
"ma si sicur?"
Edoardo: "vai, c'è chi ha più bisogno e me" dice capendo che dovevo andare dalla mia migliore amica, lo bacio e poi scendo, mi sento in colpa ma so che devo esserci anche per lei e devo farmi doppiamente forza perché anche se non mi piaceva come persona è sempre Ciro, la gioia della mia migliore amica e il fratello per il mio ragazzo
Entro nella cella e la trovo da sola, corro ad abbracciarla mentre singhiozza
Ginevra: "bast ij nun c facc chiù vann via tutt e person che m vonn bene ij nun c la facc" dice ancora singhiozzando mentre io la stringo forte a me, ci stendiamo sul mio letto e mentre l'abbraccio mi addormento

Ginevra

non riesco a prendere sonno e torno a piangere in bagno, sono disperata non resisto più, le uniche persone che amavo se ne sono andate, mi resta solo Azzurra
Continuo a piangere per ore e ore finche non fa luce 
Vado in terrazzo e mi metto a fumare guardando l'alba tra i miei mille ricordi con lui


we,weee
questo è il penultimo capitolo e credo che l'ultimo lo pubblicherò questa sera
l'ultimo capitolo vorrei lasciarlo con la battuta finale senza questo mio "angolo autrice" dove vi dico alcune cose quindi scriverò tutto in questo
grazie a tutti coloro che dal primo momento hanno sempre letto e votato la mia storia, grazie a chi è venuto dopo e grazie a chi verrà, senza lettori come voi non sarei riuscita a continuare 
non so se continuerò a scrivere altre storie ma per il momento mi fermo qui
spero che questo capitolo vi piaccia e spero soprattutto che vi piaccia il prossimo


arrivederci, BlackWhite189 <3<3


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