10. "ma che sta ricenn"

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Naditza

è appena arrivata Liz per portarci in cella, usciamo dalla classe e non vedo Ciro in cortile, sicuramente sarà rimasto in camera, meglio così almeno posso portargli la lettera. Appena salite vado in cella a prendere la sua lettera e una volta controllato che fossero tutte in cella o in sala relax ne approfitto per parlare con Liz
"wee Liz" dico in uno modo molto "leccaculo"
Liz: "Nadì ti serve coccos?"
"Liz m sierv nu favore grosso, t preg"
Liz: "...ric"
"Ginevra prima di andare via ha lasciato una lettera p Ciro, te preg fammela portare a iss"
Liz: "no Nadì, si mi becca a direttrice me fa pierder u post"
"t preg...so che pure tu gli volevi bene a ess"
Liz: "forza jamm"
gli lascio un bacio sulla guancia con il mio sorriso a trentadue denti e mi accompagna nel corridoio delle celle maschili

Lino: "che c facit ca?"
Liz: "è na cus assai important p Ciro, falla trasì"
Lino: "muovt" faccio segno di si con la testa ed entro

entro nella cella e vedo Ciro girato verso il mare mentre fuma la sua solita canna, è molto tranquillo e questa cosa è particolarmente strana, Ginevra non mi ha mai raccontato nulla di loro, ma si vedeva che gli piaceva soprattutto quel giorno che faceva finta di ascoltarmi quando in realtà lo stava provocando...meglio non pensarci sennò ricomincio a piangere e in questo momento non mi sembra il caso

"pozz trasì?"
si gira di scatto e mi fa cenno di si con la testa
"tiè, chest l'ha lasciata Ginevra prima di andarsene"
non lo dimostra ma so che sta morendo dalla sua mancanza e che anche a lui piace assai
Ciro: "grazie" we we WE attenzione, il boss di Napoli è venuto a dire a me, una zingara di cui non sa nemmeno il nome, 'grazie'? Direi che questo giorno me lo ricorderò anche per questo
Edoardo: "Nadì" lo vedo alzarsi da letto anche lui molto scosso da questo trasferimento improvviso, e poi continua "Azzurra ha lasciato coccos p me?"
"no edua me dispiac"
lo vedo far segno si con la testa per poi abbassarla e tornare sul letto, non li avevo mai visti così, cazzo queste ragazze avevano il fuoco dentro eh
me ne vado senza dire nulla

Ciro

non me lo sarei mai aspettato, per una volta nella mia vita sono felice di vedere una ragazza affezionarmi a me, ogni volta che succede cerco sempre di allontanarle e di farle star male, facendo star male anche me stesso, ma lo faccio per il loro bene
Apro la busta e leggo la lettera

Essersi ritrovati e lasciarci subito senza neanche avvisarti, senza neanche salutarti, senza neanche darti quel bacio che tanto aspettavi quanto me. In questi anni mi sei sempre mancato ma ora che ti ho ritrovato so che mi mancherai ancora di più rimanendo nella speranza di poterci rincontrare un giorno, lontano da queste sbarre. Ancora ricordo quella notte, mentre aspiravo il fumo della sigaretta vidi calare questo foglio attaccato ad una piccola cordicella con una molletta, lo conservo ancora e ogni volta che leggo quella frase ripenso a tutti i momenti passati insieme, da quando eravamo più piccoli che mi vergognavo di venire a casa tua e che tu invece cercavi sempre di farti vedere, a qualche giorno fa che facevo di tutto per provocarti e tu ci cadevi sempre sapendo in cuor tuo che dietro quel sopracciglio tagliato e quegli occhi scuri si nasconde un ragazzo con un cuore d'oro di cui io mi sono follemente innamorata

            Lov, Ginevra

vado in bagno e le lacrime cominciano a scendere, non mi era mai successo, piangere per un ragazza...ma lei non è una ragazza qualunque, è la ragazza di cui anche io mi sono follemente innamorato

Edoardo

vedo Ciro entrare in bagno con la sua lettera, non mi interesso, resto sul letto a pensare che ho fatto una cazzata a non dirle niente e ora l'ho persa per sempre, dovrei pensare a Carmela e a mio figlio ma io credo di essermi innamorato e direi che è normale a 16 anni, faccio solo cazzate devo cominciare a crescere

Azzurra

"Ginè"
Ginevra: "ric amo"
"mi manca assai"
Ginevra: "dovevi scrivergli na lettera ammo"
"no, tiene una famiglia sulle spalle non pozz miettermi in miez e rovina tutt cos, non è tanto a guagliuna ma la creatura che ess tien in panz" faccio questo discorso mentre guardo fuori dalla finestra senza neanche voltarmi per un secondo

squilla il telefono che riesce a troncare il nostro discorso, meglio così

Ginevra: "pronto" dice per poi mettere in vivavoce
"buongiorno, direi che è il momento di cominciare, tra 20 minuti viene a prendervi il Comandante e andrete con lui"
Ginevra: "vabbuò" risponde per poi riprende il discorso "direttrì"
"dimmi"
Ginevra: "dopo questa cosa torneremo all'ipm?"
"...si ragazze mi dispiace ma minimo due anni resterete dentro...vi aggiorno al più presto"
Ginevra: "va bene"

torneremo dentro, quindi già so che lo vedrò di nuovo e all'idea mi vengono le farfalle nello stomaco...tutto questo è sbagliato, lo devo dimenticare

Ginevra

spero Ciro abbia letto la mia lettera, non so come la prenderà ma spero bene, nei suoi occhi scuri vedo un ragazzo innamorato, lo stesso che vedevo qualche anno fa...

flashback

"Ciroo" dissi entrando in camera sua con un sorriso a trentadue denti
Ciro: "che vuò?" mi rispose scontrosamente alzandosi la letto
"ma che tieni?"
Ciro: "tengo che sta cus nun può i annanz"
"ma che stai ricenn Ci"
Ciro: "a verità, nun puttim chiù fa sta cosa tra noi"
"eccert...pecchè ij e te simm na "cosa" no, Ciro ma che sta ricenn"
Ciro: "devi accettare la mia scelta"
"ma pecchè Cì andava tutto ben fra noi, fino a ieri sim stat assiem, abbracciat ngopp u liett e mo, che re ti si scurdat tutt e cos?"
Ciro: "ij nun m'agg scurdat nient e solo che...." disse mentre si avvicinava alla finestra e non rivolgendomi più uno sguardo "ij...nun te amo chiù"
"ma pecchè ric accussì, ricm che chest è tutt nu scherz, t preg Cirù ricm accussì" dissi mentre lui continuò a rimanere con lo sguardo fuori e io a guardarlo e parlargli con il cuore spezzato
Ciro: "song iut a liett co n'ata, mo c crer?"
le lacrime cominciarono a uscire dai miei occhi e corsi via da quella camera mentre sentivo chiamare il mio nome alle mie spalle ma senza mai girarmi, corsi fino ad arrivare da mio padre e tornammo a casa con la scusa di essere caduta ed essermi fatta male al ginocchio

ad interrompere i miei ricordi è il telefono che squilla, è il comandante ci dice di scendere che ci stava spettando



we weeeee
intanto auguriii
non ho ancora avuto risposte sotto l'altro capitolo quindi penso farò di testa mia
<3 <3

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